- Autore: luciana squadrilli
- Data: 5 Marzo 2016
- Categoria: Pizza Napoletana, Pizzaioli
La Pizza Napoletana candidata UNESCO
I pizzaioli napoletani – e i loro sostenitori, che si tratti di “sponsor” veri e propri o di appassionati consumatori – ce l’hanno (quasi) fatta: come riporta l’Ansa, “L’arte dei pizzaiuoli napoletani” sarà l’unica candidatura italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco, scelta perche’ “rappresenta l’Italia in tutto il mondo”. E’ stata per ora bloccata, invece, quella della Perdonanza Celestiniana dell’Aquila.
Piu’ precisamente, come riporta il sito della Commissione nazionale italiana per l’Unesco
L’Arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani e’ stata candidata, per l’anno 2017, nella Lista dei Patrimoni immateriali dell’Umanità dell’UNESCO
La commissione ha deciso all’unanimita’ di accettare la candidatura proposta del Ministero dell’Agricoltura, con il sostegno del Ministero degli Esteri, dell’Universita’, dell’Ambiente, dell’Economia. A sostenere in particolare la candidatura della Pizza Napoletana erano stati anche Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Agricoltura che aveva lanciato anche una petizione online a riguardo, e alcuni pizzaioli in prima linea tra cui Gino Sorbillo (nella foto qui sotto, sua anche la pizza “dedicata” nella foto in apertura) che ha festeggiato la notizia andandosi a mangiare una pizza letteralmente “pieds dans l’eau” sul lungomare di via Partenope con il giornalista Luciano Pignataro.
“Ora – riporta l’ANSA – il dossier sarà trasmesso all’Unesco e inizierà un lungo e complesso negoziato che coinvolgerà oltre 200 Paesi, “specialmente perché fino ad ora mai l’Unesco ha iscritto una tradizione connessa ad una produzione alimentare” osserva il curatore legale del dossier Pierluigi Petrillo”.
“Il risultato dei lavori del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO appare particolarmente importante – dichiara il Presidente della Commissione Nazionale Prof. Giovanni Puglisi sul sito – perché coglie un messaggio e un momento importante delle politiche identitarie italiane, le quali hanno registrato con il grande evento di Expo 2015 una significativa presenza del nostro Paese nel sistema culturale ed economico agroalimentare a livello mondiale. La candidatura dell’Arte dei pizzaioli napoletani coglie e corona questo momento importante della tradizione culturale italiana.”
La notizia della candidatura italiana, inoltre, e’ un segnale forte anche rispetto alla recente notiiza dell’intenzione, da parte dei pizzaioli statunitensi, di candidare la “pizza american-style”. Il responso finale sara’ dato a Parigi nel 2017.
Sara’ una sfida all’ultima pizza?
Giustissimo! Dovrebbero essere dati molti più riconoscimenti mondiali alla nostra amata pizza!
Essere uno dei cibi maggiormente mangiato al mondo è già un bel “premio”