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Clementina

Qualche assaggio da Clementina

Il menu estivo della pizzeria di Fiumicino offre molti spunti interessanti. Ai quali si aggiungono le proposte estemporanee di Luca Pezzetta che uniscono quanto sfornato dal Micro Forno e ciò che arriva dall’asta locale del pesce.

È passato ormai un po’ di tempo dalla bella serata che abbiamo trascorso da Clementina uno di quei posti dove ci piace sempre tornare – ma non è mai troppo tardi per condividere gli assaggi che ci sono piaciuti di più e che trovate in gran parte ancora nel menu estivo della pizzeria di Luca Pezzetta, salvo stagionalità e pesca.

Da quando c’è il Micro Forno, Luca ha saggiamento ridotto gli impasti lavorati in pizzeria contaminando invece il menu con i tanti lievitati e sfogliati sfornati a poca distanza. E noi ce li siamo goduti quasi tutti: dal croissant con cocktail al crudo di gamberi rossi (nella foto di apertura di Romanogmt) al pain au chocolat fondente con caponata siciliana, senza assolutamente dimenticare lo strepitoso pain suisse al vitello tonnato, da non perdere! Ma c’erano anche i diversi tipi di pane serviti con gamberi rossi e viola di Fiumicino e scamponi appena scottati, favolosi ed estemporanei. Non abbiamo assaggiato la tartare di pescato locale con burrata e fichi solo per non scoppiare!

Tranquilli, ci sono sempre anche i fritti tra cui il buonissimo Fiore di zucca ripieno di ricotta alle alici, il divertente Pomodoro con il riso fritto, alici e mozzarella e l’originale Filetto di baccalà in pastella con coppa e limone: l’abbinamento risulta davvero interessante e Luca ci spiega che in realtà si tratta di merluzzo locale e non baccalà ma che in molti si stranivano: l’abitudine ai rassicuranti “filetti di baccalà” è dura a morire, anche a discapito di un pesce fresco, buonissimo e locale!

Quanto alle pizze, dopo tanti sapori avremmo dovuto puntare su una sempre validissima Margherita o Marinara ma siamo troppo curiosi ed eccoci qui. Proviamo la Vegetariana Bruciata – con crema di melanzana bruciata, burrata, peperoni arrosto, fiori di zucca, basilico, terra di olive e polvere di the verde essiccato, in menu a 15 euro – che è una bellissima e interessante interpretazione della classica “pizza con le verdure”, spesso tristina.

La Boscaiola – con salsiccia di Lagonegro, guanciale di Lagonegro, funghi trifolati, fiordilatte, mix di erbe e crema di carota, 14 euro- che convince tantissimo chi la ordina, e la ricchissima Vita, con tartare di pescato, crema di zucchina Romanesca, fiori di zucca, zucchina marinata, mollica atturrata, mozzarella di bufala e bottarga (20 euro).

Come al solito beviamo benissimo – il Trebbiano (veronese) Massifitti di Suavia – grazie a Daniele Mari, e non ci tiriamo indietro nemmeno davanti ai dessert, tra cui un colossale maritozzo con crema alla vaniglia – quasi più nera che bianca! – e l’altrettanto imponente e delizioso millefoglie. Bisognerà tornare per assaggiare il resto!

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