
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 19 Aprile 2023
- Categoria: Recensioni
La Cucina Lievitata di Michele Leo
A Napoli, nel “contenitore” di Palazzo Petrucci, il pizzaiolo dialoga con lo chef Lino Scarallo e con lo staff di mixology per creare un menu di pizze e deliziosi assaggi lievitati
Dopo averlo avuto ospite alla Città della Pizza 2022 a Roma – con anche abbondanti assaggi – per parlare insieme del convergere tra pizza e cucina, finalmente sono riuscita ad andare a trovare Michele Leo da Cucina Lievitata, il format napoletano legato appunto a una proposta che si situa “a metà” tra pizza e cucina.
Il locale si trova al secondo piano del bell’edificio di Posillipo che ospita il ristorante 1 stella Michelin Palazzo Petrucci, guidato dallo chef Lino Scarallo e che ha anche un’omonima pizzeria nel centro storico di Napoli, a piazza San Domenico, dove un tempo si trovava anche il ristorante. Dalla collaborazione tra Michele e lo chef è nata l’idea di una “terza proposta”, quella di Cucina Lievitata appunto, che alle ottime pizze di stampo tradizionale (ma con occhio e leggerezza contemporanea) affianca una serie di assaggi sfiziosi e divertenti tutti basati sulla lievitazione, ma con approccio “da cucina”. Ideali anche per l’aperitivo, sono perfetti per aprire la cena o per accompagnare calici e cocktail preparati dal barman del locale, che si affaccia sul mare e sul seicentesco Palazzo Donn’Anna (al momento in fase di ristrutturazione) e che a brevissimo potrà nuovamente contare anche sulla graziosa terrazza panoramica al livello della strada (il ristorante stellato è invece al livello inferiore, direttamente sulla spiaggia).
Per la serata da Cucina Lievitata, ci siamo affidati a Michele e abbiamo fatto bene: il menu “canonico” annovera infatti due proposte di assortimento “morsi” cucina lievitata per iniziare (a 10 e 12 euro) e una ristretta ma interessante scelta di “pizze sul mare” (dai 12 ai 18 euro), più il dessert, per cui si può scegliere tra tiramisù e dolce del giorno. Michele ci ha mandato in tavola un po’ di assaggi che ci hanno permesso di assaggiare più cose, e ve le raccontiamo.
Siamo partirti con i morsi di cucina lievitata, appunto: il leggerissimo e delizioso Soffiato di tortano napoletano; l’originale e squisito Paninetto con porchetta, provola ed astice dalla consistenza simile a un bao ma piacevolmente più “masticabile”; il buonissimo Biscotto alla marenna, che riprende nell’aspetto il tradizionale biscotto all’amarena partenopeo ma in chiave rustica e salata, mettendo dentro a un involucro di frolla la classica “marenna” popolana a base di salsiccia e friarielli; e infine l’intenso Cannolo di pane con braciola napoletana al ragù, quasi caramellato.


Poi, arrivano una alla volta le pizze: immancabile la Margherita, dall’esecuzione impeccabile nell’impasto e nel condimento (e poi, volete mettere mangiarla con la vista del golfo?).

Segue la Gricia con i carciofi, omaggio ai maestri romani di Michele (che fu allievo di Gabriele Bonci in uno dei primissimi corsi di cucina del Gambero Rosso, portandolo a dedicarsi alla pizza in teglia prima ancora che alla tonda) e inserita nel nostro percorso anche per far sentire “a casa” me che ormai sono “romana”: carciofi, fiordilatte, pecorino, guanciale e pepe sono messi sull’impasto con un equilibrio tale da risultare nell’insieme un assaggio saporito ma elegante.

Perfetta per la stagione calda la Pesto al limone: fiordilatte, acciughe, ricotta e pesto di prezzemolo e limone formano un topping inedito e piacevolmente fresco, che convince anche me che non sono una grande amante del prezzemolo (ma di tutto il resto, sì!).
Chiudiamo con la Mastumichele, personale reinterpretazione – alleggerita e di nuovo molto equilibrata, insomma con occhio “da cucina” – della storica Mastunicola: ai canonici strutto, pecorino, pepe e guanciale, infatti, Michele affianca la freschezza dei pomodorini gialli, oltre che del basilico secondo tradizione, garantendo leggerezza e freschezza anche qui.


E, al posto del dessert, un ottimo drink a base di vodka, agrumi e zenzero che vedremmo benissimo anche con qualche proposta a base di pesce!