
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 18 Gennaio 2019
- Categoria: Recensioni
A luglio le Olimpiadi della Pizza AVPN
Arrivano le Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana. L’Associazione Verace Pizza Napoletana, che quest’anno festeggia i 35 anni di attività, ha presentato a Roma novità e appuntamenti per il 2019 tra cui le tappe delle qualificazioni per i giochi olimpici della pizza in programma a luglio a Napoli.
Le Olimpiadi sono il simbolo del fair play, della competizione sportiva in chiave sana, della gara ampliata a livello internazionale. Così, tra tanti concorsi, premi e campionati, l’Associazione Verace Pizza Napoletana – AVPN – che nel 2019 compie 35 anni – lancia proprio le Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana, una gara intercontinentale che avrà luogo a Napoli, presso la bella sede dell’associazione a Capodimonte, nel corso della convention internazionale in programma dall’8 al 10 luglio: tre giorni dedicati anche a corsi, approfondimenti, workshop aziendali, seminari tecnici su prodotti e ingredienti alle visite guidate in alcuni dei luoghi più suggestivi e interessanti della città, oltre a un convegno sulla valorizzazione dell’arte del pizzaiuolo napoletano in collaborazione con l’Unesco, tasting guidati sul corretto abbinamento pizza-vino con l’Associazione Italiana Sommelier e i seminari scientifici-divulgativi sui processi di lavorazione della pizza napoletana e sulle materie prime della filiera con l’Università Federico II di Napoli.
Le Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana
Ma sono le Olimpiadi la novità principale presentata a Roma, in una serata a base di pizza, birra (sempre napoletana) e dolci della tradizione partenopea lo scorso 15 gennaio, organizzata per anticipare le diverse attività in programma per il 2019, con tanti appuntamenti dedicati alla tutela e alla valorizzazione della pizza e dell’arte dei pizzaioli.
“Nel 2019 festeggiamo un anniversario importante – spiega Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana – con ancora vivissimo entusiasmo per il riconoscimento Unesco dell’arte del pizzaiuolo napoletano. Un traguardo significativo che a un anno di distanza ci inorgoglisce ancora molto, perché ha premiato il nostro lavoro portato avanti con passione sin dal 1984. Da allora molti passi avanti sono stati fatti nella difesa della Vera Pizza Napoletana e del mestiere di pizzaiolo. La stessa Associazione, nata con appena venti soci, è cresciuta enormemente fino a diventare una rete che oggi raggruppa al suo interno oltre 760 pizzerie affiliate, più di 470 pizzaioli iscritti all’albo e ben sei scuole sparse per i cinque continenti, compresa quella che inaugureremo in Polonia a febbraio. E proprio per celebrare ulteriormente questo straordinario prodotto e i suoi protagonisti abbiamo deciso di organizzare una grande competizione olimpica che siamo certi conferirà un ulteriore riconoscimento globale alle centinaia di pizzerie e pizzaioli che hanno contribuito a questi storici risultati in Italia e nel mondo”.
Tutto intorno, dei manifesti con il logo dell’iniziativa e le “regole” per riconoscere una vera pizza napoletana, o meglio quella che non lo è: dalla cottura prolungata all’uso di “finta” mozzarella e così via. Altri elementi “no” sottolineati da Pace: l’uso dell’olio di semi invece di quello d’oliva – “In Italia è entrato in commercio nel 1955, non venitemi a dire che è tradizionale” – e le pizze troppo elaborate: “Per me più di 4 ingredienti, olio a parte, è già troppo!”.
Olimpiadi della Pizza: selezioni e discipline
Alla gara sono ammessi tutti gli associati dei 45 Paesi in cui è presente l’Associazione, dopo un vero e proprio tour di qualificazioni che toccherà le diverse nazioni, dagli Stati Uniti all’Australia, per selezionare i team dei pizzaioli. Il calendario è già pronto: si parte dal Brasile, in occasione della fiera ANUFOOD Brazil (12-14 marzo), per il Sud America. Le candidature europee si decideranno invece in Germania per (Francoforte, 25-29 marzo), poi tappa negli USA per scegliere i migliori maestri dell’East Coast e del Canada (15-19 aprile). Qualificazioni olimpiche per l’Oceania in Australia (Melbourne, 29 aprile-5 maggio), in Giappone per l’Asia (Kyoto, 13-18 maggio) e di nuovo negli States per la West Coast e il Messico, dal 3 al 7 giugno. Candidature libere invece per gli under 35, vale a dire aperte anche ai non affiliati cui sarà riservata una categoria speciale: potranno competere margherite, marinare o altre tipologie di pizze con ingredienti a propria scelta, purché in linea con le regole della gastronomia partenopea.
Per la gara “ufficiale” invece saranno 5 le discipline: Napoletana classica, realizzata secondo le antiche tradizioni, quella Per Gourmet, che permette di rivisitare in chiave moderna i canoni del disciplinare AVPN, la Gluten free, la pizza Fritta e infine una tutta dedicata alla Mastunicola, l’archetipo della pizza napoletana pre-pomodoro condita con strutto o olio extravergine, basilico, cacio e pepe. Serata di gala in grande stile, naturalmente, per la premiazione del 10 luglio nel corso dell’evento “Pizza con le Stelle”, cui parteciperanno personaggi e vip del mondo dello spettacolo, della cultura e della gastronomia che si cimenteranno in divertenti performance al fianco dei maestri pizzaioli AVPN.
La serata romana: le pizze e gli assaggi
Molti di loro – tra i più attivi docenti dei corsi dell’AVPN, come Gugliemo Vuolo, Gennaro Battiloro, Salvatore Martucci, Salvatore Gatta solo per citarne qualcuno – sono stati presenti alla serata romana, organizzata presso il Life Hotel con il contributo di Kbirr, Valoriani Forni, Gimetal e i Vini Salvatore Martusciello.
Ma le ottime pizze arrivate in tavola – precedute dalla sfiziosa frittura nel cuoppo accompagnate dalla nuovissima PullicinHell, una Golden Ale molto beverina creata appositamente per l’Associazione dal birrificio napoletano Kbirr – sono state frutto di un grande lavoro di squadra.
In tavola sono arrivate una squisita Marinara, una Margherita al filetto di pomodoro, una goduriosa pizza con salsicce e friarielli e per fine una sontuosa Mastunicola!
O meglio, la conclusione è stata come da tradizione con un bicchiere di limoncello e un tris di dolci partenopei: pastiera, babà e sfogliatella riccia. Tocco di classe, l’omaggio dell’AVPN ai partecipanti: un piccolo corno napoletano portafortuna, da “attivare” secondo tradizione scaramantica facendosi pungere il palmo della mano da un altro commensale. Le premesse perché il 2019 sia un anno fortunato e ricco di pizza ci sono tutte.