- Autore: luciana squadrilli
- Data: 3 Dicembre 2020
- Categoria: Pizza Delivery, Recensioni
La Box Pizza, dalle Marche
Nuova proposta di pizza “in kit” dalle Marche con la piattaforma La Box: ne La Box Pizza mette insieme gli impasti di Mirko Petracci, le idee in cucina dello chef Davide Camaioni e i migliori prodotti regionali
La si fa facile a dire “ordiniamo la pizza a casa” in città come Napoli, Milano, Roma, Firenze: le proposte con consegna a domicilio o da asporto non mancano di certo nelle grandi città italiane. Certo, per fortuna nel nostro Paese c’è almeno una pizzeria anche nelle località più piccole ma non sempre la qualità è quella che desiderammo. E poi, che succede se chi abita a Napoli (tanto per fare un esempio) per una sera avesse voglia di una pizza diversa? Insomma, cogliamo l’occasione per ringraziare quei pizzaioli – e gli ideatori di servizi e piattaforme – che oltre a delivery e takeaway hanno pensato a come far arrivare le proprie pizze anche più lontano sotto forma di kit o box.
Dopo aver provato per voi – tra me, Tania e Alessandra – quelle di Simone Padoan, Valentino Tafuri e Magnifica (a Roma su Roma) oggi vi racconto il mio ultimo assaggio arrivato direttamente a casa mia a Roma dalle Marche: La Box Pizza. In questo caso ho ordinato direttamente dalla piattaforma apposita – La Box – ideata da Laura Di Pietrantonio (che è un’amica e collega dei tempi del Gambero Rosso: ho conosciuto il progetto grazie a un suo post su Facebook e solo dopo aver ordinato ho capito che ci fosse dietro proprio lei!) insieme a Michela Di Pietrantonio, il sommelier Filippo Lanciotti e Franca Bernardini. L’idea è appunto quella di mettere in una scatola cose buone dalla loro regione e non solo, spedendole in tutta Italia per far vivere un’esperienza sensoriale appagante e divertente: oltre a un minimo di “fai da te” per assemblare la pizza o mettere in tavola l’aperitivo o il punch di Natale, infatti, ogni box è corredata da una playlist preparata da Gianni Schiuma.
La Box Pizza, Petracci e Camaioni
Per La Box Pizza, sono stati coinvolti due nomi marchigiani, entrambi da Ascoli Piceno: il pizzaiolo Mirko Petracci della pizzeria La Scaletta – che avevamo già incontrato a Polverigi – e lo chef Davide Camaioni del ristorante Posto Nuovo. Due le proposte della Box, una incentrata sulla Margherita 3.0 (con sugo ai pomodorini con battuto di lardo studiato da Davide Camaioni, pecorino di fossa di Cau&Spada da fare a scaglie e gel al prezzemolo, costo 36 euro) e una sulla Adriatic Coast (con sugo piccante al pomodoro al profumo di aglio di Camaioni, 1 confezione di alici sott’olio dell’Adriatico di Pietro Carso, 1 bottiglia d’olio extravergine d’oliva IGP Marche “L’Olivaio”, 40 euro).
In entrambi i casi nella box si trovano anche tre basi precotte (da rigenerare in forno seguendo le facili istruzioni, bastano 5 minuti a 250°) di Petracci, con il suo impasto Gran’Aria a base di grano integrale macinato a pietra e germinati (di Petra), lievito madre di “scuola Giorilli” e un lungo processo di lavorazione con tre fasi di prefermento, ognuna realizzata con un diverso tipo di farina. Il risultato è un disco piuttosto alto e soffice, profumato e gustoso, che con il passaggio in forno acquista una piacevolissima croccantezza esterna.
Io ho ordinato la box Margherita 3.0, consumata in due volte – la terza base è in freezer e sogno di farcirla con un “botto di mortazza“, cit. – abbondando un po’ con il condimento che sarebbe stato appunto per tre pizze. La prima volta ho avuto troppa fretta e non ho aspettato i tempi lenti del mio forno-criceto, ma la seconda sera ho sfornato una pizza semplicemente perfetta, abbondantemente ricoperta dal buonissimo sugo e poi ultimata con il formaggio e il gel (qui avrei dovuto ancora calibrare meglio le quantità: troppo poco la prima volta, troppo la seconda).
E la playlist? Avrei voluto farvi una “recensione” anche di quella ma la verità è che non sono molto pratica di Spotify e non sono riuscita ad accedere alla playlist tramite codice, quindi mi sono “accontentata” dei miei XX!