- Autore: luciana squadrilli
- Data: 31 Agosto 2018
- Categoria: I luoghi della pizza
#CilentoOnTheRoad: pizza e storytelling
#CilentoOnTheRoad: storytelling territoriale attraverso la pizza e i suoi ingredienti. Il progetto di Pizza On The Road in collaborazione con la Fondazione Alario e la partecipazione di DaZero e le sue buonissime pizze!
Siamo arrivate al termine del nostro viaggio – figurato e non! – in Cilento, una terra bellissima e ricca di ottimi prodotti, oltre che di pizze squisite. Il progetto però – creato da noi di Pizza On The Road in collaborazione con la Fondazione Alario per Elea-Velia Onlus – non finisce qui, anzi questo è solo l’inizio.
Nei prossimi mesi presenteremo una sorta di mini-guida digitale – da scaricare gratuitamente online – per invitarvi a seguire le nostre tracce andando alla scoperta di questa incantevole regione storica della Campania, ritrovando i suoi migliori prodotti sulle pizze di DaZero, la pizzeria di Paolo De Simone, Carmine Mainenti e Giuseppe Boccia che sta facendo conoscere la gastronomia cilentana in tutta Italia.
E non solo: oltre ad alcuni eventi sul territorio, ci saranno anche i bellissimi filmati realizzati da Giuseppe Jepis Rivello, che ci ha seguite e ha documentato tutte le nostre tappe con immagini suggestive e indimenticabili! Scommettiamo che – se non lo avete ancora fatto – quando leggerete la nostra guida e vedrete i suoi video prenoterete seduta stante un soggiorno in Cilento!
Come nasce #CilentoOnTheRoad
Nel frattempo, vi raccontiamo qualcosa in più su come nasce #CilentoOnTheRoad anche attraverso le parole di Tommaso Chirico, amministratore delegato della Fondazione Alario che, tra i suoi diversi progetti, sta lavorando sul programma di azioni La Dieta Mediterranea on Table & Tablet, volto a creare e promuovere la rete di ristoratori e produttori locali quale “network di conoscenze ed esperienze da coinvolgere nella strutturazione integrata dell’offerta territoriale di natura, cultura, tradizioni che gravita intorno alle risorse enogastronomiche, in una più ampia strategia di valorizzazione e rilancio anche produttivo ed occupazionale dell’area”. E non è certo un caso, visto che proprio in Cilento, dallo studio delle abitudini alimentari locali basate soprattutto su pesce, ortaggi e legumi, il medico statunitense Ancel Keys mise a punto la sua teoria dell’alimentazione che oggi rappresenta un modello universalmente riconosciuto.
Table&Tablet e la Dieta Mediterranea
“La Fondazione Alario – spiega Chirico – punta a creare un sistema territoriale basato sul cibo come proposta di valore (food value system), con progetti come quello di DM on Table&Tablet, coinvolgendo i veri protagonisti della Dieta Mediterranea: produttori, ristoratori, pizzaioli, artigiani”.
L’idea è dunque quella di riunire le eccellenze territoriali in un modello di strutturazione dell’offerta che faccia da traino anche a un’offerta turistica “evoluta” e basata sulla cultura, gastronomica e non. Come pure di raccontare tutto ciò attraverso l’uso delle nuove tecnologie e iniziative di storytelling, che – dal table al tablet (e viceversa) – forniscano un esempio di sinergia e collaborazione virtuosa di cui il cibo – inteso come sistema di tradizione e forte attrattore turistico – sia un po’ il fulcro, anche considerando che il Cilento è, appunto, comunità emblematica della Dieta Mediterranea.
Il progetto multimediale di DM on Table&Tablet– che prevede anche l’impiego di volontari per il servizio civile, avvicinando le giovani generazioni ai temi dell’agricoltura e del cibo – mira appunto a “diffondere il racconto del territorio e della sua ricchezza gastronomica attraverso parole e immagini, con la creazione di una piattaforma digitale che consenta agli utenti dei ristoranti e delle strutture turistiche della zona di accedere a filmati, informazioni sui prodotti e cibi tipici e riferimenti diretti dei produttori da cui acquistare – anche successivamente – le eccellenze gustate sul territorio”.
Di questa rete fanno parte sia DaZero sia i produttori che abbiamo visitato per #CilentoOnTheRoad: insieme, sono l’esempio concreto del valore della “rete”, del territorio e della capacità del cibo – e della pizza, che diventa un po’ “contenitore” di tutto quello che c’è di buono nella regione – di raccontare tutto questo e arrivare dritto al cuore – e alla pancia – delle persone.
Noi speriamo di aver saputo raccontare tutto questo nel migliore dei modi!