- Autore: Alessandra Farinelli
- Data: 25 Ottobre 2019
- Categoria: Recensioni
La degustazione “per foto” da Pepe in grani
Negli ultimi mesi (per non parlare negli ultimi anni – ma il fenomeno sembra continuare senza sosta) Franco Pepe ha ricevuto tutti i riconoscimenti possibili: dal primo posto ai 50 Top Pizza, ai 3 spicchi Gambero Rosso con il massimo punteggio, nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e Ambasciatore del gusto 2019. Non potevamo non avere voglia di tornare da Pepe in Grani a scoprire cosa c’è di nuovo in menù ed in sala.

L’ultima volta che siamo state da Franco – poco meno di un anno fa – la sommelier Manuela Chiarolanza si era appena insediata e, ora che si è assestata, la sua presenza in sala aiuta il pubblico ad abbinare vini – rigorosamente campani – e champagne alle pizze di sua maestà Pepe.
Infatti è con un Riccio 2015, pallagrello bianco di Alepa, che decidiamo di accompagnare le nostra cena.
Siamo in dieci ed occupiamo due dei tre tavoli tondi nella sala degustazione. Ci permettiamo di non lasciarci “consigliare” per una volta tanto, così saltiamo i convenevoli di “Ciro” e passiamo subito alle pizze.
Iniziamo con la Viandante in versione schiacciata (c’è anche la versione fritta) con mortadella, ricotta di bufala campana, pistacchi e bucce di limone.

Impossibile non provare la Margherita sbagliata che resta una conferma.

La scarpetta con mozzarella di bufala, crema di Grana Padano 13 mesi, una composta di pomodori (San Marzano, riccio e datterino) che potrebbe viaggiare da sola, fiori di basilico e scaglie di Grana Padano 24 mesi.

La Porkaserta invece, con pomodoro, fiordilatte scamorza affumicata, salsiccia stagionata di nero casertano e origano, non convince nessuno dei commensali.

Al mio tavolo ci tengono a provare la bucolica, fotografata da me per la copertina di Food&Wine di Agosto con crema di zucca, antichi fagioli Lenzariello recuperati dai fratelli Barbiero de La Sbecciatrice – azienda agricola che da sempre collabora con Franco – cipolla di Alife e radicchio.

Chiudiamo con l’acquerello capriccioso, anche questo per curiosità di una fotografia che avevo postato su instagram qualche mese fa, realizzata sempre per Food&Wine: su una base di fiordilatte, carciofini di Paestum e prosciutto cotto ogni commensale può “dipingere” con cialde di pomodoro croccante, polvere di olive, capperi disidratati, funghi champignon fritti e una crema al basilico. L’idea è bellissima ed è divertente giocare al tavolo, ma il risultato finale è che per ingordigia si mischiano tutti gli ingredienti…ritornando al concetto di pizza capricciosa… ma di alta qualità!

Si confermano uno dei fine pasto migliori in circolazione la “Crisommola del Vesuvio“ e gli “Straccetti, miele e rosmarino“ che ci catapultano in un magico Natale.
Straccetti miele e rosmarino
Pepe in Grani
Vicolo S. Giovanni Battista, 3, 81013 Caiazzo CE
Tel. 0823 862718
www.pepeingrani.it
aperto dal martedì alla domenica dalle 19 alle 00
la domenica a pranzo