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Gennaio è Veganuary, la pizza anche!

Stimolati dal più grande movimento vegano del mondo (ma anche in maniera autonoma, e oltre primo mese dell’anno) molti pizzaioli mettono in menu pizze senza ingredienti di origine animale. Pronti ad assaggiarle?

Non bisogna essere per forza vegani per apprezzare una buona pizza senza ingredienti di origine animale: basti pensare a un’ottima Marinara secondo la tradizione napoletana, vale a dire condita con con pomodoro, aglio, origano, olio. Il mese di gennaio, però, potrebbe darvi l’occasione per sperimentare un po’ di più con questo tipo di proposte rinunciando per una volta all’abbondanza di salumi, formaggi o altro sulle vostre pizze e facendovi sorprendere dalle potenzialità di ortaggi&co.

Gennaio è infatti il mese di Veganuary, il più grande movimento vegano del mondo, che ispira le persone a provare un’alimentazione vegetale per il mese di gennaio e poi potenzialmente per tutto il resto dell’anno. Anche diversi pizzaioli e pizzerie italiane hanno colto la “challenge”, mentre c’è chi propone pizze vegane (e vegetariane) lungo tutto il corso dell’anno.

Tra i primi ci sono i fratelli Aloe con le pizzerie Berberè di tutta Italia: la proposta del mese appositamente ideata per Veganuary è infatti una pizza colorata e molto ricca – contrariamente a quello che di solito ci si aspetta, con qualche pregiudizio, dalle proposte vegane -, senza latticini e derivati animali, condita con crema di barbabietola, porri saltati, olive nere, burro d’arachidi ed erba cipollina. Io l’ho provata nella pizzeria di Roma e ho apprezzato molto l’equilibrio dei sapori, l’intenso profumo di porri (ma se a qualcuno dovesse non piacere posso capire) e l’abbinamento con un impasto “rustico” in grandissima forma! La trovate in menu fino al 31 gennaio.

berberè

Ha sempre diverse proposte vegane (e vegetariane, o senza lattosio) in menu Seu Pizza Illuminati, e proprio come le altre pizze sfornate da Pier Daniele Seu e il suo staff sono buonissime. Spesso sono interamente incentrate su un ingrediente del mondo vegetale; nel menu invernale trovate ad esempio l’Assoluto di Funghi, pizza strepitosa in cui il consueto impasto super soffice è arricchito da crema di funghi porcini, cardoncelli in padella, crema di galletti arrosto e senape, chips di rosmarino, senape riccia. Ho assaggiato anche questa e non posso fare altro che dirvi: correte ad assaggiarla anche se del tema “veg” non v’importa nulla!

Chi dà sempre molta attenzione alle esigenze di alimentazione “meat free” è Isabella De Cham, che nei suoi locali – tanto quelli dedicati alla pizza fritta che alla pizza al forno – include sempre delle proposte ad hoc, a cominciare dalle pizze fritte realizzate con formaggio vegano e ingredienti vegetali secondo fantasia per finire con frittatine, crocchè e arancine (queste ultime su ordinazione) vegane.

Grande attenzione al mondo vegetale – con proposte totalmente vegane, vegetariane o che sappiano comunque interpretare in maniera non banale questo tipo di ingredienti – si trova in genere da pizzaioli come Denis Lovatel alla pizzeria Da Ezio ad Alano di Piave (e scommettiamo anche nelle prossime pizzerie milanesi) e Ivano Veccia da Qvinto a Roma. Ricordiamo poi la pizza vegetariana The Green Boom di Ciro Oliva con misticanza, baby carote e baby ravanelli, noccioline americane, aceto balsamico di Modena e Parmigiano Reggiano 48 mesi: farà da apripista anche a una proposta vegana?

Ricordiamo poi il bell’excursus sulle pizzerie vegane di Londra che aveva scritto Giuseppe D’Angelo su queste pagine.

E voi, avete assaggiato qualche pizza “veg” interessante? Avete indirizzi da segnalarci a riguardo?

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