
- Autore: Tania Mauri
- Data: 14 Dicembre 2016
- Categoria: Eventi, Pizzaioli, Pizze, Prodotti
La Buona Pizza sbarca in Sardegna
Dall’8 al 10 dicembre si è svolto a Sassari, nel antico Mercato civico e nel centro storico cittadino, il Weekend dei Gusti, una 3 giorni di gusto tra birre artigianali e cibo da strada. Durante il weekend erano previsti alcuni eventi collaterali tra i quali degustazioni di vino e birra, cene a tema, laboratori per adulti e bambini, concerti, spettacoli e la presentazione del nostro libro “La Buona Pizza“ accompagnata dalle buonissime pizze di Massimo Bosco e la degustazione di birre condotta da Lorenzo Dabove, in arte Kuaska.

Massimo è arrivato da Tempio nel primo pomeriggio per lavorare impasti e farciture presso la Pizzeria Cocco dal 1968 di Gianfranco Cocco, che lo ha gentilmente ospitato.
Alle 18.30 è cominciata la presentazione e, devo ammettere, non avevo valutato che mi sarei ritrovata tra due “primedonne” capaci e narcise, che hanno saputo ammaliare e interessare il pubblico presente.
Massimo ha raccontato brevemente la sua storia, il sentire l’impasto e la farina nel sangue, la coerenza e le ricerca che mette nella selezione delle materie prime non solo a Km zero “perché come farei a fare la pizza con il grano sardo….”, ha ribadito il suo essere anarchico e un pò ribelle, ma anche di amare profondamente la sua terra e il suo lavoro.

Gli ha fatto da spalla Kuaska e molte sono state le similitudini tra pizza e birra, tra il lavoro del pizzaiolo e quello del birraio, tra l’attesa e il risultato finale.
Massimo ci ha poi deliziato con tre abbondanti e gustose pizze straordinarie, con lo stesso impasto fatto con un blend di farine tipo 0, tipo 2 e semola rimacinata di grano duro sardo, lievitato per 48 ore con una biga e poi cotte nel forno elettrico a 300 gradi.

Servite a tranci, calde e profumate, hanno rivelato, ancora una volta, che Bosco è “un piccolo grande uomo” della pizza, capace di mixare sapori semplici e materie prime uniche, possibilmente sarde e di piccoli produttori come quelle che abbiamo assaggiato sulle sue pizze.
Ovin forth (un erborinato di pecora da sballo) e noci

Purpuzza (salsiccia fresca di maiale) e fungo Antunna

Tonno affumicato e rucola

Appassionati e curiosi si sono poi fermati a chiacchierare con Bosco che si è prestato molto volentieri alle domande e curiosità dei buongustai presenti, tant’è che hanno dovuto cacciarci dal Palazzo della Frumentaria dove eravamo ospiti.
Perchè la buona pizza lascia sempre il segno.