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La pizza contro la violenza di genere

Da Berberè a Fratelli Coppola e Dry Milano, il mondo delle pizzerie prende posizione su un tema importante in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Ogni anno, il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. Come ricorda Save The Children sul proprio sito, è stata scelta proprio questa data per commemorare la vita, l’attivismo e soprattutto il coraggio di tre sorelle: Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal. Soprannominate “mariposas”, farfalle, le tre sorelle combatterono per la libertà del loro Paese, la Repubblica Dominicana, sotto la dittatura di Rafael Trujilo negli anni ’40 e ’50, venendo per questo torturate e uccise dai sicari di Trujillo. Da qualche anno a questa parte, invece, il rosso è diventato il colore simbolo della giornata e in generale del tema della violenza contro le donne.

Una ricorrenza importante per portare l’attenzione su un tema urgente e importante tutto l’anno, in cui ogni contributo è importante. E quest’anno, arrivano anche dal mondo della pizza.

Berberè sostiene D.i.Re contro la violenza di genere

Berberè – gruppo da sempre attento ai temi sociali, a cominciare da quello della violenza di genere – sostiene con una donazione le attiviste di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, che – ​ con le sue 88 organizzazioni, 117 Centri antiviolenza e 66 case rifugio – ogni anno aiuta gratuitamente oltre 20.000 donne vittime di violenza maschile in Italia. Tanto che tra i corsi del centro di formazione della Casa Madre bolognese ce n’è proprio uno dedicato al tema, condotto dall’agenzia di comunicazione e marketing Comunicattive destinato al management dell’azienda, con lo scopo di riflettere sulle diverse forme di discriminazione e violenza che si manifestano attraverso il linguaggio, tra cui sessismo, abilismo, razzismo e omolesbobitransfobia. Inoltre, insieme alla Fondazione Libellula, Berberè ha introdotto in azienda la policy “Safe at work”, attraverso la quale si impegna attivamente per costruire, curare e abitare un ambiente di lavoro “safe” e plurale, libero da discriminazioni, intimidazioni o ingiustizie sanzionando i comportamenti violenti e le molestie.

Ora, dal 25 novembre al 10 dicembre (i 16 giorni di attivismo della campagna delle Nazioni Unite), la catena di pizzerie dei fratelli Aloe lancia la campagna di sensibilizzazione “La violenza di genere non è sul menù”.

L’obiettivo è quello di informare la clientela e far conoscere loro i centri della rete D.i.Re attraverso strumenti di comunicazione come i 25.000 cartoni della pizza destinati al delivery, su cui viene applicato un adesivo con QrCode con i contatti di tutti i Centri Antiviolenza della rete, o le 5.000 cartoline con lo stesso messaggio rese disponibili con continue ristampe all’interno delle 20 pizzerie italiane del marchio. La responsabilità sociale di Berberè continua tutto l’anno insieme ad azioni mirate per la promozione di un ambiente di lavoro dove il rispetto, l’inclusività e il benessere di tutt* sono di casa.

Fratelli Coppola: la pizza strumento di comunicazione sociale contro la violenza sulle donne

Per la giornata del 25 novembre, la catena di ristorazione fondata dai tre fratelli napoletani Katia, Ciro e Antonio Coppola, ha pensato a un’iniziativa che fosse un’azione concreta: a chiunque quel giorno acquisterà la pizza Nastro Rosso (con pomodoro San Marzano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, pomodorini rossi, Provolone del Monaco, olio extravergine e basilico) nei locali di Milano, Bergamo, Como e Como Lago, Fratelli Coppola regalerà una lezione di autodifesa presso la palestra Supreme Paderno situata appunto a Paderno Dugnano e specializzata in sport da combattimento.

L’iniziativa, resa possibile grazie all’entusiasta partecipazione di Marco Salvemini, titolare della palestra, si rivolge non solo alle donne, ma anche agli uomini che potranno donare la lezione alla propria figlia, alla compagna o a un’amica. La tradizionale pizza napoletana, tra i cibi più amati al mondo, si trasforma quindi in uno strumento di comunicazione sociale per la donna contro la violenza.

“È fondamentale supportare le donne nella scoperta e riscoperta delle proprie potenzialità”, dichiara Katia Coppola, fondatrice della catena insieme ai fratelli. “Voglio contribuire attivamente all’empowerment femminile, dando la possibilità di rafforzare l’autostima, le proprie competenze e la fiducia in noi stesse”.

Dry Milano, Deeds Not Words

Dal 26 al 30 e novembre – e non solo, speriamo, ma di certo non nel menu – la parola d’ordine dalla cucina al bancone di Dry Milano è rispetto, con un cocktail speciale da gustare nella settimana dedicata alla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.

Il locale milanese dove si assaggiano le buonissime pizze di Lorenzo Sirabella presenta infatti per l’occasione Deeds No Words, un tributo alla barlady Ada Coleman, eletta a simbolo di emancipazione femminile, e al suo mitico Hanky Panky: battezzato Deeds not words (Fatti non parole, come il motto del movimento Women’s Social and Political Unions, fondato 1903 da Emily Pankhurst e le sue seguaci) e dal colore rosso brillante, è un drink dolce-amaro in cui il tono amarcicante ed erbaceo dell’amaro Santoni si sposa alla nota dolce finale, dato dal cordiale di fiore di ibisco e palosanto: il sapore della speranza e della vittoria.

“Siamo convinti che anche nell’atmosfera allegra e conviviale di un locale come DryMilano, si
possano condividere idee e visioni con i nostri ospiti attraverso il nostro saper fare, anche solo
raccontando la storia dietro un cocktail o un piatto. Da tempo lavoriamo sul concetto di rispetto
che va dallo zero spreco fino al cocktail che presentiamo Deeds No Words, che è un omaggio alle
donne nel mese contro la violenza
, e lo facciamo a modo nostro prendendo ispirazione da un
simbolo per il mondo della mixology come Ada Coleman” commenta Lorenzo Sirabella
introducendo le novità del mese.

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