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Dry tra pizza e cocktail a Milano

In una Milano sempre più cosmopolita e proiettata verso l’alto, siamo state da Dry per provare pizza e cocktail.images-2 Pizzeria sui generis visto che dalle vetrate all’esterno la prima cosa che cattura lo sguardo è il bancone e la zona bar all’ingresso con tavolo sociale dove potersi sedere e gustare un drink.

Spazio dal design metropolitano dai toni scuri, radical chic, minimal, dagli alti soffitti e con luci soffuse.images-1  Superata l’entrata il locale si snoda in una serie di corridoi e ambienti molto intimi che si susseguono tra chi sorseggia un drink e chi mangia la pizza, ottima, di Simone Lombardi, chef e pizzaiolo.

 

“Ho cercato di imparare da due maestri della pizza, uno della scuola veneta, Simone Padoan, e uno di quella napoletana, Enzo Coccia. Era importate per me capire il loro approccio sui lievitati, sulle cotture e avere una visione ampia della pizza napoletana.

impostaQui abbiamo tre forni che ci permettono di giocare: con il forno a vapore faccio una precottura per i cubotti, per esempio, che poi finisco con il forno elettrico per dare friabilità e morbidezza. Il forno a legna con cupola bassa mi serve per la pizza classica dove, vista la velocità di cottura, vengono preservate le proprietà organolettica di pomodoro e mozzarella, così si mantengono anche i profumi di queste due eccellenza.”

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Menù ricco e interessante, dove emerge da subito la cura per la selezione delle materie prime. Ecco cosa abbiamo assaggiato noi prima di parlare con Simone.

Cubotti, cubi di focaccia semintegrale, servita con tapenade di olive leccino, guacamole e caprino

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Focaccia con Vitello tonnato con polvere di capperi (suo cavallo di battaglia)

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Margherita classica, che non manca mai nelle nostre degustazioni

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E una con lardo stagionato, basilico, pepe di Sarawak e Grana Padano

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Niente birra né vino ma Gin Tonic

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E Negroni

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Il successo del locale, reduce dai Tre Spicchi del Gambero Rosso per il terzo anno consecutivo? “La semplicità. Qui le persone vengono perché stanno bene perché è un luogo informale”. E Simone ha ragione perché noi siamo stati veramente molto bene e ci toccherà tornare, visto che non abbiamo assaggiato tutto e ci mancano i gelati che dicono buonissimi.

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Dry  – Via Solferino 33
20121 Milano

 

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