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Margherita 180g

180 grammi, aperta la nuova sede!

Dopo lunghi lavori e qualche rogna burocratica a Roma ha aperto la seconda sede della pizzeria di Jacopo Mercuro a Centocelle: ampi spazi per tavoli e cucina, pizze “romane” e fritti super e qualche sorpresa nel menu.

L’idea di spostarsi – forse anche di quartiere, come ci aveva accennato Jacopo tempo fa e ci ha confermato la socia Claudia – c’era già. Ma con il lockdown e l’inatteso successo del servizio di asporto e delivery, che ha permesso alla pizzeria di Centocelle come a molte altre attività di restare a galla e ha confermato l’affetto e l’apprezzamento del quartiere per la buonissima “romana” e per il lavoro della squadra, la decisione è cambiata: non lasciare ma raddoppiare, aprendo un nuovo locale sempre a Centocelle (ma in altra zona, verso la Prenestina e davanti all’ingresso di villa Gordiani, in via Genazzano 32) e tenendo l’originale di Tor de’ Schiavi in attività per l’asporto e le consegne fatte in proprio.

Ci sono voluti lavori di ristrutturazione impegnativi per trasformare un ex supermercato in una pizzeria scintillante – tanti specchi, anche decorati da scritte, un bel bancone bar e pavimenti tirati a lucido -, decisamente più ampia e confortevole della precedente, sia per la sala che per lo spazio riservato a cucina, banco e forno. E i soliti problemi burocratico-amministrativi (come ha raccontato dettagliatamente Antonella De Santis sul sito del Gambero Rosso) hanno ulteriormente ritardato l’apertura. Jacopo&co però non si sono arresi e finalmente dal primo agosto il nuovo 180 Grammi è aperto! Inutile dire che siamo andate subito a provare 🙂

180 Grammi, il menu

Per ora niente lavagna con gli special ma un menu non lunghissimo eppure pieno di cose interessanti.
Su una pagina gli “sfizi” per iniziare: le bruschette e la pizza “co’n botto del mortazza”, la friggitoria romana con supplì, crocchette di patate, filetti di baccalà, sampietrini (cubotti ispirati ai piatti della tradizione italiana) e il nuovo club sandwich fritto, le pizze fritte (che sostituiscono la pizza, volendo) e i tranci di pizza – nelle versioni Gli ingredienti del supplì e Pastrami tonnato – che riportano in tavola l’idea inziale da cui era partito il percorso di Jacopo, vale a dire al pizza in teglia protagonista di Mani in Pasta: così i tranci alti, soffici dentro e croccanti fuori e conditi con cura permettono di sperimentare consistenze diverse dalla croccantezza decisa – ma non eccesisva e sbriciolosa – della romana tonda.

Le pizze vere e proprie sono divise in due sezioni: da un lato le proposte più classiche, che vanno da Marinara, Capricciosa e Margherita (anche in sontuosa versione con bufala, la preferita di Jacopo) a quella con la ‘nduja o a “La Prima”, con porchetta, cicoria ripassata, bufala di Amaseno e olio extravergine (prezzi dai 5 ai 12 euro). Poi ci sono le Pizze d’Autore, quattro proposte dai condimenti decisamente più particolari e a prima lettura azzardati che nascono da sperimentazioni, ricordi e abbinamenti insoliti (13-14 euro).

Per esempio? La Parmigiana Marinata con pomodoro, melanzane marinate, crema di parmigiana di melanzane, Parmigiano Reggiano Vacche Rosse e basilico, e la Pollo e Peperoni? con fiordilatte, pollo marinato e cotto a bassa temperatura, anguria arrostita, gazpacho di melone, menta e timo limone.

180 Grammi, i nostri assaggi

Ed ecco quello che abbiamo assaggiato noi, con l’idea di tornare presto a provare il resto.
Intanto, un superbo suppli classico, “al telefono”, e un Club Sandwich che ci ha offerto Jacopo (bellissima idea ma secondo me da mettere ancora a punto, soprattutto nella “mangiabilità”. Oppure: andate a morsi e non dividete con nessuno!).

Poi due pizze d’autore a cominciare dalla Tutto fumo e molto arrosto, con fiordilatte, friggitelli arrostiti, pomodoro pacchetelle confit e affumicato, gel di pesche al vino, mandorle tostate e origano fresco: super estiva e buonissima, mi ha sorpreso per l’equilibrio perfetto (e non facile) tra le varie componenti. Ma a conquistarci è stata decisamente la Baradili, che nasce da una bellissima esperienza di cui tra l’altro siamo state parte anche noi di Pizza On The Road in occasione di una gita sarda ospiti degli amici di Sa Scolla, per l’evento Baradili Capitale della Pizza in cui Jacopo e il socio Mirko Rizzo improvvisarono una pizza con gli ingredienti a disposizione, affinata per la versione romana: fiordilatte, “porceddu” (che a qualche sardo fa arrabbiare, in questo caso si tratta di maialino del Pork’n’Roll arrosto, super saporito e affettato sottile in modo da non risultare invasivo), chutney di fichi d’India e mirto, pecorino sardo e menta: wow!

Dopo, abbiamo assaggiato anche una Margherita con bufala – eccellente, anche se il mio accompagnatore resta “purista” e preferisce il fiordilatte – e per lui anche un dessert: l’interessante tiramisù rivisto con crumble al cioccolato e cristalli di sale Maldon. Ma ci sarebbe stata anche la poderosa brioche (ennesimo impasto a cura dello staff) con il gelato di Otaleg: da provare!

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