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Santa Romana

Santa Romana, pizzeria di quartiere

Siamo state nella pizzeria dei fratelli Rotundo dedicata alla “sottile e croccante”, in zona Magliana. E abbiamo assaggiato anche un ottimo tiramisù!

A quasi un anno di distanza dall’apertura, qualche settimana fa sono finalmente riuscita ad andare a provare Santa Romana – Pizzeria di Quartiere, il secondo indirizzo aperto dai fratelli Davide e Raoul Rotundo questa volta in zona Magliana. Li avevo infatti già conosciuti da Fiori di Zucca, il locale di famiglia dedicato prevalentemente alla pizza “napoletana” (del genere contemporaneo) da asporto in zona Marconi, aperto dai genitori e oggi guidato da loro due; anzi, già prima avevo avuto modo di conoscere Raoul e apprezzare la sua bravura da pizzaiolo quando aveva gareggiato e vinto a Stand Up Pizza 2021.

Arriviamo, non senza qualche problema per trovare parcheggio, in pizzeria in una sera freddissima e siamo accolti dal calore di un locale piuttosto semplice e rumoroso, come si conviene appunto a una “pizzeria di quartiere”, ma piacevole. Ci colpisce la gentilezza di tutti i ragazzi in sala, e in particolare di quelli che – se non ho capito male – sono i cugini di Raoul e Davide.

Il menu non è eccessivamente complicato, ma ricco di proposte: ci sono i fritti – che saltiamo per concentrarci sulle pizze, anche se avrei assaggiato volentieri qualcosa tra il “supplì di casa Rotundo, rosso rosso, al telefono” (2,5€) e la polpetta di bollito (5€) – le pizze classiche – tra i 7 e i 10 euro – e le Fuori Menu di stagione (11-15€) , che leggiamo anche dalla lavagnetta in sala.

Alla fine assaggiamo tre pizze: non può mancare la classica Margherita, banco di prova di ogni pizzaiolo, essenziale ma molto buona con salsa di pomodoro, fiordilatte e basilico. Dalle Classiche scegliamo anche la Diavola (salsa di pomodoro, fiordilatte e salame piccante) che mi convince parecchio.

Santa Romana

Dalla lavagnetta ci facciamo invece tentare dalla poderosa Bosco Losco: vellutata di zucca, funghi di stagione arrostiti, ciauscolo stagionato e fonduta di Castelmagno. Decisamente saporita, convalida però ancora una volta la mia convinzione che la “romana” dia il meglio di sé nelle versioni rosse e tendenzialmente un po’ più semplici nei condimenti. C’è da dire però che eravamo alla terza pizza in due e che non le abbiamo avvertite per nulla, nemmeno nella nottata seguente.

Chi mi accompagnava è goloso di dolci e quindi ha voluto a tutti i costi assaggiare il tiramisù “di mamma Roberta”: finalmente niente vasetti, scomposizioni e roba varia ma una bella, sana fettona di tiramisù dalla teglia, quasi perfetto in ogni componente (a mio gusto ci sarebbe andato più caffè ma capisco che ci si tenga bassi perché per molti è un problema), ci ha fatto pensare a quello – che resta però inarrivabile – della Gatta Mangiona. Insomma, il mio amico ha fatto il bis!

Santa Romana
Piazza Certaldo, 12
00146 Roma

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