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Da metamorsi pasta, pizza&stelle

Metamorsi, l’ultimo (ma sembra ancora per poco) locale del treno in corsa Alfonso Crisci che, dopo il successo di Taverna Vesuviana e l’impegno con le docenze al Gambero Rosso, quest’estate si è buttato a capofitto in due nuovi progetti: un piccolo e delizioso ristorantino stagionale sulla spiaggia di Pisciotta e per l’appunto, Metamorsi, un luogo dove la scelta fra tapas, pizza o panino può essere fatta al momento in cui ci si siede.

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“Comfort food”, un payoff che la dice lunga e punta al piacere del palato e dell’estetica utilizzando Presìdi Slow Food e prodotti delle zone limitrofe.

Si circonda di un team di giovanissimi ma appassionati chef, souz chef e pizzaioli ai quali dona il suo sapere e lascia spazio per il loro estro.

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Alfonso Crisci con il suo ospite d’eccezione Peppe Aversa

Le tapas portano la sua firma in fatto di estetica molto ben interpretata dallo chef resident Gennaro Caggiano, pizza e panini hanno la sua sostanza, con abbinamenti fantasiosi e mai scontati.

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Alfonso Crisci e Gennaro Caggiano

Lo scorso 13 ottobre abbiamo seguito Laura Gambacorta alla prima di un ciclo di serate in cui uno chef stellato entrerà nella cucina Metamorsi lavorando fianco a fianco con tutto il team alternando piatti gourmet a pizze d’eccellenza preparate dai due pizzaioli Giovanni Ostetrico e Carmine Nunziata, il primo per anni al servizio della pizzeria Brandi di Napoli, il secondo invece viene dalla scuola di Luigi Acciaio.

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Carmine Nunziata e Peppe Aversa

Solo farine macinate a pietra e di tipo artigianale ed una lievitazione lenta, fino a 72 ore.
Apre le danze il gigante buono padron del Buco di Sorrento, Peppe Aversa accompagnato dalla sua spalla, il mitico inventore dello scialatiello, Enrico Cosentino.

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Peppe Aversa ed Enrico Cosentino

I ragazzi di Metamorsi sono molto emozionati a inizio serata, chini sul pass si alternano ritmicamente nell’esecuzione della prima entreè: Baccalà su salsa di formaggio abbinata ad una Fravort fresh, birra lager artigianale del Trentino Alto Adige.

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La prima pizza è con filetto di pomodoro San Marzano, fior di fuscella, polvere di basilico e fagiolo, piacevole e scioglievole.

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Ecco lo stile di Peppe Aversa che suona le trombe abbinando una azzeccatissima salsa di papaccelle a delle Mafaldine con fagioli “dente di morto” e salsa di cozze.

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A seguire pizza con gorgonzola, cime di broccoli, olio all’acciuga e polvere di capperi e non mancano degli assaggi di pizza fuori menù,

per poi chiudere con una mousse di pellecchiella e salsa di lamponi al rosmarino (e quanto ci stava bene quel rosmarino!) che porta di nuovo la firma dello chef Aversa.metamorsi

Tutti gli abbinamenti con birre Fravort di Borra Valsugana scelti con l’aiuto di Perrella Distribuzione.

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Laura Gambacorta con Enrico Cosentino e Peppe Aversa

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