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Apreda, la pizza Divinity

Riparte alla grande la stagione di una belle più belle terrazze romane, tra cocktail, Champagne, piatti “to share” e pizze d’autore firmate dallo chef Francesco Apreda e dal pizzaiolo Emanuele Cifariello.

Vi abbiamo già raccontato dell’ottima “Spezial pizza” di Francesco Apreda, chef di origini partenopee e con un curriculum internazionale che all’elegante The Pantheon / Iconic Rome Hotel non solo guida il ristorante stellato Idyllo by Apreda ma anche lo spazio sul rooftop Divinity: e se l’area lounge e ristorante è aperta tutto l’anno, la bella stagione segna l’apertura della terrazza, una delle più spettacolari di Roma con la vista sul Pantheon e sulla cupola di Sant’Ivo alla Sapienza.

E con i tavoli in terrazza, tornano anche alcuni appuntamenti e proposte molto attesi. Così, maggio ha visto ripartire Mixtio – l’appuntamento che per due volte al mese fino ad ottobre accompagna le serate al Divinity con ospity del mondo beverage e una drink list dedicata di 3 signature cocktail in abbinamento a sfiziose tapas e buona musica – ma soprattutto ha visto il ritorno delle pizze firmate da Apreda, che vengono cotte nel forno in terrazza.

Quest’anno, a coadiuvare lo chef su impasti e cotture e nella gestione dei topping da lui studiati c’è Emanuele Cifariello, pizzaiolo che dopo aver lavorato per una importante catena italiana in diverse sedi, ha preferito ritagliarsi questa “esperienza d’autore”. E anche se la sera in cui ci sono stata io pioveva e siamo dovuti stare all’interno, il forno era in funzione e abbiamo potuto assaggiare diverse proposte.

Intanto, il menu non prevede solo pizza ma molto altro: carpacci di pesce (noi abbiamo assaggiato quello di ricciola con pesto di basilico e sesamo) e plateau di frutti di mare crudi, tartare di carne, l’eccellente Mozzarella di Bufala 38° (attualmente proposta con kimchi di lattuga romana), e poi le “paste conviviali” (dal fusillone alla carbonata agli spaghetti in bianco con bottarga e finger lime), secondi piatti di carne e di pesce (tra cui il pesce intero cotto al forno tandoori, per due persone) e contorni.

Quanto alla pizza, la pagina del menu è sempre divisa in due sezioni: la Tonda di semola a spicchi, e la Quadra integrale a taglio (che in realtà è una pala rettangolare: in via eccezionale, ci è stata fatta “bigusto” per permetterci di assaggiare più cose ma viene proposta in una sola versione alla volta).
Due impasti e proposte diverse, entrambe ideali da condivisione anche se forse consiglierei la seconda più come accompagnamento per un aperitivo o un calice, mentre la tonda quest’anno mi ha dato molta soddisfazione anche “assoluta”. Quattro le versioni proposte per ciascuna delle due categorie, con condimenti tutto sommato classici in cui a fare la differenza sono alcuni abbinamenti e l’uso ben calibrato delle spezie, di cui Apreda è maestro (e anzi spesso si tratta proprio dei mix di spezie fatti da lui stesso). I prezzi vanno dai 18 ai 25 euro, e come dicevo sono pizze ideali da condividere anche se è facile mangiarne anche più di una a testa!

Noi abbiamo assaggiato, tra le quadre, quella con Patate, guanciale e semi di finocchio e la Bianca al rosmarino con olive nere e semi di coriandolo che sembra chiamare un bicchiere di Gin tonic ben fatto!

Ancora una volta, a conquistarmi del tutto è stata la “semplice” ma buonissima tonda Rossa al Pecorino Romano e blend di pepi e sesami: un piccolo capolavoro di equilibrio e sapore, sostenuto da un impasto davvero eccellente. È stata una sorpresa, invece, la Bianca affumicata con zucchine e curry verde: l’occasione per scoprire quanto stiano bene assieme bufala affumicata, zucchine alla scapece leggermente acidule e la nota speziata del curry.

Ma so già cosa proverò la prossima volta, oltre alla squisita Margherita Speziale che ho già assaggiato: la tonda Marinara con alici del Cantabrico, black garlic & Black lime, e la quadra con Provolone, pomodori in insalata e cardamomo nero. Tanto, l’estate sta iniziando adesso!


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