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Revolution time nel mondo pizza

Nei locali di Aversa e Frattamaggiore nasce la Gintoneria di Carlo Sammarco

Ginepro, botanica, acqua tonica e un bicchiere elegante da un lato. Farina, lievito, pomodoro, mozzarella e molto altro ancora dall’altro. Apparentemente un matrimonio azzardato, quello tra il Gin Tonic e la pizza, in realtà la frontiera più avanzata degli abbinamenti tra la regina del cibo pop e il beverage.

Se nel mondo anglosassone questo modo di approcciare il pairing è già un passo oltre la sperimentazione, in Italia chi si approccia a questo mondo è ancora un pioniere. Primo tra tutti Carlo Sammarco. Il giovane pizzaiolo campano, ha infatti avviato nei suoi locali di Aversa e Frattamaggiore il progetto della Gintoneria, studiato appositamente dal bartender Andrea Lai, responsabile formazione e consulenze di Affinità Elettive Studio. Insieme hanno ideato una carta di ben diciotto cocktail per altrettanti Gin artigianali da tutto il mondo, pensati per abbinarsi alle ricette che hanno reso Carlo famoso ben oltre i confini campani. Una nuova rivoluzione per il golden boy napoletano, dopo l’ormai famosissima pizza canotto (termine oggi noto, ma su cui Sammarco ha investito, registrandone anche il marchio), nella scia del suo concetto di pizzeria 2.0. Ovvero “un’idea che non vuole sostituire la tradizione, ma aggiornarla”. Così lì dove altri si sarebbero limitati a proporre una selezione di drink, il progetto Gintoneria prevede anche la formazione – ad opera di Andrea Lai – del personale di sala in modo che, come per il vino e le birre, si possa spiegare e proporre quello che è meglio per il cliente. 

Gli abbinamenti possibili sono quasi infiniti e sono stati pensati appositamente per accompagnare al palato i vari gusti proposti nella carta delle pizze.

fonte: comunicato stampa

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