
- Autore: Alessandra Farinelli
- Data: 14 Dicembre 2018
- Categoria: Abbinamenti, Eventi, Pizza Napoletana, Pizzerie
Champagne Lab con la pizza dai fratelli Salvo
Per il primo Champagne Lab sulla pizza, il Bureau du Champagne Italia ha scelto la pizzeria dei Fratelli Salvo a Napoli: una serata decisamente effervescente con fritti, pizze e bollicine francesi!
Quello tra pizza e bolle è decisamente un abbinamento fortunato e riuscito, non ne abbiamo nessun dubbio (tanto che ci abbiamo scritto un libro!). Così come non avevamo dubbi che la serata organizzata dal Bureau du Champagne Italia – che rappresenta nel nostro Paese il Comitè Champagne e dunque tutti i produttori delle pregiate bollicine francesi che possono fregiarsi di questo nome – presso la pizzeria dei Fratelli Salvo alla riviera di Chiaia sarebbe stato un successo. E’ andato sold out infatti il primo Champagne Lab – format di incontri didattici ma anche conviviali dedicati all’abbinamento tra il vino francese e diversi tipi di cucina – dedicato alla pizza, guidato dall’Ambasciatore dello Champagne 2007 Nicola Roni e dalla nostra Luciana!
Anche grazie all’organizzazione perfetta garantita da Salvatore e Francesco Salvo (quest’ultimo presente alla serata) e dal loro staff la serata è stata istruttiva, piacevole e decisamente effervescente! Tanti gli appassionati – di pizza, di bollicine o di entrambe! – e i sommelier che hanno partecipato alla serata insieme a qualche collega della stampa e ai rappresentanti del Bureau e del Comitè arrivati direttamente da Reims, per un evento sold out.
Champagne Lab, gli assaggi
Ecco gli assaggi che ci hanno proposto i fratelli Salvo, raccontati da Luciana e abbinati alle bollicine selezionate e illustrate da Nicola Roni.
Siamo partiti, secondo tradizione partenopea, con gli immancabili fritti per cui i Salvo sono giustamente curiosi: i crocchè di patate – non impanati, con le patate insaporite da mozzarella di bufala affumicata, pecorino romano DOP e pepe – e le frittatine classiche, quelle con i bucatini di Gragnano conditi da besciamella realizzata con burro di alpeggio e latte, ripieno al prosciutto cotto, pecorino romano DOP, mozzarella di bufala affumicata e pepe. Un avvio goloso perfettamente abbinato al Bergère Cuvée Brut Nature, Chardonnay in purezza che con la sua freschezza sgrassava il palato e invitava al morso successivo.
Poi sono partiti gli assaggi “core” del serata con la Pizza Pomodoro, creata da Francesco e Salvatore Salvo in collaborazione con lo chef Salvatore Bianco del Comandante dell’hotel Romeo di Napoli. Una pizza monocromatica ma non monocorde dove si utilizzano diverse varietà di pomodoro in diverse lavorazioni, dando vita a un bel gioco di sapori e consistenze: Pomodoro di Corbara, Pomodoro San Marzano DOP al naturale, pomodoro datterino essiccato al forno, pomodoro grigliato, crema di pomodoro affumicato pomodori del Piennolo del Vesuvio marinati in olio e basilico, il tutto esaltato dall’olio extravergine del frantoio San Comaio e dal basilico fresco. Una pizza davvero buona ma anche una bella sfida per lo Champagne, visto che solitamente ogni pomodoro ha un suo carattere che determina quello della pizza e il conseguente abbinamento. Sfida vinta però alla grande dall’elegantissimo Pommery Apanage Blanc de Blancs.
Champagne Lab, grandi classici a confronto
Poi, due grandi classici della Pizza Napoletana accomunati ancora dalla presenza del pomodoro in abbinamento al formaggio, e a una storia che si confonde con la leggenda legando le loro origini a importanti visite reali. Parliamo di Margherita & Cosacca.
La prima, presunto omaggio alla regina Margherita di Savoia in occasione della visita del 1889, è stata proposta nella versione classica con Pomodori pelati San Marzano DOP, fiordilatte di Agerola, olio extravergine Bio del frantoio San Comaio, basilico.
La seconda – davvero strepitosa per il suo carattere deciso ma perfettamente equilibrato – sarebbe la più antica, nata per celebrare la visita dello Zar di Russia Nicola II nel 1844 rivestendo il sugo – in questo caso di pomodorino di Corbara – con una generosa “nevicata” di pecorino bagnolese (in questo caso il saporito Pecorino Bagnolese dell’Irpinia, presidio Slow Food, insieme a olio extravergine di oliva del frantoio Monzo e basilico). Ad accompagnare i due spicchi di pizza serviti insieme nel piatto, secondo una formula collaudata dai fratelli Salvo insieme al Sommelier Pasquale Brillante – che cura la notevole carta dei vini dei due locali dei Salvo e ha presidiato la serata guidando lo staff di sala nel servizio del vino) lo Champagne Joseph Perrier Cuvée Royale Brut: assemblaggio di Chardonnay (35%), Pinot Noir (35%) Meunier (30%), con la sua avvolgenza e pungenza si è rivelato davvero perfetto soprattutto con la Cosacca.
Champagne Lab, pizze stagionali e abbinamenti arditi
Poi, altri due spicchi “gemelli” per tipologia di ingredienti: verdure di stagione e salumi eccellenti. La squisita pizza con broccoli, arancia, crumble di olive infornate e guanciale di Maiale Nero casertano (detto anche “pelatello”) l’avevamo già assaggiata di recente ma siamo state decisamente contente di rimangiarla, mentre è una novità di stagione la pizza con friarielli, prosciutto crudo San Daniele, provolone di Recco stagionato e fichi secchi, in omaggio alle feste natalizie ormai imminenti. In questo caso nel calice è stato versato il Collard Picard Cuvée Prestige, ricco e profumato grazie alla presenza dei tre vitigni classici dello Champagne e anche a quella di vins de reserve, che gli hanno permesso di reggere in maniera eccellente i sapori intensi di entrambe le pizze.
Chiusura col botto con la pizza fritta, quella classica (ma sempre in “stile Salvo”, quindi con ingredienti di eccellenza) ripiena con ricotta di bufala, mozzarella di bufala affumicata, cicoli di maiale e pepe macinato fresco. Una goduria per noi che al dessert preferiamo sempre una pizza, ma un abbinamento un po’ ostico per il Roger Pouillon Rosé de Saignée, Pinot Noir in purezza con sentori di lampone e frutti rossi, comunque buonissimo.
Insomma, una serata che non dimenticheremo difficilmente!