- Autore: luciana squadrilli
- Data: 10 Marzo 2016
- Categoria: Pizza Napoletana, Pizzaioli, Pizzerie, Prodotti
Le Pizze di Luca (Castellano), pizza e non solo ai Colli Aminei

Per me – nata e cresciuta a Posillipo – e probabilmente anche per qualcuno di voi il nome Pizzazzà e’ legato al ricordo delle pizze da asporto che ci andavamo a prendere (o chiamavamo) a via Caravaggio, poco lontano da dove c’e’ La Notizia di Enzo Coccia.
Ho scoperto solo da poco che ci fosse anche un altro locale con lo stesso nome ai Colli Aminei, quartiere collinare di Napoli.
Troppo tardi, verrebbe da dire, perche’ da oggi non c’e’ piu’. O meglio, non si chiama piu’ Pizzazzà ma Castellano -Le Pizze di Luca, per rendere piu’ facilmente intuibile l’identita’ del pizzaiolo – Luca Castellano, appunto – e dei genitori Gianni e Rosaria, che diversi anni fa lanciarono appunto il marchio con l’accento sulla a.
Il legame della famiglia con la pizza, in realta’, e’ ancora piu’ antico: risale al 1923, quando Ciro e Giorgia Leone, bisnonni di Luca, fondarono la celebre pizzeria Trianon nel centro storico di Napoli. Si deve a Rosaria, in particolare, l’idea imprenditoriale di puntare sulla pizza da asporto in un periodo in cui la domanda era in crescita.
Oggi, di comune accordo e anche considerando la passione e la bravura di Luca, i Castellano hanno deciso invece di puntare sulla qualita’ e hanno voluto dare il via a un restyling a tutto tondo del locale, a partire appunto dal nome fino all’ambiente interno (ma ci sono anche i tavoli all’aperto in estate, in una via non troppo trafficata e non a ridosso immediato della strada) che oggi somiglia piu’ a quello di un bistrot contemporaneo che non a una classica pizzeria, se non fosse per i due forni a legna e il lungo bancone proprio all’ingresso.
Qui, vedrete Luca all’opera mentre ammacca le pizze e le condisce con prodotti selezionati con cura, tanto nel caso di quelle classiche che di quelle piu’ originali. Il nuovo menu infatti, messo a punto con la consulenza gastronomica di Maurizio Cortese, contempla tanto i grandi classici partenopei come Marinara e Margherita (a prezzi basic, 4.50 e 5.50 nonostante siano comunque fatte con prodotti di ottimo livello) quanto proposte super golose come la Fiori di Zucca (pomodoro giallo del vesuvio San Nicola dei Miri Dop, fiordilatte di Agerola, fiori di zucca, caso conciato di Carmine Bonacci e olio extravergine d’oliva Antico Frantoio, foto in apertura) – vivaddio disponibile da giugno a settembre, vale a dire il periodo dei fiori di zucca, come anche alcune altre pizze del menu legate a prodotti stagionali – o Il Nero Casertano (fiordilatte di Agerola, prosciutto di Nero Casertano Macelleria Scherzerino di Itri, Grana Padano 24 mesi).
Ci piace anche il menu non chilometrico, ma che permette comunque di scegliere secondo i gusti di ognuno: 8 pizze rosse, 11 bianche, tre ripieni e tre tipi di pizza fritta.
In menu si nota una predilezione particolare per i salumi di qualita’, tanto che – oltre alla pizza con Jamon Iberico Bellota 26 mesi e ricotta di bufala – c’e’ anche la squisita focaccia bianca al forno a legna farcita con la Mortadella Pasquini Igp o con la Stringata, straordinario salume creato da Berardino Lombardo mettendo insieme lardo, lonza e pancetta di maiale di razza Nera Casertana.
Menzione a parte, poi, per la Margherita di Luca e Maurizio – dedicata a Ciro Moffa della pizzeria Trianon – con Pomodoro San Marzano Riserva San Nicola dei Miri Dop a pezzi, fioridlatte di Agerola, olio evo Antico Frantoio, Pecorino Romano Dop e basilico), ottima versione personalizzata della classica Margherita dove il pomodoro e’ protagonista.
Ma le novita’ non finiscono qui: in menu ci sono anche ripieni, pizze fritte (tra cui la strepitosa montanara con la Genovese, servita anche in versione mignon, dall’impasto leggiadro e la frittura perfetta) e diverse entree’, tra cui le gia’ citate focacce e una frittura da urlo che contempla a scelta (da ordinare a pezzo), oltre alla montanarina, anche crocche’ di patate, frittatine di pasta di Gragnano e dei buonissimi fiorilli (fiori di zucca) ripieni di ricotta e provola affumicata.
E per chiudere in bellezza – senza dimenticare birre artigianali e vini campani per accompagnare le pizze – anche i dolci non sono stati scelti a caso, questa volta anche con lo zampino e i buoni consigli di Laura Gambacorta: oltre ai dolci della tradizione partenopea di Sabatino Sirica (baba’ classico e con panna, profiteroles al limone o al cioccolato e caprese) ci sono anche i buonissimi gelati e sorbetti di Vanilla Ice Lab realizzati da Pina Molitierno: noi abbiamo assaggiato il fresco sorbetto al mandarino e il goloso tartufo di Pizzo, e non possiamo che consigliarvi di tenere un po’ di spazio per provarli.
Castellano – Le Pizze di Luca
Viale dei Pini, 25 (Colli Aminei)
Tel. 081 7418243 – 335 8169968
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena (chiuso domenica a pranzo)
spesa media (fritto, pizza, dolce e bibita) 15-20 euro + 2 euro di servizio e coperto