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Serata Crunch da Barred con Pizza Chef: pizza e cucina s’incontrano

A Roma, una serata dedicata alla pizza in teglia che fa “crunch” – quella buonissima di Pizza Chef – ospitata da Barred, il bistrot e cocktail bar dei fratelli Palucci. Grandi pizze, condimenti strepitosi e abbinamenti super!

Alla pizza non sappiamo mai dire di no, quando poi incontra la cucina – e cocktail, vini e birre interessanti – proprio non ci tiriamo indietro. Se poi la cosa nasce anche dall’incontro tra persone che ci piacciono – in questo caso, Mario Panatta che con la moglie Sara guida Pizza Chef, negozio di pizza al taglio di Roma che abbiamo di recente inserito e premiato nella guida Teglie Romane, e i fratelli Mirko e Tiziano Palucci, creatori di Barred – ancora meglio.

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Così, ieri sera siamo state molto contente di partecipare alla serata dedicata al “crunch” ospitata da Barred, di cui è stato complice in qualche modo anche Olio Flaminio (un prodotto che ci piace molto, e che è pure sponsor di Teglie Romane), visto che siamo andati via con una piccola bottiglia di extravergine in omaggio! Mario ha pensato agli impasti – buonissimi come sempre – e alle “basi” delle pizze, naturalmente in teglia; Tiziano a metterci sopra dei veri e propri “piatti” che rispecchiano lo stile di cucina a di Barred – contemporaneo, basato su pochi ingredienti e a volte su abbinamenti insoliti ma sempre interessanti – mentre Mirko ha proposto dei cocktail davvero ottimi che accompagnavano perfettamente le pizze, ma pure birre e vini non banali.

Con il clima d’inizio estate a Roma – prima che arrivasse la bufera notturna – è stato davvero piacevole condividere il tavolo apparecchiato all’esterno con qualche amico e collega ma anche con altri ospiti che non conoscevo, appassionati di buon mangiare e buon bere, con cui abbiamo chiacchierato e commentato pizze e abbinamenti, malanni di stagione e “professionali” e la necessità impellente di metterci – tutti – a dieta! Il tutto, naturalmente, mangiando e bevendo senza ritegno.

Insomma, una serata davvero simpatica all’insegna della convivialità che soprattutto quando c’è di mezzo la pizza non manca mai.

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La cena è iniziata con i buonissimi supplì in due versioni – classico, con il sugo e la mozzarella filante, e quello bianco con aglio, olio, peperoncino e baccalà – serviti con un insolito Bloody Mary rivisto da Mirko con base Tequila con datterino giallo, succo di lime e paprika affumicata che ho apprezzato molto nonostante non ci fosse il Gin (praticamente l’unico distillato che bevo)!

Poi, è cominciata la sequenza di pizze.

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Tonno, cipolla e cannellini su base rossa, leggerissima e croccante il giusto. Un’ottima combinazione, molto elegante a dispetto degli ingredienti solitamente “rustici”. Con questa è arrivato in tavola il secondo drink, una rivisitazione del Margarita con Tequila, peperone fresco, liquore al pimento e sciroppo di agave. Ne ho fatto solo un sorso ma era davvero buono, fresco ed equilibrato.

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Proseguiamo con la pizza – ancora base rossa – con coniglio, aceto di mele e rucola fritta. Il coniglio era strepitoso – petto e coscia disossati e il suo fegato, in un insieme saporito e quasi fondente – e il contrasto con l’acidità molto azzeccato, forse solo la rucola risultava un po’ fastidiosa da masticare.

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Andiamo avanti con la pizza bianca con lingua, piselli e caprino. Topping essenziale ma squisito, in cui ho apprezzato molto la freschezza complessiva e il piacevole contrasto tra la dolcezza dei piselli e il gusto deciso del caprino. Qui Mirko propone in abbinamento la Beersalis Sourblend di Oud Beersel, birra belga molto interessante che unisce il carattere maltato di una Belgian Blonde Ale con gli aromi e l’acidità – molto moderata – di un Lambic. Non sono una grande amante delle acide – o forse sta cambiando qualcosa? – ma questa mi è piaciuta molto, anche se alla fine ho chiesto una rassicurante American Pale Ale.

Proseguiamo, cercando di non lasciar trapelare i primi segni di cedimento. Anche perché stanno per arrivare le pizze più buone della serata!

piza chef barred Quella con merluzzo, lattuga arrosto e arancia è stata forse la mia preferita in assoluto. Delicata ma avvolgente, con gli ingredienti in equilibrio perfetto e una base bianca particolarmente “crunchy”. Se non fossi stata lì lì per scoppiare avrei chiesto il bis!

pizza chef barredDopo è arrivata quella rossa con bollito, picchiapò e tenerumi, decisamente più intensa e con una nota acidula molto piacevole. Mirko proponeva in abbinamento un vino, ma io ho preferito evitare per non finire la serata in maniera poco dignitosa.

pizza chef barredA questo punto giunge in tavola l’ultima pizza (salata), quella bianca con coda di vitellone, zucchine alla scapece e burrata. Ne ho chiesta mezza porzione per sopravvivenza – praticamente abbiamo mangiato un’intera teglia a testa! – ma ne avrei voluta mangiare ancora! Possiamo raccontarci che le zucchine (fritte…) sono verdura e danno freschezza ma non prendiamoci in giro: questa pizza è strepitosamente opulenta, morbida come quegli abbracci che vorresti non finissero mai.

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Chiusura con la pizza bianca con ricotta, pesca e tè nero affumicato. Torniamo all’eleganza e alla (parvenza) di leggerezza estiva, ma a quel punto sono stremata e alzo bandiera bianca. Che l’indomani è un altro giorno e nuove pizze mi aspettano!

 

 

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