- Autore: Alessandra Farinelli
- Data: 30 Settembre 2016
- Categoria: Pizze
Finale a Palazzo Caracciolo del contest #pizzaUnesco
Davide Civitiello con Pasqualino Rossi, Vincenzo Esposito e Maria Cacialli
E’ Davide Civitiello il vincitore del contest #pizzaUnesco ideato da Francesca Marino, amministratrice del sito mysocialrecipe.com.
La giuria presieduta da Tommaso Esposito – medico e giornalista enogastronomico – e composta da Giorgio Calabrese – medico nutrizionista, Eleonora Cozzella – giornalista dell’Espresso, Allan Bay – giornalista enogastronomico, Scott Wiener – blogger americano e dall’artista napoletano Lello Esposito, ha dichiarato di aver avuto serie difficoltà a scegliere il vincitore, ma alla fine la “pomodorosa” di Civitiello, dalla forma oblunga divisa in quattro parti, ognuna delle quali condita con un pomodoro diverso, ha messo d’accordo tutti.
Palazzo Caracciolo in via Carbonara a Napoli è stato il teatro della premiazione e successiva degustazione delle pizze in concorso. I pizzaioli finalisti si sono alternati ai due banchi preparando le loro ricette inventate per il contest.
La “Vivadella” di Pasqualino Rossi, con provola affumicata, mortadella di Bologna IGP, ricotta di bufala e pistacchi di Bronte.
Pizzeria Elite, Alvignano (CE)
“Un bacio a Furore” di Vincenzo Esposito: Pizza condita con fiordilatte, olive, capperi, gamberoni, origano, olio evo, prezzemolo e buccia di limone.
Pizzeria Carmnella, Napoli
“La figlia del presidente” Maria Cacialli e la sua “Carrettiera” con friarielli e salsicce
La “Pizza sorpresa” di Carmine Paduano, con il cornicione ripieno di crema di pistacchio, mortadella e provola, mentre la base del disco è condita con fior di zucca saltati, aglio e olio, provola, scaglie di parmigiano e pesto a crudo.
Antonio&Antonio, Lungomare di Napoli
La “Pizza Tiziano” di Mauro Autolitano, con filetto di baccalà e pomodorini di Corbara
Pizzeria Totò e i sapori, Acerra (NA)
Vincenzo Lettieri “Tripudio” con provola di Agerola, pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP, e una nota piccante di nduja di Spilinga.
pizzeria Caputo, Milano
La pizza “Vivi il sud” di Bernardo Sollo, con carciofi grigliati sott’olio di Paestum, pomodori secchi dell’agro-sarnese presidio Slow Food, capperi di Pantelleria e provola di Agerola.
Nel corso della serata siamo stati invitati a firmare la petizione per sostenere la candidatura “dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani” a Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Siamo arrivati a 1,2 milioni di firme, più di metà percorso è stato fatto. Se non avete firmato ancora, fatelo qui!