
- Autore: Alessandra Farinelli
- Data: 29 Maggio 2025
- Categoria: Eventi, I luoghi della pizza, Pizzaioli
Enzo Coccia presenta la sua eredità
“Trasmettere un sapere artigiano come quello del pizzaiolo non significa solo insegnare a impastare, manipolare infornare. Significa insegnare il rispetto per la materia prima, la disciplina del lavoro, l’etica della qualità. È un atto d’amore verso la propria terra e verso chi verrà dopo di noi.” – afferma Enzo Coccia.
Se non conosci Enzo Coccia, non sei un vero amante della pizza. Pizzaiolo napoletano, lavora sul disco tondo che fa girare il mondo dagli anni 80 e possiamo affermare che una buona parte di quello che è diventata la pizza oggi lo si deve a lui e alla sua ricerca e visione. I figli Andrea – al banco – e Marco -in sala -, lavorano con lui da anni e finalmente sono pronti ad affrontare il mondo con le loro gambe. Li conosco personalmente molto bene, collaboro con loro da diversi anni e so quanto impegno e dedizione ci mettono nel seguire le orme del padre, che esuberante come pochi, è davvero difficile da offuscare, ma poi del resto perchè farlo. Enzo è un vulcano di idee, di propositi, di ingegno e non va certo fermato, Marco ed Andrea hanno voglia di fare e di farsi valere e ieri c’è stata la prima conferenza stampa per presentarli ufficialmente.

Potrei scrivere di più ma dopo aver letto il comunicato stampa di Teresa Caniato mi rendo conto che ha centrato in tutto e per tutto l’essenza della famiglia Coccia:
Nella cultura napoletana, essere un pizzaiolo è un’eredità viva, fatta di gesti antichi, conoscenze trasmesse, passione che si rinnova; è un patrimonio immateriale che si custodisce con le mani e con il cuore, un sapere che, quando viene tramandato di padre in figlio, diventa memoria collettiva: questo vuole essere oggi Enzo Coccia, che presenta i suoi figli, con lui per realizzare l’Arte della Pizza Napoletana.
A raccontare questa eredità è la storia di Enzo Coccia, uno dei maestri pizzaioli più autorevoli del panorama italiano, primo a essere stato insignito nel 2010 del riconoscimento dalla Guida MICHELIN, per la qualità della sua pizza.
Con una visione pionieristica, Enzo ha elevato la pizza napoletana a prodotto d’eccellenza, lavorando con rigore su tecniche di impasto, lunga lievitazione, scelta accurata delle materie prime e rispetto della tradizione, affiancato da un solido gruppo di lavoro.
Oggi Enzo presenta i figli Andrea e Marco, protagonisti di una nuova generazione di pizzaioli che hanno raccolto e rielaborato gli insegnamenti del padre con sensibilità contemporanea, pur restando fedeli ai valori fondanti del mestiere. Entrambi sono presenti nelle due storiche pizzerie di famiglia, La Notizia 53 e La Notizia 94, veri e propri laboratori di cultura gastronomica, amati da appassionati e gourmet.
L’identità nel piatto: la summa della Famiglia Coccia
Il menu delle pizzerie La Notizia è un inno alla biodiversità campana, all’eccellenza dei prodotti e alla creatività che non tradisce la tradizione. Tra le specialità, le celebri ‘Mpustarelle, la classica “marenna” napoletana farcita con combinazioni che raccontano il territorio: ventresca di maiale e fiordilatte di Agerola, parmigiana di melanzane con provola di bufala, oppure mortadella Bologna IGP con pesto di pistacchio di Bronte. Le versioni con carpaccio di manzo, tonno e scarola, salsiccia di bufala e melanzane sott’olio, sono pensate per esaltare i sapori più autentici con equilibrio e intensità.

La Notizia 94 propone anche due varianti alla tradizione: la pizza in pala e la pizza nel rutiello.
Sulla Pala arrivano pizze generose, colorate e golose, come quelle con melanzane a funghetto, provola e cacioricotta; oppure con zucchine fritte, ventresca e fiordilatte; o ancora con prosciutto San Daniele, stracciata di bufala e pomodorini del piennolo del Vesuvio.
Le Pizze nel Rutiello, cotte nel tradizionale tegame tondo, esprimono una cultura contadina e raffinata allo stesso tempo: dalla classica Margherita alla Puttanesca, fino alla Caponata con melanzane bianche fritte. In carta. In carta pizze della tradizione napoletana ma anche pizze più contemporanee, come la Santa Lucia con alici di Cetara e pomodorini gialli, la Doppissima con doppio pomodoro e doppia mozzarella, o la Cetara con bottarga di tonno e pesto di prezzemolo e limone.
La lista è ampia, pensata per riflettere le stagioni, i prodotti locali e la creatività che nasce da un sapere ben radicato. Non mancano pizze con verdure di stagione, fiori di zucca, scamorza dei Monti Lattari, colatura di alici, ventricina abruzzese, provolone del Monaco, ricotta di bufala, salsiccia di maiale o capocollo dell’Alta Irpinia. Ogni proposta è frutto di studio, sperimentazione e rispetto per la materia.







Pizza e cultura del gusto
Accanto alla maestria tecnica c’è una visione: la pizza come esperienza gastronomica da vivere a tutto tondo, anche nel bicchiere. A la Notizia 94, è presente una carta dei vini e delle birre accuratamente pensata per accompagnare ed esaltare ogni sapore del menu. Non solo etichette campane e nazionali di grande qualità, ma anche birre artigianali selezionate per sposarsi armonicamente con impasti, condimenti e consistenze.
A guidare questa filosofia dell’abbinamento ci sono proprio loro: Enzo, Marco e Andrea Coccia, questi ultimi due impegnati nel corso Sommelier con Ais Campania. Un aspetto poco noto al grande pubblico, ma centrale per l’identità della famiglia Coccia.
Gli abbinamenti proposti non sono mai scontati, ma frutto di studio e passione, capaci di sorprendere anche i palati più esperti e curiosi.
“Ogni pizza ha la sua voce e il suo equilibrio: il nostro lavoro è cercare il vino o la birra che possa accordarsi come una nota musicale. E a volte, anche osare, per creare qualcosa di unico.” –raccontano Andrea e Marco Coccia.
Foto © Alessandra Farinelli
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