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Amici miei – fra stelle e spicchi – al rifugio dei Templari

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Bello vederli insieme, sembrano tre scolaretti che si fanno gli scherzi a vicenda. Giocano a darsi nomignoli e schiaffetti dietro la testa. Sono tre professionisti seri ed impegnati eppure non dimenticano di giocare quando sono insieme, nemmeno quando hanno una serata intera a cui far fronte e centinaia di persone da nutrire.

Parliamo di tre miti dei food campano: il maestro pizzaiolo Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta, 3 Spicchi per la guida Pizzerie d’Italia 2017 del Gambero Rosso, Francesco Sposito, chef di Taverna Estia di Brusciano – due stelle Michelin – e Domenico Iavarone, da poco ai comandi del Josè Restaurant di Torre del Greco dopo aver conquistato la stella Michelin al Maxi di Capo La Gala.

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“Per Ciccio qualunque cosa” dice Sposito, riferendosi a Martucci. I tre sono amici da una vita. Si sono riuniti per gioco e per amicizia a Il Rifugio dei Templari di Maddaloni, una prestigiosa residenza storica protetta dalla sovrintendenza. Tra la cantina e le sale al primo piano passano ben otto secoli di storia, a partire per l’appunto, dai templari nel 1100.

Quattro le pizze in degustazione per questa serata “Stelle e spicchi” organizzata da Laura Gambacorta.

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La pizza Esti(v)a

La prima è la pizza Esti(v)a. Il gioco di parole vi farà capire chi ne è l’ideatore. Francesco Sposito accompagna l’impasto di Martucci utilizzando l’intera pianta di zucchina, a partire dalla corteccia con la quale realizza una vellutata, base della pizza. Rondelle di zucchine alla scapece e fiori di zucca completi di tocchetti del proprio stelo donano la parte croccante e in uscita una abbondante grattugiata di Provolone del Monaco. Una pizza fresca, dal forte equilibrio e difficile da dimenticare.

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Cerasella

Domenico Iavarone propone in versione pizza uno dei suoi piatti forti: tonno ricotta e ciliegie. Si chiama “Cerasella” ed è una pizza azzardata dai toni dolci. Sorpresa per il palato e per gli occhi.

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Bufali Marito e Moglie

Francesco Martucci inventa per l’occasione la “Bufali marito e moglie” con pomodoro, mozzarella di bufala e spalla di bufalo affumicata e chiude con un classico che a suo avviso non dovrebbe mai mancare in una degustazione campana: la Marinara.

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Ad accompagnare l’intera degustazione ci sono i vini dell’Enoteca Il Torchio di Mezzano selezionati dall’esperta Fosca Tortorelli: Aliseo Costa D’Amalfi del 2016, un piedirosso in purezza affinato in acciaio di Mustilli e Phos, Aglianico di Roccamonfina del 2015.

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“Cinzia”

Per chiudere in dolcezza il maestro pasticciere Michele Cappiello dell’omonima pasticceria di Santa Maria Capua Vetere presenta “Cinzia” una bavarese al pistacchio e mousse al cioccolato bianco con base croccante di nocciole, cereali e cioccolato servita su di una pennellata di cioccolato fondente Valrhona accompagnata dai liquori dell’Antica Distilleria Petrone.

Fra i partner dell’evento, oltre che Ferrarelle, Enoteca Il Torchio e Antica Distilleria Petrone, la menzione d’onore va Forni Fazzone, che per l’occasione hanno trasportato e allestito uno dei loro forni all’interno del giardino della struttura, superando non poche difficoltà.

 

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