- Autore: luciana squadrilli
- Data: 19 Maggio 2023
- Categoria: Recensioni
Le pizze dell’estate di Franco Pepe
Tornare da Pepe in Grani è sempre una grande gioia. Qui vi raccontiamo – tra tutte quelle assaggiate – tre pizze che ci sono piaciute tantissimo, perfette per la stagione più calda.
Una domenica mattina – approfittando dell’apertura a pranzo, che per ora viene sospesa a partire dal 28 maggio – in sei amici e due macchine ci mettiamo in viaggio da Roma, direzione Caiazzo (non senza una sosta a Caianiello da Note di Latte per assaggiare, e comprare, la splendida mozzarella di bufala del Casolare e qualche altra cosetta). La meta finale è naturalmente Pepe in Grani, per goderci una bella giornata di primavera – prima che tornasse l’inverno – e un grande pranzo a base di pizza! Per qualcuno era la prima volta, per me e un amico la… abbiamo perso il conto! Comunque, Franco è stato così gentile da farci qualche assaggio diversificato e a me ha dato la possibilità di provare qualche pizza nuova o introdotta più di recente nel menu.
Abbiamo mangiato tantissime pizze, tutte buonissime: dalla fritta Sensazioni di Costiera alla Margherita Sbagliata, alla Scarpetta. Però alla fine, anche se con grande difficoltà, ognuno di noi ha stilato la sua “classifica” personale. Io vi racconto la mia:
La Estitalia, nuovo cono fritto proposto per iniziare:
il classico “mezzo calzone” – incredibilmente asciutto e leggero, come tutte le pizze fritte di Pepe – è farcito con fonduta di Grana Pandano Dop 12 mesi, mozzarella di bufala campana Dop, prosciutto crudo, pomodoro confit e pesto di basilico liofilizzato. Morso dopo morso, sembra di trovarsi in spiaggia addentando il classico panino con gli ingredienti più tipici dell’estate, e invece siamo all’ombra nella deliziosa terrazza di Caiazzo, serviti con garbo, con un buon vino nel calice e soprattutto senza l’effetto “mappazza”. Peccato che il mare sia lontano, un bagno dopo mangiato me lo farei!
La Vulcanica – già assaggiata in “versione beta” occasione di Authentica 10 con Pipero e Ciro Scamardella – è una pizza all’apparenza semplicissima, ma frutto di un grande ragionamento su come esaltare al massimo il pomodoro riccio e bufala: sulla base, prima di infornare, vengono messs del patè di olive nere caiazzane e la passata di pomodoro lungo dell’agro sarnese; in uscita si aggiungono capperi disidratati, treccia di mozzarella di bufala campana DOP sfilacciata, foglioline di origano fresco e olio extravergine, in un’esplosione (in parte inattesa) di sapori.
E poi, una mia preferenza tutta personale è andata a una pizza in menu dal 2019 ma che io non avevo mai assaggiato:
la Bufala Profumata, in versione focaccia condita con Mozzarella di bufala Campana Dop, bresaola di bufala, succo di lime, semi di sesamo, olio agliato, lime, pepe nero, olio extravergine. In questo caso ci è stata proposta nella versione healthy Mediterranea in cui una pizza più piccola (nel nostro caso uno spicchio, essendo una degustazione) viene servita con dell’insalata di scarola, arancia e semi di zucca e il “pepe dressing” – a base di olio, limone, aceto di mele, semi ed erbe – in cui pucciare il cornicone per non lasciarne nemmeno un boccone ma rendendolo più gustoso ed equilibrato. Io l’ho trovata deliziosa ed elegante, e ho amato tanto la nota fresca agrumata.