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Sbanco&Friends, arriva Martucci

Nuovo appuntamento con Sbanco&Friends. Questa volta a trovare Stefano Callegari e Marco Pucciotti è arrivato Francesco Martucci.

Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine: nelle serate della rassegna Sbanco&Friends – in cui il locale romano di Marco Pucciotti e Stefano Callegari lascia il forno, o gli impasti della casa, alle mani esperte di qualche ospite da fuori città – può accadere di tutto. Dunque non ci facciamo più sorprendere (quasi) da nulla, nemmeno dalle sorprese!

Però quella di lunedì scorso è stata davvero memorabile, anche perché l’ospite in questione era di quelli difficile da stanare dal proprio locale: Francesco Martucci, che lascia il banco de I Masanielli solo nei giorni di chiusura del locale, o in casi super eccezionali. Gran pienone quindi, 150 prenotati (e stop, per garantire a tutti una serata piacevole e divertente) e un menu ben calibrato che ha permesso di godersi appieno tutto, dai fritti – a cura di Stefano ma ispirati alla tradizione campana – alle strepitose pizze di Francesco, davvero in grandissima forma anche fuori casa (anche grazie al suo team carichissimo).
La “sorpresa” finale ve la sveliamo alla fine, mentre a dare supporto morale c’erano appunto Marco Pucciotti e Lilia Colonna – pastry chef de I Masanielli e compagna di Martucci – e tanti amici e colleghi (nostri e dei pizzaioli) venuti per mangiare o anche solo per un saluto in tarda serata.

Sbanco&Friends con Francesco Martucci, gli assaggi

Ed ecco quello che abbiamo mangiato, accompagnato – nel mio caso – da un’ottima e rinfrescante Great Gatsby, Session Ipa del birrificio friulano Foglie d’Erba.

Tris di fritti, mangiati dall’inizio alla fine senza condividerne nemmeno una briciola: “Tra crocchetta e cianfotta” – sorta di crocchetta di patate con cipolla, melanzane, peperoni ed erbe aromatiche, un po’ penalizzata dal fatto di averla assaggiata per ultima -, il Supplì alla genovese di Nero Casertano – saporitissimo e dalla perfetta consistenza – e la Menesta Mmaretata fritta, con gli spaghettini spezzati cotti nel brodo con verdure selvatiche, erbe aromatiche, salsiccia e panatura di scagliozzi (pezzi di polenta fritta tipici della friggitoria partenopea).

sbanco Martucci

Poi le pizze, direttamente dal menu de I Masanielli.

Iniziamo con una proposta che non avevo mai assaggiato e che mi ha assolutamente conquistata per il gusto intenso e l’eleganza: la 4 pomodori in 4 consistenze, condita prima della cottura con pomodorino ciliegino semi-dried, crema di pomodoro arrostito, pomodoro datterino giallo/rosso confit, e mozzarella di bufala campana DOP. Dopo la cottura vengono aggiunti pomodoro lampadina secco, primosale di bufala e olio extravergine Raro di Madonna dell’Olivo. E se il pomodoro secco si staglia deciso sopra gli altri, l’armonia complessiva tenuta insieme dall’impasto morbidissimo ma con il cornicione appena croccante è notevole.

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Segue la 4 consistenze della cipolla, già assaggiata a Caserta, che dimostra ancora una volta la bravura di Francesco Martucci nel giocare con un solo ingrediente – nelle sue sfumature – senza risultare monocorde: crema di cipolla di Acqua Viva delle Fonti, cipolla ramata di Montoro appassita all’uva sultanina, croccante di cipolla di Alife, polvere di cipolla Giarratana.

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Infine, la famosa Mani di Velluto: crema di friarielli in acqua di ricotta di bufala, mozzarella di bufala campana DOP, salsiccia a punta di coltello di suino grigio ardesia, pecorino Calcagno a crosta liscia, olio extravergine U Trappiddu. Super saporita, davvero vellutata nella texture, opulenta eppure a suo modo elegante, si mangia che è un piacere!

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A chiudere è arrivato il tris di gelato di Basilico, Bufala e Pomodorini di Marco Radicioni di Otaleg, omaggio tricolore non tanto alla patria quanto alla Margherita!

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