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Peppo al cosimato

Peppo Legge Libri

Peppo al Cosimato, insegna di Trastevere nota per il suo format Pizza E Pesce POvero, propone per il terzo anno il suo programma di aperitivi in cui ospiti famosi e case editrici presentano le nuove uscite del mondo editoriale.

C’è chi passa nei vicoli di Trastevere, e chi li attraversa e si fa attraversare, li vive e ne assapora ogni essenza. Uno dei rioni più turistici della Capitale è anche uno dei posti con più storia e dove ancora oggi la cultura è un pilastro portante del tessuto sociale. Fra i tanti spazi dediti a diffondere il sapere si inserisce da anni anche l’osteria Peppo al Cosimato, che con l’iniziativa “Peppo legge libri” torna per la terza stagione a proporre i suoi aperitivi all’insegna di vino, carta stampata e tonde contemporanee.

Peppo legge libri Inaugurata due anni fa con la partecipazione dello scrittore Premio Strega Nicola Lagioia, Peppo legge libri è una rassegna – nata da un’idea di Christian Raimo e curata dalla Scuola del libro in collaborazione con la Libreria Trastevere – che ha lo scopo di rafforzare il tessuto culturale del Rione Trastevere con iniziative culturali dedicate a chi ci vive e lo frequenta. “Anche una pizzeria può diventare un luogo in cui fare cultura, se si ha il giusto spirito e attenzione a ciò che è importante per la società” commenta Salvatore Salmeri, proprietario dell’osteria, che oggi conta due indirizzi, quello di via Natale Del Grande e un secondo, aperto lo scorso anno a Cinecittà. Il format “Peppo legge libri” si svolgerà nel mese di novembre (per riprendere poi dopo le festività natalizie), con quattro incontri, i quali vedranno protagonisti altrettanti temi e libri, ognuno presentato dall’autore e dalla casa editrice. Il calendario di incontri – durante i quali il pubblico potrà gustare un trancio di pizza e sorseggiare un calice di vino – inizia il 4 novembre con “Filosofia” (e l’editore Tlon), per proseguire i successivi lunedì del mese con “Sport” (66thand2nd), “Weird” (Mercurio) e “Femminismi” (Fandango libri).

Peppo al Cosimato – l’originale idea alla base dell’osteria trasteverina

Passione, dedizione e attenzione. Niente è lasciato al caso in quello che è il percorso intrapreso da Salvatore Salmeri. L’esperienza da lui maturata negli storici locali del Caffè Perù a Piazza Farnese, assieme ad alcuni soci, lo porta ad aprire un’insegna ristorativa che già nel nome definisce in modo preciso la propria linea: Peppo è difatti l’acrostico di Pizza E Pesce POvero, sintesi di quella proposta che dall’apertura, cinque anni fa, ha caratterizzato l’indirizzo di via Natale Del Grande. “L’idea di lavorare il pesce azzurro ha una matrice di slow food, pur non essendo quella la nostra filosofia – racconta Salvatore – ma semplicemente riteniamo che trattare il pesce locale sia l’unica via percorribile, tanto per un discorso di sostenibilità quanto per i benefici che una materia prima fresca e di stagione, con le sue proprietà organolettiche, offre al cliente“. Dalle alici allo sgombro, dal pesce castagna ai palamiti, tutte le specialità che i nostri mari ci riservano – e che arrivano quotidianamente da Anzio, Civitavecchia, e gli altri porti principali del litorale laziale – compongono la carta di Peppo. A questa si affianca la proposta delle pizze, realizzate con una preparazione unica, e guarnite con ingredienti anch’essi di stagione.

Peppo – la proposta gastronomica

Quella dello chef Emiliano Squiglia, coadiuvato da Antonio Reyes, è una linea semplice, con preparazioni essenziali, e dalla forte impronta mediterranea, per un menu che si apre con antipasti come la Parmigiana di Zucchine Romanesche con Pesce Azzurro e Fiordilatte di Agerola, Tartare di Pescato del giorno, per proseguire fra Spaghettoni Burro, Alici di Cetara e Pane tostato al Limone, Raviolini ripieni di Pesce Povero alla Pescatora, e Fettuccine con Pomodorini, Basilico e Pescato. Nei secondi, accanto alle proposte del giorno troviamo la Frittura di Peppo, e il Calamaro ripieno di Caponatina di Verdure in guazzetto di Pomodorini, per chiudere con Bombette fritte ripiene di Crema Pasticcera al Calvados, Tiramisù e Maritozzetto Burro e Marmellata.

Per le pizze, Francesco Del Bene (affiancato da Allan Jahir) persegue un’idea da lui definita “ambiziosa ma prudente”, servendosi di un impasto realizzato con farina tipo 1 rimacinata a pietra e lasciato riposare 72 ore, tra maturazione e lievitazione. Ingredienti freschi e una linea semplice, con preparazioni essenziali (anche per quelle speciali, sintesi del lavoro con la cucina), per una carta che si apre con fritti come Supplì Cozze e Pecorino, Alici in Carrozza, Bruschetta con Sgombro marinato, Pomodorini e Cipolla Rossa Caramellata, fino al Panino del Pescatore (una delle iconiche proposte di Peppo), una pizza fritta ripiena di Polpo cbt, Indivia e Maionese homemade. La lista di tonde, cotte rigorosamente in forno a legna, spazia dalle classiche a speciali come la Sgombro, dove il pesce è accompagnato da Fiordilatte di Agerola, Parmigiano, Cipolla agrodolce, Pomodorini confit gialli e rossi, e Tarallo Napoletano sbriciolato, la Peppo, con Bufala Dop, Pomodorini confit gialli e rossi, Parmigiano e Alici di Cetara, o la Provola e Pepe di Totò, con il bordo ripieno di Ricotta di Bufala, passata di Pomodorino Ciliegino giallo, Parmigiano, Scamorza di Pecora, Fiordilatte di Agerola, scaglie di Provolone Del Monaco e Pepe rosa.

Peppo
via Natale Del Grande, 9
tel. 06 581 2048
Peppo legge libri – Ingresso e aperitivo gratuito
ogni lunedì dalle ore 18

fonte: comunicato stampa

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