- Autore: Alessandra Farinelli
- Data: 13 Ottobre 2017
- Categoria: Eventi, Pizzaioli
Premio MangiaeBevi, Campionato della pizza e #PizzaUnesco ecco tutti i vincitori!
Ottobre ricchissimo di premi e cotillon per il mondo della pizza e altre eccellenze culinarie.
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di Pizza chef emergente, concorso per il quale Luciana era in giuria, oggi cominciamo con la cerimonia di consegna del Premio MangiaeBevi 2017 -120 nomination suddivise in 24 categorie – tenutasi domenica 8 ottobre al Grand Hotel Parker’s di Napoli.
Gino Sorbillo sale sul podio 3 volte come “miglior pizzaiolo”, come “miglior pizzeria” e per la “miglior comunicazione digitale”.
Femmena e fritta di Teresa Iorio vince come il premio miglior “novità dell’anno” , mentre “il miglior format innovativo” va a O sfizio d’a notizia di Napoli.
Qui il link per conoscere i vincitori delle categorie non inerenti al mondo della pizza.
Il giorno dopo, 9 ottobre, vince il Campionato della pizza 2017 indetto da Dissapore Francesco Martucci della pizzeria I Masanielli di Caserta che ha avuto la meglio su Daniele Ferrara della Pizzeria P di Lissone in provincia di Milano.
Vogliamo citare Francesco, che dopo quest’ennesima proclamazione, gioisce così:
“La pizza è tutta la mia vita.
È l’unica cosa che so fare.
Ho annullato la mia infanzia.
Ho annullato la mia adolescenza.
Non sono andato a scuola.
La pizza mi ha portato all’esasperazione.
Non mi ha fatto dormire la notte.
Mi ha fatto perdere i momenti fondamentali dei miei figli per stare sempre al servizio degli altri.
Per fare sempre meglio.
Quest’anno per me è un sogno:
– 6° come pizzeria nella 50top pizza.
– Miglior pizzaiolo dell’anno (e del mondo).
– Tre spicchi Gambero Rosso.
– Oggi vinco il campionato ITALIANO di DISSAPORE.
Quando dico che io non vivo ma sogno è diverso.
Ho proprio ragione.”
Intanto #pizzaUnesco svela i 10 finalisti del contest ideato e promosso da Mysocialrecipe in collaborazione con Luciano Pignataro WineBlog per sostenere la candidatura Unesco dell’arte del pizzaiolo napoletano come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Il contest ha fatto il giro del mondo, le 232 candidature sono giunte da Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Corea, Kenya, Russia, Kuwait, Cile, Argentina, Uruguay, Olanda, Marocco, Colombia, Norvegia, Belgio, Romania, Ungheria, Polonia, Austria, Grecia e ovviamente Italia.
Ben 8 pizzaioli campani raggiungono la finale:
Raffaele Bonetta, con ‘pizza Ottospek’ realizzata con biga e lunga lievitazione;
Salvatore Grasso che rende omaggio alla sua storica pizzeria con ‘pizza 1916’;
Francesco Pone della “Pizzeria 18 Archi” di Pozzuoli con ‘pizza Terra Antica’;
Carlo Sammarco, simbolo della amata quanto odiata pizza canotto con ‘pizza Fior di zucca e alici’;
Giuseppe Vitiello, vincitore del neocampionato europeo ‘Pala d’oro’ per la sezione “pizza napoletana” che partecipa con ‘pizza Doppia’;
Ciro Iovine Napoletano a New York ci prova con la sua ‘pizza Summer’;
Vincenzo Onnembo, pizzaiolo e storyteller felice nella città con il porto più grande d’Europa passa in finale con la ‘pizza del Padron’;
Gennaro Battiloro, anch’egli trapiantato, ma in questo caso in un luogo molto più vicino – per la precisione alla pizzeria “La Kambusa” di Massarosa in provincia di Lucca – si presenta con ‘pizza Sensazioni’;
Unica donna finalista, Giovanna Alberti, italiana d’origine ma la sua pizzeria è dall’altra parte del mondo, ovvero Melbourne, partecipa con ‘pizza Marina’;
Rappresenterà il nord Italia Clemente Valentino di Forlì con ‘pizza Veggie’.
Non dimentichiamo le menzioni assegnate dai partner di Mysocialrecipe:
Menzione La Fiammante per la “Migliore pizza al pomodoro” a Giuseppe Vesi della pizzeria “Pizza Gourmet” (Napoli) per la pizza “Fantasia di colori e sapori”;
Menzione Fic (Federazione Italiana Cuochi) per la “Pizza Chef – Migliore pizza per l’originalità degli ingredienti” a Mauro Autolitano della “Pizzeria Totò e i Sapori” di Acerra (Napoli) per la “Pizza Tiziano bis”;
Menzione Ferrarelle per la “Migliore pizza per l’impasto” a Giuseppe Pignalosa della pizzeria “Le Parùle di Ercolano” (Napoli) per la pizza “La mia Nerano”;
Menzione Slow Food per la “Pizza Slow – Migliore pizza per la territorialità” a Francesco Capece della “Locanda dei Feudi 2.0” di Filetta (Salerno) per la “Marinara dell’alleanza”.
Bisognerà attendere fino al 14 novembre per conoscere il tanto atteso verdetto della commissione presieduta da Enzo Vizzari e composta da Allan Bay, Giorgio Calabrese, Eleonora Cozzella, Fiammetta Fadda e Scott Wiener.
La premiazione si terrà presso Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel in via Carbonara a Napoli. Ci vediamo li!