
- Autore: Tania Mauri
- Data: 15 Luglio 2020
- Categoria: Pizza News
Denis Lovatel arriva a Malga Domador
Il Pizzaiolo di Montagna Denis Lovatel prende in gestione una malga sulle montagne bellunesi per l’estate in cui proporrà la sua pizza in pala con ingredienti autoprodotti.
Denis Lovatel ha deciso. La sua nuova base estiva per proporre le sue pizze sarà la Malga Domador situata tra le Dolomiti Bellunesi, in un’area che non è raggiunta da corrente elettrica e da linea telefonica, in cui produrrà con il supporto dei malgari locali i prodotti per i suoi speciali topping.
Un salto indietro nel tempo per dare sfogo alla sua creatività, completamente immerso in un luogo che lo fa sentire a casa, a stretto contatto con le montagne, vivendo come gli autentici contadini e
malgari del posto. “Durante il lungo periodo di lockdown – spiega Denis Lovatel – ho realizzato che vi era un piccolo tassello mancante alla mia esperienza. Sentivo il bisogno di dover stringere ancor di più il mio
rapporto con la montagna, imparando da chi produce formaggi e salumi come un tempo. Insomma, vivere la natura a pieno. Da qui la scelta di individuare una malga come base e come nuova fonte d’ispirazione”.
Una produzione completamente artigianale, come quella di una volta, in quantità contenute e adatte al solo sostentamento della malga e dei suoi ospiti. Questo il concetto che sta alla base del nuovo progetto di Denis Lovatel, finalizzato alla realizzazione di una pizza di montagna
completamente naturale e realizzata con una particolare tipologia di farina Bio ricca di gusto e di proprietà nutrizionali necessarie per reintegrare le energie spese al termine di un’attività di escursionismo.
Parte del suo tempo la dedicherà inoltre alla cura e al pascolo degli animali e alla trasformazione dei loro prodotti quali formaggi di malga, salumi, grappe e distillati. Un piccolo orto, invece, permetterà la coltivazione di alcuni ortaggi e verdure di stagione. Altri prodotti locali tipici del territorio e solitamente consumati in questi luoghi dai contadini locali verranno utilizzati, tra cui il mais sponcio, cultivar tipico della Val Belluna.
Gli ospiti che raggiungeranno la Malga potranno gustare le proposte del menù occupando i 30 coperti a disposizione all’interno, oppure approfittando del progetto Pic Nic Sostenibile ricevendo un cestino per il pranzo provvisto di coperta e tutto il necessario per godere di un pasto a stretto contatto con la natura.
“Il mio obiettivo – prosegue Lovatel – è vivere la montagna in modo naturale e portarla nel piatto. Il menù della malga sarà dinamico e verrà creato seguendo i ritmi della natura. Le nostre pizze saranno farcite con ciò che la montagna ci offre, per proporre ai nostri ospiti la possibilità di assaggiare l’autenticità e la genuinità di questo magico territorio”.
LA MALGA
Situata ai piedi del Col dell’Orso, la Malga Domador sorge nella Valle delle Mure e nel Comprensorio del Monte Grappa. Per raggiungerla, Denis Lovatel, percorre il tragitto che la separa dalla pizzeria Da Ezio, interamente a piedi: più di 3 ore di cammino per un sentiero tutto in salita.
Niente corrente elettrica e nessun collegamento telefonico. La Malga si autoalimenta attraverso pannelli solari che trasformano il calore in energia elettrica utile al funzionamento del sistema di riscaldamento dell’acqua. Per la cottura, invece, sarà utilizzata principalmente una stufa a legna con
top in ghisa.
LA PIZZA IN PALA
Lo speciale impasto, lavorato con la biga e con una lievitazione di almeno 36 ore, risulta croccante e contraddistingue anche la pizza della Malga, in pala e studiata per essere in perfetta simbiosi con l’ambiente che la circonda.
La montagna per Denis Lovatel è anche sinonimo di condivisione ed esperienza di gruppo, per questo ha scelto di realizzare non una classica pizza tonda ma una pizza in pala presentata su un tagliere, perfetta per essere condivisa con amici e compagni di avventura accomunati dalla
passione per la montagna e la natura.
Nessun utilizzo di sostanze inquinanti e pieno rispetto delle risorse a disposizione hanno fatto ricadere la scelta su un grano proveniente da luoghi incontaminati in cui viene applicata una coltivazione sostenibile di grano 100% italiano e tracciabile, all’interno di un progetto di filiera
corta.
“Ho scelto una farina tipo 2 – specifica Denis Lovatel – semintegrale con un apporto calorico importante. Il gusto e le proprietà nutrizionali sono garantite dal mantenimento della crusca e del germe vitale del grano tipiche di questa tipologia”.