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Le pizze degli altri: la pizza cinese

Per la serie “Le pizze degli altri”, abbiamo scoperto che anche in Cina si mangia la pizza! O meglio una sua variante, la Cong You Bing (o Mai Bing). A Roma, la pizza cinese la potete assaggiare da Dao.

Era da un po’ non mi capitava di trovare in giro esempi interessanti di “sorelle” della pizza e invece quando e dove meno me l’aspettavo – in un ristorante cinese, genere che non frequento molto – eccola là!

La Cong You Bing – in alcune zone della Cina chiamata Jiucai bing o Laobing, e fatta un po’ diversamente e con una pastella invece dell’impasto acqua e farina – è dunque l’equivalente della pizza cinese, non esattamente come la intendiamo noi ma simile visivamente e almeno in parte nelle occasioni di consumo: un popolare spuntino di metà mattina nelle zone montane, è insomma un classico (e buonissimo) street food!

Secondo alcuni, sarebbe stato Marco Polo a portare questa “pizza” in Europa e poi a Napoli e dare il via alla storia nostrana… naturalmente non è così ma è bello sapere che c’è una “parente” anche in Cina!

A cena da Dao

Io vi racconto quella che ho assaggiato da Dao, il bel ristorante cinese di Jianguo Shu in viale Jonio a Roma, aperto da circa 8 anni.
Dallo scorso anno – dopo un bel restyling del locale e anche del menu, reso più snello ma sempre ricco e molto interessante, anche grazie alla consulenza di Francesca Riganati – Dao propone anche un menu di dim sum – gli “assaggi” della cultura cinese, simili alle tapas spagnole per intenderci: circa 35 tipi diversi tra involtini, baozi e ravioli ripieni di carne, verdure e pesce, fatti a mano da Wang Pingjiao secondo la tradizione cinese – con cui accompagnare un cocktail o un bicchiere di vino o aprire il pasto, magari nell’attesa del tavolo. Perfetto, per raccontare di come si sta bene qui, il nuovo pay off tratto da una poesia del poeta taoista Li Bai: Lieto Stare.

Nel menu di Dao – che è davvero ricco e invitante: tra i piatti dello chef Lan Haijie io vi consiglio assolutamente di non perdervi l’anatra e la pork belly, la strepitosa pancetta di maiale laccata da una salsa intensa ma non stucchevole – la pizza cinese (che mi è stata presentata come Mai Bing, dunque forse una variante regionale) si trova sia in quello dedicato ai Dim Sum sia in quello del ristorante, tra gli “sfizi e delizie”, insieme ad esempio ai deliziosi toast di gamberi e ai rolls di tofu con gamberi e maiale.

Le pizze degli altri: Cong You Bing o Mai Bing

Dunque, si tratta di un impasto a base di acqua e farina di grano, senza aggiunta di lievito ma fatto “crescere” per circa una mezz’ora, poi steso e farcito con un ripieno di verdure fermentate e carne di maiale macinata (nella variante di cui ho trovato notizia su Wikipedia, solo con scalogno), e poi richiuso. La “pizza” viene poi grigliata in padella e risulta croccante e leggera per la sua sfoglia sottile, molto gustosa. Perfetta sia come aperitivo che da mangiare – bella calda – tra una portata e l’altra del menu!

4 comments

  1. Manca il primo esempio a cui tutti avranno pensato: la piada farcita – che, si badi bene, può avere gli stessissimi

    ingredienti della pizza considerata; naturalmente, ci sarebbe anche la focaccia farcita, che si è differenziata a mo’ di

    calzone nel corso della sua evoluzione secolare – e se in qualche modo sentiamo che quest’ultima non rientra nella definizione di ‘pizza’ vera e propria, dovremo considerare la pizza come un tipo di focaccia ‘speciale’.

    1. Ciao Silvia, in questa serie dedicata alle “pizze degli altri” andiamo perlopiù in cerca di esempi di altri Paesi.
      Ma naturalmente ci piace tutto quello che è impasto e condimento, piada inclusa 🙂

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