- Autore: luciana squadrilli
- Data: 22 Maggio 2024
- Categoria: La Città della Pizza
Città della Pizza a Napoli
Michele Bellafesta di Lombardi Pizzeria – Maddaloni (CE) e Francesco Pio Comune di Trattoria Pizzeria da Cesira – San Salvatore Telesino (BN), i due vincitori della tappa partenopea de La Città della Pizza 2024. Ammessi al ripescaggio nazionale: Alessandro Tirriciello di Agriturismo Il Riccio a Rionero in Vulture (PZ) e Salvatore Zanetti di I Careca Pizza Concept a Pomigliano d’Arco (NA).
Bellissima giornata quella napoletana, ospitata come lo scorso anno nella sede AVPN a Capodimonte, con il supporto dei docenti e collaboratori della struttura perfettamente attrezzata. Insieme agli altri giudici – Luciano Pignataro, come me presidente di giuria, e Ciro Salvo e Giovanni Grimaldi, raggiunti nel pomeriggio da Antonio Aniello, Nadia Taglialatela ed Elia Del Pizzo, tecnico dell’Olio Extravergine d’Oliva – abbiamo visto sfilare impasti davvero ottimi, condimenti tradizionali impeccabili e proposte interessanti tra i “cavalli di battaglia”.
Bello anche vedere – oltre alla consueta “diversità” geografica, che ha portato a Capodimonte non solo molto pizzaioli napoletani ma anche delle altre province campane e di altre regioni – sfidarsi pizzaioli giovani e giovanissimi, ma anche più “maturi”, di certo più esperti ma ugualmente emozionati.
Qualche inconveniente – anche dovuto al viaggio – ha portato un concorrente, in maniera molto sportiva, a chiederci di non assaggiare la sua pizza in quanto non ne era soddisfatto e non riteneva rispettoso nei nostri confronti farcela mangiare: un gesto che abbiamo molto apprezzato, e speriamo di rivederlo l’anno prossimo e assaggiare la sua pizza!
“Anche questa tappa de La Città della Pizza è stata un trionfo – commenta Emiliano De Venuti, creatore de La Città della Pizza – Come avevamo immaginato Napoli ci ha regalato grandi emozioni, in entrambe le manches, superando le aspettative in termini di creatività e manualità dei pizzaioli in gara. Dopo le sorprendenti tappe in giro per l’Italia, siamo già proiettati a Bologna, ultimo incontro del Tour che completerà il dream team di pizzaioli, pronti ad affrontare la finale di Roma”.
“Da sempre, la nostra Associazione è impegnata a sostegno della pizza di qualità – sottolinea Antonio Pace, Presidente di AVPN – per questo siamo davvero orgogliosi di aver ospitato la tappa napoletana de La Città della Pizza, il concorso nazionale che come noi promuove i valori autentici di questo simbolo di italianità nel mondo e che continuiamo a sostenere ogni anno, in ogni tappa, per celebrare i talenti pizzaioli che sono ambasciatori dell’eccellenza della pizza tricolore”.
Ed ecco il podio:
Michele Bellafesta di Lombardi Pizzeria a Maddaloni (CE) ha convinto la giurua con il Cavallo di Battaglia “Gambero Detox” realizzata con crema di asparagi, fior di latte, julienne di asparagi croccanti, tartare di gambero rosso, zest di lime, pepe rosa e sale vero di Trapani, riduzione di bisque di gamberi rossi e, a completare, olio Evo “Monte della torre”, un blend di Sessanella, Pignarola e Frantoio. Davvero ottima, ben equilibrata ed elegante.
Francesco Pio Comune della Trattoria Pizzeria da Cesira a San Salvatore Telesino (BN) con la pizza “Franci 2” con pomodoro pelato 100% italiano, fior di latte di Agerola, pomodorini freschi, Grana Padano 16 mesi, origano del Matese, olio Evo aromatizzato all’aglio da cultivar Monicella, Olivicola e Cassettao e basilico fresco. Una proposta più semplice ma molto equilibrata e con buoni ingredienti, per questo ragazzo giovanissimo – 19 anni – che si è dovuto mettere a fare pizze per necessità, aiutando il padre mentre è ancora studente di agraria, e poi ci si è appassionato.
Ai due pizzaioli vincitori de La Città della Pizza di Napoli si uniscono Alessandro Tirriciello dell’Agriturismo Il Riccio a Rionero in Vulture (PZ) e Salvatore Zanetti di I Careca Pizza Concept a Pomigliano d’Arco, che accedono al ripescaggio e avranno la possibilità di prendere parte alla sempre più vicina finale al Circo Massimo. In particolare, io ho apprezzato moltissimo la pizza di Alessandro: un bellissimo insieme basato soprattutto sul mondo vegetale, dove accanto a fiordilatte e funghi figuravano anche tartufo nero, licheni e altri ortaggi coltivati o raccolti in proprio.