
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 31 Dicembre 2022
- Categoria: Pizza Napoletana, Recensioni
Da Attilio alla Pignasecca, sempre un piacere
Visita invernale alla pizzeria nel cuore di Napoli dove Attilio Bachetti sforna pizze classiche e impeccabili, sempre buonissime.
Ebbene sì, non ero mai stata nella pizzeria di Attilio Bachetti, storico locale partenopeo alla Pignasecca avviato dall’omonimo nonno nel lontano 1938: ho rimediato a inizio dicembre, convinta (molto facilmente, devo dire) da mio cugino e sua moglie che ne sono estimatori e approfittando di una veloce visita in prima serata prima di un concerto, senza dunque trovare troppa folla (subito dopo di noi, intanto, si era già formata una piccola fila).

Alessandra però ne aveva già scritto su queste pagine quindi rimando al suo racconto e mi limito a un veloce aggiornamento sulle pizze assaggiate e a un sintetico giudizio complessivo che vi anticipo: “ma perchè non ci sono venuta prima?”. Il locale senza fronzoli ma accogliente, le pizze (e non solo) buonissime e la professionalità di Attilio (vincitore del trofeo Best AVPN Pizzeria – Member Awards 2021) al banco a stendere le pizze senza protagonismi e smanie di visibilità, sono più che ottimi motivi per consigliare questo indirizzo a chi da ora in poi mi chiederà dove mangiare una buona pizza tradizionale (nel senso migliore del termine) nel centro storico di Napoli.


Abbiamo cominciato con il crocchettone, mega crocché di patate dalla consistenza perfetta e ben condito con salsiccia benvenetana, provola e friarielli (10 euro).


Riguardo alle pizze, la mia scelta è caduta su un fuori-menu caldeggiato da mio cugino, e devo ringraziarlo per questo! La Partenopea con provola, pepe, alici fresche, polvere di alga essiccata e scorza di limone, conquista prima al naso (e alla vista) con profumi iodati e agrumati, e poi conferma tutto all’assaggio (10 euro). L’impasto, leggerissimo e per nulla gommoso, molto lontano dallo stile “alveolato spinto” che va di moda adesso ma davvero eccellente, si lascia mangiare tutto senza lasciare nemmeno una briciola sul piatto.


Approfittando dell’affetto famigliare ho assaggiato anche la pizza di mio cugino, la Saporita: condita con ricotta fresca di Vico Equense, cipolla ramata di Montoro, fiordilatte di Vico Equense, pepe nero e mix di Parmigiano Reggiano 24 mesi e Pecorino Romano Dop, mi è piaciuta tantissimo e l’ho trovata – almeno per lo spicchio che ho mangiato – perfettamente equilibrata (e a 8 euro mi sembra un vero affare). Non ho invece assaggiato – e me ne pento – la Pizza Conciato ordinata dalla moglie, che aveva un aspetto buonissimo: zucca fresca campana, provola affumicata di Vico Equense, gherigli di noci di Sorrento tostate, il mix di formaggi di cui sopra e basilico sono i comprimari del saporito Conciato Romano (8 euro anche questa!).