- Autore: luciana squadrilli
- Data: 25 Ottobre 2017
- Categoria: Pizze, Pizzerie
Da Cecio: a pochi Km da Lucca, pizze a base di Enkir e verdure dell’orto
Avevamo conosciuto Andrea Morini – che tutti conoscono come Cecio, per via di un soprannome affettuoso datogli da un amico e che gli e’ rimasto cucito addosso – lo scorso anno al Salone del Gusto, quando era tra i pizzaioli coinvolti dai fratelli Marino per sfornare pizze al loro stand al Parco del Valentino. Nella stessa occasione, Andrea ha conosciuto Gabriele Bonci e da quel momento i due sono diventati grandi amici e fan l’uno dell’altro. Gabriele ci aveva consigliato piu’ volte di andarlo a trovare e quindi ho approfittato della “gita” a Pisa per l’Internet Festival e della compagnia di Margherita Capricciosa per andare ad assaggiare le sue pizze!Per arrivare da Cecio si costeggiano le mura di Lucca – o si esce dalla citta’ – e s’imbocca la via Romana, oltrepassando Capannori (e capitando “casualmente” davanti al Pizzarium di Bonci, ma quello mettetelo in programma per un’altra volta perche’ le due pizzerie merita attenzione piena e stomaco vuoto entrambe) fino a Porcari, grazioso e tranquillo paese di provincia. Superato il centro, sulla sinistra ecco la pizzeria Da Cecio.
Il locale e’ piccolo e affollato, i pochi tavoli – a cui in estate si aggiungono quelli esterni, che presto diventeranno disponibili anche in inverno con una veranda riscaldata – tutti presi su due turni, meno male che avevamo prenotato! Di fronte all’ingresso c’e’ il bancone con il forno a legna, dove Andrea cuoce le pizze ma pure la cecina – buonissima – e diversi ingredienti per i condimenti. Una grande scritta avvisa che non c’e’ servizio ai tavoli: si ordina e ci si serve da se’ – anche se ci sono delle ragazze gentili in sala che danno una mano – , ai tavoli ci sono le tovagliette di carta e le birre artigianali (o qualche bottiglia di vino) le si possono prendere direttamente dal frigo-vetrina. Questo non vuol dire, pero’, che la proposta gastronomica sia banale e “improvvisata”: Andrea dedica grande attenzione sia all’impasto sia ai condimenti e non esita a definire alcune delle sue pizze “gourmet”. E non e’ un caso che il laboratorio, quasi piu’ grande della sala, ospiti due impastatrici – tra cui una a bracci tuffanti – e un forno tecnologico per le cotture piu’ elaborate.
Per quanto riguarda l’impasto, e’ a base di farina semintegrale e farina di Enkir, con lievito madre, olio extravergine d’oliva bio e sale di Cervia: scelte di gusto e di salute in cui Andrea crede profondamente. D’altro canto lui – che ha fatto diversi lavori in tutt’altro campo – ha iniziato si’ a far pizza nel wek end per integrare lo stipendio ma ci si e’ appassionato cosi’ tanto da investire tutto in questo piccolo locale in cui passa praticamente l’intera giornata incluso quella di chiusura – il lunedi’ – a stare dietro a lieviti, impasti e preparazioni, quando non e’ in giro a cercare nuovi prodotti o magari qualche volta a Roma nel laboratorio di Bonci, per studiare insieme qualcosa.
Al giovedi’, poi, c’e’ anche la pizza con il 100% di farina di Enkir. Tutti gli impasti hanno circa 36 ore maturazione a temperatura controllata. Il risultato e’ un disco leggerissimo e gustoso, con un cornicione mediamente pronunciato e abbastanza croccante, cosa accentuata dai residui di semola della stesura che pero’ non disturbano.
Merito anche dei condimenti di qualita’ e ben bilanciati. Andrea ci tiene molto a rispettare la stagionalita’ degli ingredienti – in particolare delle verdure che arrivano in gran parte dall’orto di un amico, che segue lui stesso da vicino – e cerca appunto di utilizzare quasi solo prodotti locali, di piccole aziende e artigiani delle colline limitrofe.
Le pizze in menu sono tante, divise tra le “classiche” e quelle gourmet, con condimenti piu’ elaborati, a cui si aggiungono quelle piu’ legate a prodotti stagionali o alcune varianti particolari che sono scritte a mano sopra al bancone. I prezzi vanno dai 5,5 euro della Marinara (con pomodoro San Marzano Bio, aglio di Resia e origano di Pantelleria) ai 15 della pizza “special” con burrata, pomodorini e prosciutto crudo del Casentino Presidio Slow Food.
Ecco quello che abbiamo assaggiato noi:
La classica Margherita, molto buona, con pomodoro (ottimo), fior di latte ben distribuito e foglia basilico a crudo.
La saporita Pizza Bon Cecio, tra le pizze gourmet del menu, che ha una base bianca con semi misti a cui fuori dal forno vengono aggiunti ricotta della Garfagnana, pancetta porchettata e pepe selvatico del Madagascar.
E poi una delle “special” del giorno che e’ stata la mia favorita della serata: la Pizza Bianca con cavolo verza speziato al curry, capocollo di cinta senese Dop e fior di latte (invece della provola prevista, che era terminata).
Per finire, a tavola e’ arrivato anche un “assaggio” del delizioso bauletto dolce con gocce di cioccolato – un lievitato tipo panettone ma dalla forma piu’ piccola, mentre sono in arrivo anche i panettoni veri e propri che Cecio sta iniziando a produrre per Natale e per la manifestazione lucchese Il Desco – accompagnato da una strepitosa ricotta con scorza di limone grattugiata. Non un addio, ma un arrivederci a presto!
Pizzeria Da Cecio
Via Romana Est, 201 – Porcari (Lu)
Tel. 0583/299315