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Il Tour Molino Vigevano porta una donna della pizza a Taste of Milano

Torna domani, a Milano, l’evento più cool dedicato all’alta ristorazione, Taste of Milano, dove gourmet, foodies, appassionati e golosi potranno partecipare a corsi e attività, assaggiare e conoscere i grandi chef della ristorazione.

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Anche la pizza sarà tra i protagonisti di questo evento e proprio da Taste of Milano prende il via il Tour Elementi Molino Vigevano, dedicato alla scoperta dei segreti dell’impasto perfetto con pizzaioli professionisti provenienti da tutta Italia che si mettono in gioco con sfide sensoriali, tecniche e creative. Una vera e propria gara che si svolgerà in tre momenti:

  1. Riconoscere, attraverso i sensi, le caratteristiche fondamentali della farina: la forza, la tipologia di impasto, l’idratazione e le ore di lievitazione.
  2. L’assaggio al buio di impasti realizzati con differenti farine e tecniche.
  3. E, solo per chi avrà superato le due prove precedenti, partecipare allo “scontro” finale creando la propria pizza nel miglior abbinamento impasto/ingredienti.

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A condurre le tre tappe sarà il giornalista gastronomico Paolo Vizzari, mentre la giuria sarà formata da giornalisti e chef stellati. Per la tappa milanese Roberto Di Pinto, Executive Chef del ristorante Bulgari Hotel di Milano, sarà uno dei membri della giuria e selezionerà, inoltre, gli ingredienti da proporre nella terza fase della gara, consigliando i partecipanti nella scelta dell’ingrediente più adatto per i vari tipi di impasto.

Tra i vari pizzaioli che parteciperanno alla gara c’è un’unica donna, Mary Valeriano, cuoca brasiliana che vive sull’ Appenino tosco romagnolo. Mary arriva in Italia alla ricerca delle sue origini, quelle del bisnonno, ma si innamora del Bel Paese e comincia subito a lavorare, prima in sala poi in cucina.

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La pizza di Mary con le verdure del suo orto

Si appassiona alla tradizione enogastronomica italiana contaminandola, talvolta, con prodotti esotici del suo paese nel suo ristorante/pizzeria l’Accademia del Tartufo, con una cucina semplice, contadina, locale, simile a quella toscana. Cerca di usare solo prodotti biologici e inizia a sperimentare nuovi impasti per il pane e la pizza, lavorando sulla lievitazione, usando solo pasta madre, farine autoctone, biologiche o di grani antichi.

Impara in fretta ed è molto apprezzata, è curiosa, la chiamano in televisione e collabora con Slow Food, insegna ed è bravissima nel trasmette la sua passione per l’impasto: “dovete imparare a sentirne il profumo, la morbidezza, l’elasticità perché ognuno di noi sente la pasta e la plasma secondo il proprio essere, la propria anima”.

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Tutto procede tra alti e bassi ma lo scorso anno Mary decide di chiudere il suo locale, non per mancanza di volontà o per stanchezza ma perché “tutto diventa troppo complicato: lavori tanto, ti svegli di notte per fare il pane o all’alba per raccogliere le erbe selvatiche, fai grandi sacrifici ma tutto sembra inutile perché lavorare oggi è difficile, pochi guadagni e troppe tasse da pagare”.

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Adesso ha molto più tempo libero per sé e per i suoi due figli, che l’adorano, continua a studiare, a fare consulenze e corsi: “Non è semplice, ogni tanto mi prende lo sconforto ma poi penso che è solo questione di tempo e le cose cominceranno a girare di nuovo”.

Mary non è una donna che si arrende e, per chi avrà la fortuna di vederla in azione a Milano, potrà constatare quanta bontà, forza e bellezza c’è dentro di lei, qualità preziose che troverete anche sulla sua pizza.

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