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Annarè

#avanguardiaontheroad: Annarè a Macerata Campania

In provincia di Caserta, Gabriele Ronchi e la moglie Francesca guidano la piccola pizzeria dedicata all’asporto che presto avrà anche una sala per gustare sul posto le ottime pizze, classiche e nel ruoto.

La prima tappa del nostro tour alla scoperta dei pizzaioli del movimento Lo Zero d’Avanguardia di Molini Fagioli ci ha portate a Macerata Campania, piccolo paese ricco di tradizioni – a cominciare dalla festa di Sant’Antuono, che ogni anno il 17 gennaio vede l’accensione del cippo devozionale e la sfilata dei carri – dove Gabriele Ronchi e la moglie Francesca Mincione guidano la Pizzeria Annaré, dedicata a loro figlia: una piccola ma accogliente sala dove, tra sacchi di farina e prodotti di ottima qualità agli scaffali, Francesca accoglie con garbo e sorrisi i numerosi clienti che vengono qui a ritirare pizze e fritti, mentre Gabriele è indaffarato tra forno e bancone nella sala accanto.

Foto © Alessandra Farinelli

Al momento, infatti, il locale è dedicato all’asporto ma – visto anche il successo estivo dei tavoli sistemati nel grazioso giardinetto interno – a breve, probabilmente entro la fine di febbraio, sarà aperta una sala con i tavoli, per permettere di godersi le ottime pizze sul posto con tutta calma.

Gabriele Ronchi, la passione per la pizza

Gabriele ha lavorato a lungo in un ristorante e pizzeria di Santa Maria Capua Vetere, La Spelunca, dove ha fatto una bella gavetta avendo anche l’occasione di collaborare con nomi importanti come i fratelli Susta, ideatori della “pizza fiocco”. Dal 2021, ha poi deciso di intraprendere il suo percorso da imprenditore, aprendo la prima sede di Annarè nella vicina Casapulla. A ottobre 2023, l’apertura del secondo indirizzo – dedicato appunto all’asporto – a Macerata Campania, che dalla scorsa primavera è rimasta l’unica sede di Annarè vista la difficoltà di trovare personale per gestire entrambi i locali.

La scelta di puntare su Macerata Campania ha per Gabriele origini sentimentali: quando era piccolo, la madre lavorava proprio qui in zona e di fronte al locale c’era l’abitazione di una signora che lo aveva preso a cuore, e che nel tempo gli ha dato supporto e portato fortuna. E così accade ancora oggi, grazie al passaparola che in breve tempo ha reso Annarè un punto di riferimento in zona per mangiare delle pizze buonissime.

Le pizze di Annarè: ingredienti selezionati, talento e passione

Oltre a una bella scelta di fritti particolarmente ricchi e golosi, Gabriele propone tre impasti: quello per la pizza “classica”, che guarda alla tradizione napoletana ma con sguardo contemporaneo, cercando un impasto soffice e super leggero ma con un tocco di piacevolissima croccantezza sulla superficie del cornicione gonfio e arioso che non leva troppo spazio al condimento, vede una biga al 100% e un mix di farina Creativa OIRZ e una piccola percentuale di Sintesi (sfarinato frutto della macinazione integrata di grano tenero e grano duro); quello della pizza “a ruoto”, più rustico e sostanzioso ma che sorprende ugualmente per leggerezza, vede solo il 30% di biga e prende ispirazione dalla “pizza della nonna”, quella che da queste parti si preparava nelle case.

Poi c’è la pinsa, novità – pressoché totale, per la zona – che Gabriele ha voluto inserire per offrire ancora un’altra scelta alla sua clientela, ma mettendo a punto un impasto originale a base di un mix di farine studiato da sé e non utilizzando le miscele già pronte in commercio, e con un prefermento di 48 ore. Anche in questo caso, naturalmente, utilizza il forno a legna – e non l’elettrico comunemente usato per la pinsa – giocando con maestria con i tempi e la distanza dal fuoco.

In menu figurano poi anche due tipi di panuozzo – in questo caso il rimando è a Gragnano – da dividere almeno in due, e tre tipi di ripieno. I prezzi delle pizze vanno dai 5 euro della Margherita ai 12 della Ben Fatta Rivisitata a ruoto – con fiordilatte, polpette di scottona fritte, friarielli saltati in padella e tarallo sbriciolato – e se è vero che al momento sono prezzi da asporto, risultano davvero convenienti per la qualità della proposta.

Zero d’Avanguardia per scelta

Oltre agli impasti davvero eccellenti – e alla gentilezza autentica di Gabriele e Francesca – siamo rimaste infatti colpite dalla cura nella scelta dei prodotti da utilizzare, che dimostrano un’attenzione approfondita e la ricerca costante di miglioramento: questo vale per i tanti tipi di pomodori, per l’origano selvatico di Salina, per l’olio extravergine della Dop Colline Salernitane, le acciughe salate, le olive e molto altro.

Foto © Alessandra Farinelli

A cominciare, naturalmente, dalle farine: da quando Gabriele ha conosciuto Molini Fagioli, ci racconta il pizzaiolo, è rimasto conquistato dalla qualità dei prodotti e dal progetto: “Si avvicina molto al nostro ideale di pizza, che punta su prodotti naturali. Abbiamo fatto prove si prove per raggiungere il risultato che volevamo, trovando la giusta percentuale di Sintesi da utilizzare”. Una scelta confermata con entusiasmo anche dalla partecipazione alla scorsa edizione della Festa del Raccolto, vedendo con i propri occhi dove nasce il grano utilizzato. E i notevoli risultati che ottiene grazie alla sua bravura la avvalorano ulteriormente.

Annarè, i nostri assaggi

La prima pizza che Gabriele ci fa assaggiare, dedicandoci tanto del suo tempo e un tavolo sistemato in sala e apparecchiato apposta per noi, è un fuori menu creato per l’occasione, dunque non ancora battezzato: una pizza al ruoto in stile focaccia, condita fuori da forno con dello squisito lardo pancettato aromatizzato al pesto al basilico, pomodorino di Corbara candito e Cashel Blue, formaggio vaccino a pasta erborinata prodotto in Irlanda. L’insieme è armonico, molto ben calibrato e piacevole e si sposa anche in modo perfetto con la birra Lupulus, una Belgian Strong Ale del birrificio belga Les 3 Fourquets scelta per noi dalla fornita cantinetta frigo dove ci sono anche vini e bollicine.

Foto © Alessandra Farinelli

Il secondo assaggio è la Pacchetella, nel menu tra le Speciali, condita con fiordilatte di Napoli, ciuffetti di ricotta, pomodorino giallo di Corbara con il pizzo e polvere di olive caiazzane fatta da loro, arricchita in questo caso anche dalle scaglie di pomodoro essiccato (un prodotto molto interessante, che non conoscevo!) per un risultato complessivo molto saporito ma senza eccessi.

Foto © Alessandra Farinelli

È il turno della pizza a ruoto Genovese, il cui impasto profumato, consistente ma per nulla pesante – e giustamente “arruscato” dalla cottura più lunga ma attenta – è generosamente condito da un impeccabile ragù di genovese con fiordilatte e pecorino: ne lasciamo uno spicchio solo per creanza!

Foto © Alessandra Farinelli

Proseguiamo con la Margherita Corbarina, una Classica dalla sezione “Margherita in tutte le salse” condita con provola di Napoli, basilico, olio extravergine d’oliva e pepe, davvero perfetta nella sua studiata essenzialità.

Foto © Alessandra Farinelli

In un’alternanza ideale, assaggiamo una seconda pizza a ruoto: la Ben Fatta, con la salsiccia del macellaio di fiducia locale, friarielli saltati e fiordilatte, con aggiunta di provola e Pecorino Romano: rustica ma elegante, da mangiare fino alla fine.

Foto © Alessandra Farinelli

Chiudiamo la poderosa sequenza con una pinsa, in questo caso in inedita chiave dolce (non la trovate in menu, ma si può ordinare in anticipo), farcita nel mezzo con una deliziosa crema pasticcera e pera caramellata, e decorata da lamelle pera essiccata al forno e caramellata.

Foto © Alessandra Farinelli

Ripartiamo da Macerata Campania decisamente satolle ma per nulla affaticate, e molto felici di questa bella scoperta e di aver conosciuto due persone piene di entusiasmo e passione come Gabriele e Francesca: non vediamo l’ora di tornare a mangiare delle ottime pizze nella nuova sala!

Pizzeria Annarè
Via Mazzini 57
Macerata Campania (Caserta)
📞 350 1848271

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