- Autore: luciana squadrilli
- Data: 16 Settembre 2019
- Categoria: Eventi
Pizza Romana Day, i nostri assaggi
Il 12 settembre è stata la seconda edizione del Pizza Romana Day®, la giornata che celebra le specialità romane del forno quest’anno estesa anche alla teglia e alla pala. Ecco dove e cosa abbiamo assaggiato.
Gran bella partenza per la seconda edizione dell’evento dedicato alla pizza romana ideato da Agrodolce, ospitata come ormai di consueto la mattina stessa all’Osteria di Birra del Borgo.
Per l’occasione, c’erano tanti pizzaioli – e anche chef! – da Roma e non solo, chi in “borghese” e chi già in “divisa”. Quest’anno infatti, con il coinvolgimento di forni e negozi che fanno pizza alla pala e in teglia, il festeggiamento diffuso è iniziato fin dal mattino. A presentare la giornata e raccontare i vari aspetti della “romana”, presentati da Eleonora Cozzella, sono stati invece Lorenza Fumelli – direttrice di Agrodolce e ideatrice dell’evento “a puro scopo personale”! -, Stefano Callegari, Domenico Giovannini di Alice Pizza e Gennaro Cariulo, che ha portato la pizza in teglia – in versione “pizzetta” – a Pomigliano d’Arco. Sono intervenuti anche Leonardo di Vincenzo – che con Birra del Borgo ha creato la Lisa, pensata proprio per un consumo semplice ma piacevole accanto a pizza&co – e i rappresentanti delle istituzioni che hanno sposato in pieno l’iniziativa: Enrica Onorati, Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali Regione Lazio, e Antonio Rosati, Presidente Arsial.
Pizza Romana Day, gli assaggi
Al termine della conferenza, ne abbiamo naturalmente approfittato per assaggiare un po’ di pizze – anche in versione tonda e sottile – di Luca Pezzetta!
Tornando a casa, mi sono “sacrificata” e sono passata da Sesamo, il grazioso locale di pizza alla pala (e panini) di Luca Belliscioni, dove ho assaggiato la sua buonissima pizza 100%Laziale creata per l’occasione (e sottotitolata Forza Lazio): provola vaccina, pomodoro fiaschetta di Fondi al forno e salsiccia di Monte San Biagio di maiale nero, sul suo impasto leggero e saporito.
La sera invece, ero in veste di Ambassador di Agrodolce con qualche ospite da Seu Pizza Illuminati. Per una sera Pier Daniele – famoso per le sue pizze gonfie, soffici e dal cornicione sviluppato – e i suoi si sono armati di matterello (e hanno dettato diversamente il forno a legna) per sfornare tutte le pizze del menu in versione fina e scrocchiarella; più la proposta 100%Laziale, che in questo caso era una “carbonara” con crema d’uovo, guanciale amatriciano, Pecorino Romano e tartufo nero di Bomarzo (nella foto d’apertura).
Oltre a quella, abbiamo assaggiato parecchie altre cose – senza tralasciare i fritti strepitosi -, dall’ottima Margherita Dop (che grazie all’umidità del pomodoro è risultata comunque piacevolmente morbida, ma col cornicione croccante) alla Fior di Cotto con mozzarella, fiori di zucca burrata, prosciutto cotto con acqua di mare Santoro, polvere di olive e alla sensazionale Caponata – una delle pizze vegane del menu, con crema di zucchine, melanzane, peperoni, zucchine cotte al forno, gel di peperoni e aceto, basilico – che ora voglio assaggiare anche in versione “classica”.
Insomma, Seu ha superato anche la prova del matterello, e noi ci siamo divertiti parecchio!