
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 15 Luglio 2024
- Categoria: Pizzaioli
Andrea Brunetti, rinascere dalla pizza
Il pizzaiolo di Sileo, a Nucetto, racconta la sua storia personale e professionale fatta di ostacoli e ripartenze. E il 30 luglio mette in programma una bella cena a sei mani con Mammoliti e Falcone, con finalità benefica.
Ho conosciuto virtualmente – tramite i social – Andrea Brunetti durante il lockdown quando, all’epoca titolare della pizzeria Acqua e Farina di Priola, che aveva aperto appena ventenne in provincia di Cuneo, mi mandò in assaggio il suo interessante Trunch per avere un confronto sul prodotto pensato per delivery e spedizioni.
Da allora sono cambiate un po’ di cose: nel 2023 Andrea, oggi ventinovenne, ha aperto Sileo, nuovo locale a Nucetto – sempre in provincia di Cuneo – dove purtroppo non sono ancora riuscita ad andare a trovarlo anche se ci siamo incontrati in un paio di occasioni, e appare sempre molto attivo e pieno di idee. Un fermento che però nasconde anche un periodo difficile e diverse problematiche affrontate con caparbietà e resilienza. Anzi, non nasconde più nulla perchè Andrea ha deciso di raccontare quello che è successo, offrendo la sua testimonianza anche per contribuire a mettere al centro del dicorso un tema sempre più attuale nel mondo della ristorazione e in generale, e a superare lo stigma: quello della salute mentale.


Come racconta in prima persona in una lettera che ha condiviso, la sua vita professionale e personale è fatta di “montagne russe”, se mi permettete il termine: la grande passione per la pizza fin da bambino, i primi passi professionali messi a dura prova da un incidente sul lavoro che gli provoca un’ustione importante al viso e agli arti superiori ma non gli fa perdere la voglia di fare il pizzaiolo, l’apertura del suo locale dedicato alla pizza napoletana a Priola nel 2017 e i successi ottenuti, dai buoni risultati sulle guide alla partecipazione a eventi come il Festival di Sanremo (nella parte gastronomica di Casa Sanremo) e programmi TV come “Mica pizza e fichi”.


La perdita dei nonni, le difficoltà legate alla pandemia – che hanno naturalmente colpito tutti, ma che hanno avuto effetti più importanti su alcuni – e le conseguenze della seconda dosa di vaccino (niente propaganda no vax qui, ma una reazione neurologica infausta che slatentizza una malattia di cui forse soffriva già da bambino, la sindrome di Tourette che provoca tic e movimenti incontrollati degli arti superiori) fanno degenerare la situazione, creandogli un forte disagio relazionale e una sindrome depressiva aggravata dalle difficoltà economiche e anche dalla fine della relazione con la sua compagna.
La reazione di Andrea, nonostante tutto e grazie alla vicinanza della famiglia, è esemplare: si rivolge a professionisti, si lascia aiutare e curare e – dopo un grande investimento di tempo, soldi e impegno – riesce a trovare il percorso giusto. Una volta finito il periodo più cupo della pandemia, e riprese le energie, Sileo è la sua ripartenza. Brunetti spiega che “sileo” vuol dire appunto ripartenza, forse prendendo come spunto il motto “Sine sole sileo” solitamente tracciato sulle meridiana con il significato letterale di “senza il sole taccio” ma che, per qualche religioso, si riferiva anche al saper comprendere quando fermarsi dal lavoro, ricaricarsi e poi appunto ripartire, senza arrivare all’esaurimento: un monito che, al di là della religione, dovremmo tutti tener ben presente.


Come che sia: oggi Andrea – che al momento sfoggia capelli biondo platino e ha ricominciato a raccogliere consensi e soddisfazioni per il suo lavoro – è tornato a sorridere, convive il più serenamente possibile con la sua patologia che naturalmente non inficia la sua abilità e cerca di essere di aiuto anche agli altri: ha lanciato una raccolta fondi per l’associazione “Un sorriso per Giorgia” collaborando con due grandi chef – Ugo Alciati e Sergio Scovazzo – per una serata il cui ricavato di 2.370 € è andato alla LILT di Cuneo. E adesso è già in programma un’altra data – già sold out – che si preannuncia molto molto interessante: il 30 luglio accanto a lui al Sileo ci saranno lo chef Michelangelo Mammoliti, del ristorante 2 stelle Michelin La Rei Natura, e il pasticcere Anthony Falcone, e in quel caso il ricavato andrà all’associazione “Gli Aquiloni”.
E da settembre, il menu porterà delle novità messe a punto proprio in collaborazione con i diversi professionisti con cui sta lavorando per le serate. Insomma, vale la pena mettere in programma una tappa a Nucetto.