
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 24 Maggio 2017
- Categoria: I luoghi della pizza, Pizzaioli, Pizze, Pizzerie
Emiliano Aureli alla Taverna dei Corsari: la buona pizza (e non solo) in Sabina
Una piacevole passeggiata da Roma – circa un’ora di strada – porta fino in Sabina, la storica regione laziale consacrata alla coltivazione dell’olivo e alla produzione di olio (e non solo, naturalmente) fin dall’antichita’. E’ stato proprio l’extravergine – per motivi di piacere e di lavoro – a portarme ed alcuni amici fin qui una domenica di un paio di settimane fa: dopo un pomeriggio trascorso tra panorami distensivi sulle colline verdeggianti e una veloce visita alla bella Abbazia di Farfa per poi dedicarci a quella piu’ approfondita al Museo dell’Olio di Castelnuovo, alla sera ci siamo concessi anche una sosta golosa – naturalmente a base di pizza! – e siamo andati a trovare Emiliano Aureli alla Taverna dei Corsari di Montopoli in Sabina. A farci compagnia c’era anche Johnny Madge, un caro amico che organizza bellissimi tour alla scoperta della Sabina olivicola ed e’ in parte “responsabile” della bella selezione di olio extravergine del locale, da quelli sabini al resto d’Italia.

Il locale – che ha anche un’interessante offerta di cucina declinata sul menu in dialetto locale, con pasta fresca, carni allo spiedo, ortaggi locali ed erbe raccolte dalla mamma Antonietta – si affaccia su una piazzetta un po’ nascosta ma con un panorama incantevole sulle vallate circostanti che al tramonto regala uno scenario davvero suggestivo (anche se sfortunatamente Emiliano ha dovuto rinunciare ai tavoli esterni per problemi di burocrazia senza senso).
Dopo averlo ammirato, ci siamo pero’ concentrati sulle pizze, precedute da delle croccanti e squistite chips di patate e da una buona birra artigianale (anche in questo settore la selezione e’ molto interessante, come pure per il vino).
35 anni, incallito crossfitter, Emiliano – che avevamo gia’ incontrato in varie occasioni tra cui la Citta’ della Pizza – ha ereditato la passione per la pizza e per la cucina in generale dai genitori, che avevano gia’ avuto altre attivita’. Lui ha deciso di e puntare sulla qualita’ e di approfondire le sue conoscenze quasi a 360 gradi: sommelier e appassionato di birre, e’ anche un buon conoscitore di olio extravergine e ha frequentato diversi corsi su impasti&co tra cui quelli dell’Università della Pizza a Vighizzolo d’Este.
Il risultato sono impasti – di diverso genere, tutti cotti nel forno elettrico – leggeri e gustosi, perfettamente digeribili e molto gradevoli, accompagnati da condimenti classici e piu’ particolari con un’offerta davvero ampia e per tutti i gusti. Ne e’ un buon esempio la pagina dedicata “alle” Margherite: classica, con i pomodorini gialli del Vesuvio (e impasto integrale 100%), Soffice (impasto alto e soffice con lievitazione mista, San marzano Dop e mozzarella di bufala Dop) e Croccante – quella che abbiamo deciso di assaggiare noi – con un impasto un po’ piu’ sostenuto (ma leggerissimo) “che fa crock”; a condirla il buonissimo pomodoro pugliese di Paglione, nodini a latte crudo, basilico fresco, origano siciliano e olio extravergine siciliano a sottolineare il pomodoro.
Purtroppo non siamo riusciti ad assaggiare la pizza con le crespigne (erba spontanea dei campi sabini) perche’ erano finite ma ci siamo rifatti alla grande con due buonissime pizze dalla pagina “Quelle di sempre e quelle di stagione”. Prima la Norvegese – con fior di latte, patate al rosmarino, salmone selvaggio affumicato, burrata e pistacchio – che a prima vista non mi aveva incuriosita e che invece mi ha colpita per l’equilibrio dei sapori tra i diversi ingredienti “ingombranti” e si e’ rivelata buonissima.
Poi, su suggerimento di Emiliano, la Ora Scrock: fior di latte, carciofi alla romana, mentuccia, lonza di maiale e l’indovinatissimo tocco finale della polvere di arancio essiccato che faceva da trait d’union tra gli ingredienti.
Decidiamo di chiudere con una delle Sensazioni – saltando le pizze della tradizione e le nuove proposte – forse poco stagionale ma davvero buona: la Sensazione Invernale e’ infatti una sorta di focaccia (alta ma soffice) farcita con pesto di pomodori secchi e broccoletti ripassati, completata con burrata e fili di peperoncino che danno una nota speziata molto piacevole.
Pensavamo di aver finito con le pizze ma Emiliano ci ha riservato una “dolce” sorpresa: una pizza con il cornicione farcito di crema al cioccolato e olio extravergine (prodotta da un’azienda locale) farcita con frutta, panna e petali di rosa essiccati. Solitamente non amo le versioni dolci della pizza ma devo ammettere che questa era davvero interessante!
I complimenti, oltre che ad Emiliano e al suo aiuto-pizzaiolo vanno anche allo staff di sala, sempre cortese e sorridente anche quando il locale si e’ riempito. La Taverna dei Corsari e’ infatti molto popolare nella zona ma merita decisamente una passeggiata anche da Roma!
I prezzi delle pizze partono dai 6 euro della Marghrita Classica fino ai 13 dell’Emiliana (focaccia con pomodorino del piennolo, culatello di Zibello Dop, crema di Parmigiano Reggiano e perle di aceto balsamico) mentre e’ disponibile anche il “pizzettone maxi” con quattro gusti a scelta a 18 euro.
Piazza Vittorio Veneto