
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 13 Febbraio 2017
- Categoria: Eventi, Pizze, Pizzerie
10 anni della Cascina dei Sapori. Pappalardo festeggia con 3 serate speciali
Lui ha quasi 30 anni. Il locale, invece, di anni ne compie 10 quest’anno. Parliamo di Antonio Pappalardo, pizzaiolo originario di Castellammare di Stabia che e’ venuto su al Nord a 16 anni ereditando la passione per gli impasti da zii (pizzaioli a Gragnano) e genitori (che avevano una pizzeria da asporto e oggi sono al suo fianco) anche se dopo gli studi all’Alberghiero voleva fare il cuoco. E della pizzeria che ha aperto appunto 10 anni fa a Rezzato (a poca distanza da Brescia), la Cascina dei Sapori. Un locale accogliente e curato, con diverse sale dai muri in pietra, un’ampia veranda e un bello spazio per la stagione estiva. Non siamo propriamente in campagna ma la zona e’ tranquilla e l’atmosfera e’ rilassata nonostante la grande folla. Siamo infatti state a trovare Antonio in occasione della prima delle tre serate speciali organizzate per celebrare l’importante anniversario. La serata dell’8 febbraio ha visto suo ospite l’amico Mauro Zacchetti, giovane chef da poco rientrato dalla sua esperienza al ristorante L’Altro di Hong Kong e adesso nella cucina del St. Hubertus con Norbert Niederkofler. Insieme hanno creato un interessante menu crossover tra Italia e Oriente, in cui i diversi impasti di Antonio hanno accolto condimenti originali e spesso esotici.
Nel suo menu, infatti, Antonio propone diversi tipi di impasto e di cottura. Ci sono le pizze al piatto “classiche”, ispirate alla tradizione napoletana, con il centro sottile e il cornicione pronunciato, cotte nel forno a legna a fiamma vivace. Quelle “da degustazione”, con una lievitazione in tortiera un po’ piu’ lunga e cotta a fiamma piu’ bassa, che diventa piu’ alta e soffice e viene servita in spicchi guarniti con cura. Poi c’e’ la pizza in teglia alla romana (frutto di un impasto ad alta idratazione cotto nel forno elettrico e rigenerato in quello a legna) croccante e ben alveolata, che viene farcita o imbottita e servita a tranci. In menu anche fritti della tradizione partenopea e non solo, salumi di pregio e altri sfizi tra cui il burger limousine e la ciabatta farcita con coppa cotta, teste di calamari fritte, Caciocavallo e broccoletto.
Il menu da noi assaggiato era invece un unicum creato per l’occasione ma abbiamo potuto apprezzare gli impasti soffici e leggeri e abbiamo apprezzato la “diversita’” della proposta che – come fa anche Renato Bosco da Sapore’ – permette di scegliere la tipologia di pizza preferita o anche di assaggiare tutte scegliendo il menu degustazione (proposto a 30 euro incluso il dessert).
Ma veniamo ai nostri assaggi, che ci sono stati portati in tavola dopo l’aperitivo a base dei formaggi selezionati da Daniele Segala della Fucina dei Sapori (gastronomia di Prevalle, l’assonanza dei nomi e’ casuale) e sono stati accompagnati dai vini dell’azienda altoatesina Baron di Pauli, tra cui ho apprezzato soprattutto il bianco Enosi ,uvaggio di riesling, sauvignon blanc e pinot bianco.
Partiamo con la pizza da degustazione (con impasto semi-integrale) con gambero rosso di Sicilia, burrata e yuzu; una proposta non esattamente originale ma ben calibrata, con l’ottimo gambero dalla leggera marinatura, la giusta quantita’ di burrata e la nota rinfrescante molto azzeccata dello yuzu sferificato.
Arriva poi il mini burger cotto al vapore (e poi in forno per renderlo croccante fuori e morbido dentro) con battuta di manzo limousine e crema di pastinaca, dal piacevole tocco piccante che ricorda il wasabi.
E’ il turno di quello che e’ stato forse il miglior assaggio della serata: la pizza da degustazione con polpo, pak choi e crema di miso, sapida al punto giusto. Un topping originale e molto interessante che si sposava perfettamente con l’impasto.
Un po’ azzardata ma decisamente originale la pizza da degustazione con lumache, aglio nero fermentato e riso soffiato. Anche se confesso la mia ritrosia a mangiare le lumache!
Decisamente piu’ nelle mie corde la pizza in teglia alla romana con maialino da latte “barbecue” e cavolo cappuccio in insalata: bella da vedere con il tocco cromatico della verdura, mi ha convinta per il contrasto tra pasta croccante e il ripieno goloso e “morbido”.
A chiudere la serata, un dessert che unisce le origini campane della famiglia Pappalardo e le influenze orientali della cucina di Mauro Zacchetti, messo a punto dal pasticciere della Cascina Matteo Attianese: il baba’ con kumquat canditi e gelato al riso tostato, perfetto per accompagnare il soffice baba’ con il suo intrigante aroma tostato senza essere invadente.
Le prossime due serate per festeggiare i 10 anni della Cascina dei Sapori sono ancora da definire: una e’ prevista per l’estate e sara’ l’occasione per coinvolgere molti altri maestri pizzaioli amici e colleghi di Antonio. L’ultima serata sarà invece nel periodo pre-natalizio e sarà soprattutto una festa “in famiglia” con tutte le persone che hanno aiutato Antonio a far diventare la Cascina la pizzeria che è oggi.
Noi intanto vi consigliamo di andarlo a trovare, anche in serate “normali”, per assaggiare le sue pizze.
La Cascina dei Sapori
via Almici, 1 – Rezzato (Brescia)
Tel. +39 030 2593557
www.lacascinadeisapori.it
foto di AromiCreativi