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Pistorìa

Pistorìa: nuova apertura a Roma

In via dei Tadolini, nel quartiere Flaminio, da qualche settimana ha aperto la nuova pizzeria di Maurizio Caressa, già fondatore del ristorante Apoteca.

Sembrano passati secoli eppure, fino a qualche anno fa, trovare buone pizzerie a Roma era quasi un’impresa e ci si spostava da un quartiere all’altro per approdare in quei pochi porti sicuri. Le cose sono decisamente cambiate, ma il tumultuoso susseguirsi di nuove aperture ci spinge comunque a girare in lungo e in largo per la Capitale, sebbene non più per “disperazione” ma per sana curiosità. L’ampliamento dell’offerta ha reso possibile il superamento della vecchia dicotomia romana-napoletana, grazie a impasti dalla spiccata personalità, come quello che si può trovare da Pistorìa.

Pistorìa: novità nel quartiere Flaminio

Dopo Avenida Calò, si registra un’altra novità interessante nel quartiere Flaminio. Non distante dal Ponte della Musica, sulla sponda del Tevere opposta allo Stadio Olimpico,  Pistorìa è la nuova creatura di Maurizio Caressa, già patron del vicino ristorante Apoteca. Il nome rimanda alla stanza con il forno dove si cuoceva il pane nelle case dell’Antica Roma. Nonostante la grande attenzione ai dettagli, il locale mantiene il giusto grado di informalità che lo rende decisamente accogliente.

L’impasto di Pistorìa

Dicevamo dell’impasto: quello di Daniele Aureli è realizzato con biga, farine deboli per il 15%, idratazione non esasperata (siamo intorno al 68%) e cottura in forno elettrico di nuova generazione. Il risultato è un disco volutamente non scioglievole e in grado di reggere i condimenti. Il bordo, piuttosto pronunciato ma perfettamente cavo al suo interno, mantiene una discreta croccantezza. Buone le materie prime utilizzate, a partire dalla mozzarella del Caseificio Gargiulo passando per le verdure a km zero dell’orto biologico di Nadia Gregori, fino ai formaggi di Alchimista Lactis di Sacrofano.

Il menu

Pistorìa

Impossibile non iniziare con i fritti romani, a cui si aggiungono delle varianti creative. Nel menu c’è una sezione dedicata alle Classiche (Napoli, Marinara e Diavola) e una alla Margherita, disponibile in tre varianti. Seguono otto proposte più originali che rispettano la stagionalità. Conclusione affidata ai tipici dessert da pizzeria, dal Tiramisù alla Panna Cotta. La carta dei vini, snella e aggiornata di frequente, è il frutto di un’attenta selezione di piccole realtà capaci di valorizzare il territorio. Valida anche l’offerta di birre artigianali: oltre a quelle “della casa” alla spina, prodotte dal Birrificio San Paolo di Torino, vi sono anche diverse referenze in bottiglia.

I nostri assaggi

Sfiziose le verdure alla romana pastellate, tra cui si confonde, come da tradizione, qualche pezzetto di mela per “sgrassare”. Il supplì burro e salvia, con panatura di corn flakes, è gustoso ma sappiate che non troverete un cuore filante al suo interno. Da non perdere, meglio se in condivisione, l’opulenta la sfera di Pulled di bollito alla Picchiapò.

La Margherita, nella sua versione più classica, convince per l’equilibrio e la qualità delle materie prime. Decisamente golosa la Zucca con provola affumicata, zucca in crema, chips e dadolata, guanciale croccante, riduzione di amaretto e fonduta di pecorino. Massima espressione del concetto di “comfort food” è la Ragù e polpettine con salsa di pomodoro, stracotto di manzo, polpettine, scaglie di pecorino. Per gli amanti dei dessert, il consiglio è di riservare un po’ di spazio per godervi il Brownie morbido, con nocciole intere e panna alle castagne.

Pistorìa
Via dei Tadolini 12-14
Quartiere Flaminio – Roma

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