
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 6 Novembre 2019
- Categoria: Chef, Eventi
Del Duca ospite di Casa alla Gatta Mangiona
Nuovo appuntamento alla Gatta Mangiona per una serata decisamente gourmet: fritti e impasti (e dolci) della pizzeria di Monteverde hanno incontrato i condimenti e le ricette di Davide Del Duca, chef dell’Osteria Fernanda. E vini e Champagne di Francia.
Ormai lo sappiamo: quando Giancarlo Casa pubblica gli appuntamenti de La Gatta Mangiona – e, gentilmente, ci invita di persona – drizziamo le orecchie e segnato la data in agenda, perché si tratta sempre di serate da non perdere. E’ stato così anche per quella in programma il 30 ottobre, in cui è stato protagonista un altro personaggio che seguiamo sempre con grande attenzione e piacere: Davide Del Duca, lo chef dell’Osteria Fernanda che – anche grazie alla presenza di Manuela Menegoni e Andrea Marini – è tra i miei indirizzi preferiti a Roma (extra pizza!).

E infatti, è stata davvero una serata memorabile. Vi raccontiamo i nostri assaggi!
Siamo partiti con uno dei buonissimi supplì “extra” della Gatta, vale a dire dei veri e propri risotti che Giancarlo prepara con la cura e la fantasia di un grande chef: questo – che sta anche sulla lavagna a 5 euro, ma dovrebbe praticamente costare quanto un piatto di risotto al ristorante! – era con scampi e mele verdi al curry, semplicemente strepitoso. E perfetto nell’abbinamento con lo Champagne Fresnet Juillet cuvée Valentin Brut Grand Cru di Verzy, una vera chicca – come tutte le altre bottiglie della serata – scovata da amici di Giancarlo e da lui prontamente captata.
La stessa etichetta ha accompagnato alla grande anche il secondo assaggio fritto: l’inedito calzoncello ripieno di provola affumicata, ricotta di bufala, sardine piccanti, datterini scottati e origano, intenso nel sapore e perfettamente asciutto.

La prima pizza proposta è stata una vera sorpresa, innanzitutto perché si trattava di una pizza in pala (tipologia che di solito la Gatta Mangiona non ha in menu) ed era buonissima, tanto nell’impasto leggero e appena croccante, quanto nel condimento che riprende una ricetta dello chef: cremoso di Conciato di San Vittore, guanciale di Mangalitza, erbe a aromatiche e il tocco indovinatissimo del gel di aceto di sambuco a dare freschezza; difficile l’abbinamento, ma l’Aligoté di Borgogna di David Moreau si lasciava comunque bere con piacere!

A fare da intermezzo, un piatto di Davide Del Duca di nuovo a base di riso: l’eccellente e complesso risotto cotto nel latte di provola affumicata con nero di seppia, emulsione di riccio di mare e un intenso jus di arancia bruciata. Un piatto sul filo del rasoio tra dolcezza, grassezza, amaro, acidulo, diverso a ogni boccone ma davvero interessante. Retto e accompagnato alla perfezione dal secondo Champagne proposto, di cui mi sono letteralmente innamorata (e di cui sono riuscita ad avere numerosi refill!): l’Extra Brut millesimo 2008 Grand Cru du Verzenay di Hugues Godmé.
Che ho tenuto nel bicchiere anche per la squisita pizza ri-cotta che è seguita, ormai un “classico” della Gatta: una pizza stesa particolarmente sottile e cotta nel forno con poco fiordilatte, poi fatta raffreddare e tostata al momento del servizio per diventare croccante fuori e morbida dentro, ripiegata su se stessa e farcita. Ecco, l’altra sera Giancarlo e Davide hanno deciso di metterci dentro una ricetta particolarmente succulenta: coniglio, funghi porcini, topinambur, polline di finocchio e polvere di radici. Una cosetta! Ben accompagnata dal Pinot Nero di Borgogna di David Moreau.

Poi, quella che Casa ha definito la sfida più grande per lo chef: condire una pizza “quasi napoletana”, insomma lo standard della Gatta, cotta per pochi secondi a 470 gradi. Cosa ci metti sopra? Bene, Davide – che di pizza è un grande appassionato – ci ha messo mozzarella di bufala, animelle, rosa canina, tarassaco e succo di origano. Un’esplosione di colori e sapori con punte acide e amare che rendevano ogni boccone un’esperienza diversa, e buonissima. E qui io sono tornata sul mio adorato millesimato di Godmé.

La chiusura non poteva essere che con il super Tiramisù della Gatta dalla ricetta di Cecilia, la signora Casa, che – ci racconta Giancarlo – risulta praticamente uguale a quella “codificata” come originale. Ma a noi interessa solo che sia squisito!
