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Angelo Tantucci

Angelo Tantucci, un Capriccio nelle Marche

A Monsano, a pochi minuti da Jesi, Angelo Tantucci e la moglie Valentina sono alla guida della pizzeria Capriccio: diversi impasti e prodotti marchigiani e non solo per delle pizze tutte da assaggiare.

Avevo incontrato Angelo Tantucci diversi anni fa in occasione di una tappa romana di Elementi Tour, quando non aveva vinto ma si era distinto per bravura e approccio umile ma entusiasta. Negli anni lo abbiamo ritrovato diverse volte, in belle occasioni – da PizzaGustando a Polverigi fino all’ultima edizione romana de La Città della Pizza e alla nuova tappa di Elementi Tour 2018 – e si è creato un bel rapporto di stima reciproca.

Così, non potevo non approfittare di una sosta a Senigallia – per il bell’evento Meet In Cucina Marche – per andare finalmente a trovare lui e sua moglie Valentina al Capriccio, la loro pizzeria a Monsano, un paese alle porte di Jesi (e anche per registrare da lì una puntata di Pizza On The Road per Radio Food, coinvolgendo oltre ad Angelo anche Alessandro dell’azienda Rinci: ascoltate il podcast se volete scoprire cosa sono i paccasassi!)

Il locale è ospitato in una graziosa costruzione che ricorda un casale di campagna ma tutto rimesso a nuovo, con diverse salette arredate in modo curato e accogliente e un bello spazio all’esterno per le sere d’estate. Angelo però aveva iniziato in un altro locale, decisamente più piccolo, dedicato principalmente all’asporto e alla pizza in teglia. Poi, l’occasione di allargarsi per poter lavorare meglio e soddisfare le richieste crescenti.

Un secondo lavoro per lui, che continua ancora oggi (ma forse per poco) a lavorare in un’azienda d’elettronica locale, e un modo per seguire la sua passione per i lievitati ma pure di trovare un’eventuale alternativa alla possibile perdita del lavoro dovuta alla congiuntura non facile. Alla fine, si è ritrovato con entrambi i lavori e delle giornate particolarmente impegnative ma ricche di soddisfazioni: sveglia presto per il turno in fabbrica, poi in pizzeria a gestire impasti e condimenti e apertura dal tardo pomeriggio, prima con il bancone per le pizze in teglia e poi per il servizio della cena, che registra quasi sempre il pienone.

Il menu è molto ampio e (oltre a fritti, bruschette, piadine e hamburger) annovera diversi tipi d’impasto – quello “base” per la pizza tonda, che è lontanamente ispirato alla Napoletana ma cerca più croccantezza e struttura anche in omaggio ai gusti locali, le varianti con canapa, Senatore Cappelli o Cinque cereali e poi quello per la pala romana ora proposta anche in versione “Doppio Crunch” ispirato a quella farcita di Renato Bosco – e ingredienti perlopiù locali, selezionati con cura lavorando con piccoli produttori del territorio, spesso parte dei Presidi Slow Food: dal carciofo di Montelupone ai salumi dell’Abbazia di Chiaravalle e appunto ai paccasassi. Le pizze tonde si dividono in Bianche, Rosse, Speciali e Gourmet con davvero tante proposte, e con prezzi che vanno dai 4 euro della marinara ai 14 per le proposte più elaborate. C’è anche la proposta GiroPizza, per minimo due persone, a 12 o 14 euro a testa.

Io ho condiviso la tavola con una bella e nutrita compagnia, e ho avuto modo così di assaggiare più cose. Siamo partiti con un antipasto di olive ascolane fritte e un delizioso “mini hamburger” con l’ottimo bun fatto da Angelo che accoglieva un piccolo burger accompagnato da paccasassi sottolio e maionese di paccasassi (va bene, ve lo diciamo: sono delle erbe che crescono lungo la costa del Conero, detti anche finocchio marino, dagli interessanti aromi salmastri e limonati).

Dopo siamo partiti con le pizze: cominciamo con il Doppio Crunch Pulled Pork, con carne di maiale sfilacciata, fioridlatte, cipolla caramellata, salsa BBQ e germogli di porro, dall’impasto leggerissimo e croccante che ben accoglie il ricco e succulento ripieno.

Angelo Tantucci

Poi arriva la pala romana Valdostana, la mia preferita: vellutata di zucca gialla, bufala affumicata, lardo iberico di Pata Negra, Parmigiano Reggiano 30 mesi e tartufo fresco di stagione, cui Angelo per l’occasione ha aggiunto anche una generosa dose di porcini. Io non avrei smesso di mangiarne, nonostante fossi già bella piena!

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Chiudiamo con una specialità di Angelo che avevo già adocchiato su Facebook e che mi aveva incuriosita ricordandomi da lontano il mio amato imeruli katchapuri georgiano: l’Ovetta Croccante è una pizza tonda con fiordilatte locale, crema di Parmigiano Reggiano 30 mesi e tartufo fresco di stagione, su cui viene posto un tuorlo d’uovo panato e fritto che, al taglio, va a “condire” tutta la pizza. Insomma, una proposta non leggera ma decisamente goduriosa!

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Ad accompagnare le pizze c’è una buona scelta di birre artigianali marchigiane alla spina o in bottiglia e, da pochissimo, anche qualche bella etichetta di vino sempre della regione, che ha decisamente qualcosa da dire a riguardo. Sui dolci mi sono arresa, ma il tiramisù monoporzione sembrava meritare l’assaggio. Sarà per la prossima volta!

Pizzeria Capriccio
Via Santa Maria 54 Monsano (An)
TEL 0731605065 / 3383270699 / 3314643178

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