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Platea, una pizza (quasi) nuova a Roma

Ha aperto da pochissimo in zona Tomba di Nerone (Cassia) la nuova gestione di una pizzeria di quartiere molto apprezzata. Siamo andate a provarla e vi diciamo perchè merita di andarci anche da fuori zona.

Certo, non c’è niente di più bello di avere un’ottima pizzeria sotto casa, di quelle che ti risolvono la serata anche last minute o magari con un asporto al volo e ti rendono felice. Poi ci sono le pizzerie (giustamente) ultra famose, quelle per cui è necessario prenotare con settimane di anticipo o fare ore di fila, e per cui si mettono in programma veri e propri viaggi. La settimana scorsa io e due amiche abbiamo invece organizzato la “trasferta” – chi vive a Roma sa bene cosa vuol dire attraversare la città – per andare a provare una pizzeria di quartiere che potrebbe far parlare parecchio di sè.

Così, prima che diventi troppo affollata, ci siamo godute una serata tranquilla e ottime pizze (e fritti) da Platea, nuova pizzeria in zona Tomba di Nerone (a due passi dalla Cassia e dalla Riserva Naturale dell’Insugherata). In realtà l’insegna non è proprio una novità: si trattava appunto di una pizzeria di quartiere molto apprezzata dai residenti, che però l’estate scorso ha deciso di chiudere. A rilevarla – mantenendo l’insegna e gran parte dell’aspetto del locale, ma cambiando stile e “approccio” alla pizza – un piccolo gruppo di soci molto motivati che hanno deciso di puntare su “ricerca, qualità, stagionalità delle materie prime e dei prodotti del territorio”, con una ricerca molto accurata sulle materie prime, e su un impasto attentamente calibrato per risultare gustoso, digeribile e leggero, d’impronta che definiremmo “all’italiana” con un occhio allo stile “napoletano evoluto” ma senza cercare corncioni-canotto a tutti i costi.

Una parte importante nel menu – non eccessivamente ampio ma arricchito quotidianamente dagli “special” del giorno, con le pizze suddivise tra Bianche, Rosse, Speciali e Calzoni, dai 7 ai 14 euro – spetta anche ai fritti: da supplì e crocchette a montanarine e l’insolito casio in pastelletto: caciocavallo semistagionato dell’azienda Costanzo – di cui sono tutti i formaggi e latticini usati – pastellato e fritto! Noi abbiamo assaggiato un assortimento vario, dal supplì classico a quello all’arrabbiata (giustamente piccante), dalla crocchetta di patate “alla sarda” (con pecorino e menta) a quella special, buonissima, con la zucca.

Quanto alle pizze, le mie compagne di tavolo hanno preferito restare sul semplice (ma buono) ordinando una Marinara classica e una Marinara di Marco – diverse pizze sono “dedicate” ad amici e colleghi che hanno dato esempio ed ispirazione ai titolari – con pomodoro dell’azienda Paglione, prezzemolo, aglio, peperoncino e olio extravergine.

Io invece mi sono prestata a fare da cavia per un esperimento estemporaneo che si è rivelato riuscitissimo ed è (credo) divenuto uno special: la pizza con mozzarella di bufala, patate, bottarga, menta piperita e sedano caramellato al lime, bilanciatissima (tranne che per la menta, sovrastata dal sedano, ma basta cambiare un poco le proporzioni) e davvero deliziosa. Perfetta anche in abbinamento alla bottiglia di Champagne che avevo portato io – il Brut di Martin-Huguenot – chiedendo l’autorizzazione per un’esigenza specifica: volevo fare qualche foto ad hoc per celebrare come si doveva lo #ChampagneDay del giorno seguente!

Limitata per il momento la scelta dei dolci, fatti dalla ragazza che trovate anche in sala: crostata, tiramisù e una buonissima torta caprese al cioccolato, decisamente da provare!

Platea Pizzeria
via Manfredi Azzarita 165
Roma
tel. 06 3938 8388

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