- Autore: Tania Mauri
- Data: 27 Marzo 2019
- Categoria: Abbinamenti, Chef, Eventi, Pizza Napoletana, Pizzaioli, Pizze, Pizzerie, Solidarietà, Stelle Michelin
Cena di beneficenza con Ciro Oliva e Giuseppe Iannotti
Ciro Oliva e Giuseppe Iannotti, chef giovani e talentuosi, hanno proposto un menu al buio per raccogliere fondi per il Progetto Studio in Inghilterra dedicato ai ragazzi de La Casa dei Cristallini
Ieri sera, a Napoli c’è stata una cena d’eccezione da Concettina ai Tre Santi con Ciro Oliva, nostra vecchia conoscenza, e Giuseppe Iannotti, chef del ristorante stellato Krèsios a Telese Terme, una Stella Michelin.
La serata – chiamata DO YOU SPEAK ENGLISH? – aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per il Progetto Studio in Inghilterra dedicato ai ragazzi de La Casa dei Cristallini.
Ciro Oliva e Giuseppe Iannotti, chef giovani e talentuosi, hanno proposto un menu, al prezzo di 150 euro, nato dalla fusione di due anime, un po’ matte, fortemente legate alle tradizioni del loro territorio e dotati della capacità di rispettarle e stravolgerle completamente.
Un menu dove la base era la pizza di Ciro e i topping erano quelli, geniali e curiosi, di Giuseppe. Si capiva dall’inizio dal primo piatto, che in realtà era un brodo, che sarebbe stata una cena con le stelle.
Dashi di pizza che sapeva, nei profumi e nel sapore, veramente di pizza: sublime!
Un delicato bao ripieno con Annarella (carciofo fritto, provola e prosciutto crudo)
la montanara fritta Daikon, ostrica e Ponzu
La pizza con fior di latte, cannolicchi, cardilli e prezzemolo
Pizza con mozzarella di bufala, rana pescatrice, Umeboshi ed estratto di aglio nero, forse la mia preferita
Pizza con provola affumicata. agnello, Shintake e cipolla
Cornicione allo scoglio
Montanara fritta, foie gras e confettura di mela Annurca
Pastina al formaggino
Montanara al forno, zucchero, cannella e arancia con crema Gianduja
Marinara, l’unica fatta da Ciro ma sempre ottima
Una cena accompagnata da vini, champagne e infusi selezionati da Alfredo Buonanno, il sommelier del Kresios e dove la mano, e il lavoro, dello chef hanno dato una spinta i più, e di livello, ai più classici impasti della tradizione napoletana.