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Chinappi

Chinappi, da Formia a Roma (anche) con la pizza

Chinappi, a Roma arriva la pizza di Formia! Il bel ristorante di pesce di Stefano ed Elena Chinappi ha da poco introdotto in menu una bella novità: la pizza, che ha giocato una parte importante nella storia della famiglia di ristoratori formiani.

Il nome di Chinappi, a Roma, è sinonimo soprattutto di un’ottima cucina di pesce. Aperto 10 anni fa da Stefano Chinappi con la moglie Elena, il ristorante poco distante da Porta Pia è una vera sicurezza, anche grazie all’eccellente qualità della materia prima che Stefano va a prendere direttamente a Formia, da fornitori di fiducia. Ma da qualche tempo, tra un carpaccio di palamita e uno spaghetto alle telline super, è possibile mangiare anche una buona pizza!

La storia di Chinappi, tutto nasce dalla pizza

Proprio con la pizza, infatti, nasce a Formia la storia di Chinappi: era il 1957 quando il nonno Antonio decide di avviare con la moglie Vincenza un ristorantino con qualche tavolo all’ombra degli alberi dell’aranceto di famiglia, a poca distanza dal mare. Ma è stato proprio grazie alla pizza – e all’abilità da pizzaiolo di suo figlio Franco, il padre di Stefano, che ha poi preso le redini del locale con la moglie Anna – che il nome di Chinappi a Formia è diventato un punto di riferimento all’inizio; poi anche e soprattutto per la cucina di pesce a base di materia prima freschissima e di preparazioni semplici ma spesso geniali come il polpo o la sogliola “alla Chinappi”.

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Elena e Stefano Chinappi, foto www.chinappi.it

Le stesse basi solide e infallibili su cui basa anche il locale romano di Stefano ed Elena, che in più può contare su un ambiente molto curato, su una ricca cantina (dove abbondano le bollicine…) e sull’accoglienza calorosa di Stefano. E, adesso, anche sulla pizza!

La pizza di Chinappi (a Roma)

Stefano infatti ha deciso di rendere omaggio alla tradizione di famiglia – e di prendere per la gola i suoi ospiti – inserendo anche la pizza nel menu del ristorante. Non che Chinappi diventi pizzeria: le proposte – come vedremo più avanti – sono solo tre, in un’apposita sezione, e l’idea non è certo quella di andare in via Valenziani per mangiare la pizza ma per inserirla all’interno del menu, servita al centro del tavolo, come piacevole intermezzo tra un crudo di mare e primo piatto (servito prima del dessert, secondo tradizione, per non ingolfare lo stomaco!)

Da Chinappi poi la pizza va prenotata in anticipo in modo da consentire allo stesso Stefano di mettersi a impastare, far maturare bene l’impasto e preparare il moderno forno a gas rotante che ha portato appositamente in cucina.

Pochissimo lievito di birra, una lunga e lenta maturazione e un mix di farine predisposto da lui, introducendo una piccola percentuale di farina multicereali che dona un bel colore, un ottimo profumo e un bel sapore “rustico” alla pizza.

La pizza di Chinappi, i nostri assaggi

Chinappi

Tre le proposte in menu: oltre alla classica Margherita con mozzarella di bufala, c’è quella storica con pomodoro, aglio, olio e Pecorino – una delle primissime create dal signor Franco, nel menu formiano indicata come “pizza Chinappi” –, che è un bell’incrocio tra una Marinara e una Cosacca.

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Ma a conquistarci è stata soprattutto la pizza con mozzarella, olive di Itri e rosmarino, davvero perfetta con la nota mediterranea e profumata dell’erba aromatica e la base non troppo sottile e croccante ma nemmeno scioglievole. “Lo spicchio deve restare dritto quando lo si prende con le mani, ma il cornicione si piega su sé stesso”, ci ha spiegato Stefano Chinappi. Insomma, una pizza a metà strada tra Napoli e Roma.
La pizza di Formia, ora anche nella Capitale.

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