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Bas&Co molise

Bas&Co: la pizza in Molise esiste!

Siamo state a provare le ottime pizze di Bas&Co a Pesche, piccolo e delizioso borgo molisano in provincia di Isernia.

Il bello delle vacanze – anche quando sono brevi, e per forza di cose ristrette a luoghi vicini e in parte già noti – è che ti danno la possibilità di rivedere degli amici e di scoprire posti nuovi. E naturalmente, di assaggiare nuove pizze!

Così, ho approfittato della mia breve pausa estiva in Abruzzo (a Castel di Sangro, con ripetute tappe da ALT per colazione-pranzo-cena perchè va benissimo anche tornare nei posti che già si conoscono se lo meritano!) e della vicinanza di Pizza Dixit (pure lui in vacanza da quelle parti) e della sua accurata attività di ricerca e scouting, per andare a provare una pizzeria in una regione che finora mancava quasi totalmente al nostro appello: il Molise!



Così siamo arrivati a Pesche, graziosissimo borgo molisano a poco più di mezz’ora da Castel di Sangro, per andare a provare la pizza di Bas&Co. Peppe a dir la verità ci era già stato ma gli era rimasta la voglia di approfondire e io sono stata ben contenta di accompagnarlo. Così siamo arrivati a Pesche e ci siamo arrampicati lungo le scale e le stradine del centro storico, che meriterebbe una visita con più calma e a stomaco pieno, per raggiungere la pizzeria con i suoi tavoli esterni dislocati lungo le mura in pietra e in una incantevole terrazza tra archi e scalette. Ma c’è anche un’ampia sala interna da cui si vede il forno a legna in muratura, con i pizzaioli al lavoro. Nonostante fosse un lunedì – ma in pieno agosto – il locale era piuttosto affollato e con gente in attesa, tuttavia il servizio è stato molto gentile tanto da parte delle ragazze che dal titolare, che a fine serata è venuto a chiedere (come a tutti i clienti) come fossimo stati: in effetti avevamo mangiato solo tre pizze in due!

Il menu è piuttosto ampio: oltre agli antipasti un po’ vintage (tra affettati, formaggi, bresaola e rucola fresella con pachino e bufala e pure il coperto a 1 euro chissà perchè riportato in questa sezione) ma sicuramente buoni, e le “stuzzicherie” – fritti vari, bruschette e la pizza fritta con pomodoro, mozzarella e cotto che abbiamo rimpianto di non aver ordinato) la lista delle pizze è piuttosto lunga e va dalle classiche Margherita&Co (in carta a 4,5 euro che diventano 6,5 per la versione con bufala o con provola e pepe e 8 per quella Estiva con fior di latte – molisano – a crudo) a proposte un po’ più particolari come la Terra Mia (con tartufo, salsiccia fresca, lardo pancettato molisano e mozzarella), la Molisana (con tartufo, patate al forno, pancetta arrotolata speziata e mozzarella) o il Calzone di Bas (con pomodoro, ventricina, bufala e funghi) tutte a 8 euro.

Ecco, l’unico appunto che farei alla pizzeria – del tutto perdonabile a fronte di una pizza davvero ottima – è che mi sarei aspettata di trovare un po’ più di pizze e ingredienti locali (a parte il tartufo protagonista di parecchie proposte: per chi non lo sapesse il Molise è una delle regione in cui se ne cava di più, e di ottima qualità) o comunque particolari, invece di voci piuttosto standard come la Pugliese (con tonno e cipolla) o la Amatriciana. Dall’altro lato, come è ben spiegato nel menu, l’attenzione alle produzioni del Sannio c’è eccome: dalle farine di grani locali come risciola, romanella, saragolla, solina e farro – moliti dal Mulino Cofelice nella vicina Matrice – che vengono impastate con acqua, sale, lievito madre e olio extravergine per dar vita a un impasto “semi integrale” leggero e gustoso, perfettamente digeribile (che dalla foto avrei giudicato un po’ “asciutto” e invece era perfetto e godibilissimo, al netto di qualche bruciatura), fino a latticini e salumi.

Bas & Co, i nostri assaggi

A onor del vero però, se a prima vista avevamo fatto fatica a individuare quali pizze ci stuzzicassero di più, le proposte del giorno raccontateci a voce e riportate sulla lavagna interna hanno rotto gli indugi. Così, di comune accordo – ah, che bellezza andare in pizzeria con chi condivide le nostre manie! – abbiamo scelto le tre pizze da assaggiare.

Partiamo dalla Tre Pomodori, che ci sorprende davvero e anche dopo i seguenti – più che soddisfacenti – assaggi si conferma la preferita della serata: pomodori San Marzano, datterini gialli semisecchi, pomodori secchi affiancavano la mozzarella di bufala, in perfetto equilibrio tra loro e ognuno con le sue sfumature gustative, con abbondanza di foglie basilico a rinfrescare. Spazzolata via con gioia dividendola equamente, vale tutti i 9 euro sul conto.

Bas&Co

Proseguiamo con le altre due pizze che arrivano in contemporanea, penalizzando un pochino quella che scegliamo – inversamente – di mangiare per ultima. Io inizio dalla Porcini Fresca, sempre dalla lavagna, che mi aveva intrigato per l’abbinamento (devo dire molto riuscito ed elegante) tra bufala, porcini freschi e scorza di limone di Sorrento. Sarà che adoro tutti e tre gli ingredienti ma l’ho apprezzata parecchio, anche questa a 9 euro.

porcini molise

Peppe attacca invece la Funghetto (dal menu, 9 euro) con crema di melanzane, pancetta affumicata croccante, provola affumicata, caciocavallo affumicato: più decisa nei sapori, l’ho trovata molto saporita e ben riuscita anche se forse avrebbe meritato di essere mangiata appena sfornata e a palato pulito (e stomaco vuoto).

pizze bas&co

Si chiude – per chi ama i dolci – con cornettini farciti o Nutellone (calzone farcito con Nutella): tanto poi c’è da camminare in paese!

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