
- Autore: Amelia De Francesco
- Data: 31 Maggio 2021
- Categoria: Nuove aperture, Recensioni
Sophia Loren, Francesco Martucci sbarca a Firenze
Francesco Martucci a Firenze. Il pizzaiolo casertano firma le pizze della nuova apertura fiorentina, primo locale di una catena di ristoranti nel mondo con proposta di un menù a base dei più noti piatti italiani.
Nel 2020 Francesco Martucci si è lanciato nella nuova avventura della consulenza per Sophia Loren Original Italian Food – nome omaggio alla diva del cinema italiano – che diventerà presto una catena di ristoranti nel mondo con proposta di un menù a base dei più noti piatti italiani, fra cui i primi piatti della tradizione culinaria partenopea – curati dallo chef Gennaro Esposito, fritti e sfizi e naturalmente la pizza. La prima apertura è stata alla fine del mese di aprile 2021 a Firenze, proprio a due passi dalla centralissima Piazza della Repubblica, con una sessantina di coperti all’aperto sotto il portico, che però potranno potenzialmente arrivare fino a 260 data l’ampia superficie interna (circa 1500 mq) del locale.

Il progetto ambizioso dell’imprenditore Luca Cimmino, che ha voluto Martucci protagonista per la sezione dei lievitati, è partito con alcune settimane di intensa formazione a Caserta, a I Masanielli, del futuro staff del locale fiorentino, adesso guidato da Vincenzo Mirra. “Secondo me aderire a un progetto vuol dire portare la propria competenza tecnica ma anche partecipare umanamente, esserci ed essere a disposizione perché tutto vada come previsto”. Così Martucci, che continuerà periodicamente a essere presente a Firenze per supportare il gruppo di lavoro e vegliare sulle sue pizze.
In carta alcuni degli ormai cavalli di battaglia del pizzaiolo casertano, che i suoi estimatori hanno imparato ad apprezzare, come la Mani di Velluto – a base di crema di friarielli in acqua di ricotta di bufala, mozzarella al latte di bufala, salsiccia a punta di coltello di suino grigio ardesia, calcagno a crosta liscia – o la 4 formaggi assoluto di bufala – con mozzarella di bufala campana affumicata e, aggiunti fuori dal forno, il primo sale di bufala, il caciobufala stagionato due mesi, blue di bufala, ricotta in salvietta, basilico.

Ma il menù di Sophia Loren prevede anche alcune creazioni pensate appositamente per il nuovo pubblico nazionale e internazionale, e pensate in pieno stile Martucci. Ed ecco la Vegan, con pomodoro San Marzano cotto nello zucchero di canna, misticanza di erbette e germogli, menta, “maionese” di cavolfiore senza uova, crema di pomodoro arrosto, rapa rossa e capperi croccanti: “Qui ho voluto sostituire la grassezza del fiordilatte con una maionese non maionese per regalare, grazie all’emulsione, note differenti dal formaggio ma ugualmente morbide e confortevoli”.
C’è poi il Calzone frittorivisitato in una chiava assai originale che fa dell’impasto l’assoluto protagonista, complice l’utilizzo di 33% di farina di segale, 33% di farina di orzo integrale e 33% di farina di grano tenero integrale. Completa un ripieno di ricotta di bufala, prosciutto cotto artigianale di maiale Nero casertano, fior di latte e Parmigiano Reggiano di Vacca bianca modenese.
Meritano un assaggio altre due delle pizze di un menù non troppo esteso: la prima prettamente di stagione, l’Ode al carciofo, con il carciofo fresco appena scottato ed esaltato dalla compagnia di Pecorino romano, bufala affumicata, aglio e prezzemolo; l’altra un tripudio di pomodoro e quintessenza di mediterraneità, l’Assoluto di pomodori, con crema di pomodoro arrostito, pomodorini ciliegino semi-dried, pomodori datterino giallo e rosso confit, mozzarella di bufala campana, pomodorini del Piennolo secchi, primo sale di bufala, basilico.

E per chi volesse provare l’abbinamento con i cocktail, Sophia Loren ha anche uno spazio dedicato al bar e assai fornito, del quale abbiamo approfittato per l’assaggio di due classici – Negroni e Martini – entrambi piacevolmente eseguiti.
Chiediamo a Martucci se anche le future aperture previste a Napoli, Milano, Miami, Dubai e Shanghai saranno sotto la sua supervisione e sorridendo ci risponde: “Ne stiamo parlando, ma perché no? Squadra che vince non si cambia!”.