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Gianfranco Iervolino torna con 450° a Pomigliano d’Arco

Lo avevamo lasciato ad Aversa, o meglio lui ci aveva lasciate senza le sue pizze dopo aver concluso anche quell’avventura. Ma adesso Gianfranco Iervolino, eclettico pizzaiolo di Torre Annunziata che tra una pizza e l’altra è capace di tirare fuori la chitarra (sempre a portata di mano) per intonare una canzone napoletana o di mettersi a disquisire di ottiche e modelli di macchine fotografiche con un piglio da professionista (prima di affermarsi come pizzaiolo, oltre che barman, cameriere e cantante, è stato anche fotografo di matrimoni) è tornato e questa volta è finalmente “a casa sua”.
Nel senso che è di nuovo in zona vesuviana – precisamente a Pomigliano d’Arco, proprio vicino a una delle sedi della panineria d’autore Da Gigione – e che il locale è tutto suo, dunque creato su misura per lui e per le sue buonissime pizze.Aperto esattamente da una settimana, il suo 450 Gradi – Pizza e Fritti è un locale accogliente e moderno, reso più caldo da tocchi di colore e di design che richiamano i toni del mare e del corallo (la cui lavorazione è tipica di Torre Annunziata) e dal legno del bancone su cui affaccia il laboratorio di cucina con un bel forno a legna napoletano di fattura artigianale. Circa 90 coperti, inclusi quelli nella veranda esterna che in inverno è riscaldata e in estate promette una piacevole frescura. Un ampio parcheggio a due passi fa passare ogni remora ad arrivare qui e il sorriso dello staff di sala mette subito di buon umore.

Al banco e al forno, a coaudiuvare Gianfranco, ci sono dei giovani collaboratori tra cui il fidatissimo Emiliano Corcione che lo segue ormai da diversi anni.

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Il menu è piuttosto ampio, ben studiato anche graficamente e rispecchia in pieno la filosofia di Iervolino che unisce lo spirito popolare della pizza a quello gourmet, senza troppi vezzi (gli unici presenti nel locale: le sue gigantografie alle pareti, tuttavia scherzose e divertenti). Il che vuol dire grandi classici tutti presenti – con prezzi assolutamente accessibili, si parte da 4 euro per la Borgo Marinaro che sarebbe la sua interpretazione di Marinara con pomodoro San Marzano Dop, origano di Corbara, aglio dell’Ufita e basilico fresco -, qualche rimando alla tradizione – per esempio nel battilocchio fritto, nel “colafritto” napoletano in cui è servita la golosa frittura mista ma pure nei nomi delle “Pizze d’Autore”, dedicate a miti del cinema partenopeo come Totò e Massimo Troisi – e qualche concessione al versante gourmet, appunto, con le “Pizze Concept” – che rimandano però in realtà soprattutto a ricordi d’infanzia e a “idee” tradotte in sapori – oltre che con la generale attenzione alla qualità degli ingredienti a cominciare dalle verdure solo di stagione. In fondo al menu sono indicati i fornitori per ogni ingrediente, tra cui molti Presidi SlowFood visto che Gianfranco aderisce all’Alleanza.

Attenzione rivolta anche al bicchiere, con una carta dei vini non sterminata ma ben fatta, orientata soprattutto su vini campani e su una selezione di bollicine (locali e non), messa a punto con la collaborazione del sommelier Eugenio Ilardi. Stessa cosa anche per le birre: oltre a qualche etichetta per lo più artigianale di provenienza italiana ed estera – da Serrocroce alla Brooklyn – ci sono anche 4 birre create appositamente per Gianfranco (o meglio con Gianfranco, che le ha assaggiate e riassaggiate fino a trovare il gusto che diceva lui) dal birrificio artigianale Monaci Vesuviani, tra cui una piacevole English Ale. Tornando ai vini, Gianfranco ha voluto anche indicare nel menu – sempre con l’aiuto del sommelier – gli abbinamenti più indicati tra le Pizze d’Autore e le Pizze Concept e alcune delle bottiglie in carta, per aiutare i clienti ad orientarsi nella scelta.

Gianfranco Iervolino, colafritto napoletanoNoi abbiamo appunto scelto la birra e siamo partite – saltando a piè pari gli antipasti come la zizzona di Battipaglia (mozzarella di bufala campana Dop in formato maxi) o il polpo alla brace e riunciando a molte altre allettanti proposte fritte incluse la frittura di pesce e la frittata ‘e maccarune – con ‘o colafritto: arancine, crocchè, pasta crisciuta (anche alla rapa rossa e al nero di seppia), verdure di stagione pastellate (che buone le carote!), scugnizzi (o scagliozzi che dir si voglia) di polenta fritta e fonduta di formaggi, tutto buono e ben fritto.

Gianfranco Iervolino, MargeritaPoi ci siamo concentrate sulle pizze, proposte con impasto tradizionale e integrale (al 100%, ci dice Gianfranco, ma noi abbiamo optato per quello classico: soffice, leggero e davvero squisito) e cotte alla perfezione. Siamo partite dalla Antica Tradizione Napulitana con una (super)Margherita con San Marzano Dop di Solania e pacchetelle di San Marzano di Di.Me, fior di latte di Agerola, Grana Padano, olio extravergine dei Monti Picentini, basilico fresco e pesto di basilico, fatta ad hoc per noi con un “rinforzo” di pomodoro che io ho apprezzato moltissimo.

Gianfranco Iervolino, Rena nera

Poi ci siamo fatte tentare da una delle pizze Concept, la Rena Nera con impasto al nero di seppia e condita con provola di Agerola, carciofo di Schito arrostito, pomodoro Dulcisio (varietà ibrida di datterino dall’equilibrato rapporto tra acidi e zuccheri), gambero rosso di Mazara e olio extravergine d’oliva. Decisamente particolare – anche per l’impasto dalla consistenza diversa dal solito nella parte centrale, mentre il cornicione resta arioso e leggero – è una pizza elegante in cui la nota “marina” del gambero è rafforzata dall’aroma dell’impasto. “E’ nata dal ricordo dei gamberi che si posano sulla sabbia per via della risacca” spiega Gianfranco. “Come pure le altre Concept, questa pizza non è tanto un’idea ma un fatto“. L’abbinamento indicato in menu sarebbe con la Falanghina del Sannio di Fois ma noi per questa volta siamo rimaste sulla birra.

Per chiudere, poi, c’è la goduriosa Pizza Polacca: impasto della pizza farcito con crema pasticcera al limone, amarene sciroppate e zucchero caramellato: Non ce l’abbiamo fatta a mangiarla – venivamo da due giorni particolarmente impegnativi – ma la ricordiamo da precedenti assaggi e non vediamo l’ora di provarla di nuovo!

450 Gradi Pizza e Fritti
via Giotto 2
80038 Pomigliano d’Arco (NA)
tel. 081 884 7592
aperto a pranzo e cena, chiuso il martedì

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