
- Autore: luciana squadrilli
- Data: 22 Giugno 2021
- Categoria: Eventi, La Città della Pizza, Pizza Napoletana, Pizzaioli, Pizze
Stand Up Pizza 2021, vince Raoul Rotundo
Nuova edizione del contest per scoprire nuovi e bravi pizzaioli, alla Città della Pizza 2021 di Roma. Quest’anno la sfida di Stand Up Pizza è stata resa più difficile dall’ingrediente “mistery” – Presidio Slow Food – svelato al momento.
Sembrava quasi impossibile ma ce l’abbiamo fatta: dal 18 al 20 giugno Roma ha ospitato nuovamente La Città della Pizza (di cui io e Tania siamo autrici) e nonostante i mille rinvii e le innumerevoli difficoltà (incluso un caldo tropicale accentuato dai circa 20 forni accesi!) è stato un bel successo. Io sono stata felicissima di aver rivisto tanti amici pizzaioli e non in arrivo da tutta Italia, di aver assaggiato pizze e fritti buonissimi appena sfornati o scolati e non arrivati a domicilio, di essermi presa la libertà di abbracciare qualche amico (opportunamente tamponato, vaccinato e mascherinato). Ma c’è da dire che gran parte del mio tempo alla manifestazione l’ho trascorso conducendo la terza edizione della gara Stand Up Pizza.
Stand Up Pizza 2021, il contest
Il contest per pizzaioli “emergenti” – senza limiti di età, ma l’idea di base è quella di scovare “talenti nascosti” in tutta Italia dando loro un palcoscenico (con forno e bancone naturalmente) e, per chi vince, l’invito ufficiale alla successiva edizione della Città della Pizza (quest’anno c’era Simone Taglienti, vincitore della scorsa gara) – quest’anno ha avuto un partner speciale che ci ha consentito di innalzare il livello di difficoltà e interesse della gara: Slow Food.

Ad ogni round, infatti, i pizzaioli (due alla volta tranne in un caso, anche grazie alla presenza di due forni Valoriani) hanno dovuto utilizzare un Presidio Slow Food svelato solo al momento, raccontato a loro, alla giuria (composta di volta in volta da uno chef APCI, un docente pizzaiolo di AVPN, API o Gambero Rosso, un/una giornalista e un/una giurato/a popolare ) e al pubblico da Ines Innocentini di Slow Food Lazio/Slow Food Italia.
Per il resto, potevano contare sugli ingredienti della “dispensa” messi a disposizione dai nostri partner (e già a loro conoscenza): i pomodori del piennolo e le conserve di Giolì, i San Marzano di Don Antonio, i latticini della Latteria Sorrentina, l’olio extravergine umbro Flaminio e una selezione di (strepitosi) salumi e formaggi a cura di Ethical Food Selection, affettati e preparati al momento da Edoardo Cicchinelli che ci ha tenuto compagnia per tutto il tempo in veste di “personal pizzicagnolo”.
Il vincitore: Raoul Rotundo di Fiori di Zucca
La sfida è stata davvero interessante e voglio nominare tutti i partecipanti e i relativi Presidi con cui si sono cimentati. Prima però “svelo” il vincitore: si tratta del giovane (ventunenne!) Raoul Rotundo della pizzeria Fiori di Zucca di Roma, specializzata in pizza napoletana “contemporanea” a domicilio (con ordinazioni tramite App e consegne effettuate a bordo di fornetti riscaldati che mantengono la temperatura della pizza a 80° fino a casa).
Raoul, che ha proposto una pizza con provola, guanciale di mangalica, pecorino erborinato Scorzanera di Gregorio Rotolo e Carciofo Violetto di Castellammare (il mistery ingredient Presidio Slow Food), gestisce la pizzeria in zona Marconi insieme al fratello Davide, e da pochi anni i due hanno rilevato il locale avviato dai genitori Sabrina e Luigi, campani; e proprio al padre Gigi Raoul ha voluto dedicare il premio.

Raoul Rotundo e Andrea Brunetti La pizza con i Carciofi Violetti
Menzione speciale, inoltre, per la Valorizzazione del mistery ingredient Presidio Slow Food (miele di ape nera sicula) a Angelo Di Massa (del locale romano Qvinto) e Ciro Savarese (pizzeria Ciro Savarese).
Stand Up Pizza: partecipanti e Presidi Slow Food
Ed ecco tutti i partecipanti e le “sfide” di Stan Up Pizza 2021:
• Nino Pannella (Nino Pannella, Acerra) e Domenico Lubrano (Maydeli, San Cesareo): Ventricina del Vastese
• Eros Ciancaleoni (Millematti Pizzorante, Assisi) e Giuseppe De Filippo (San Magno Caffè, Foligno): Cacioricotta del Cilento
• Andrea Brunetti (Acqua e Farina, Priola) e Raoul Rotundo (Fiori di Zucca, Roma): Carciofo violetto di Castellammare
• Ciro Savarese (pizzeria Ciro Savarese, Arzano)e Angelo Di Massa (Qvinto, Roma): Miele di ape nera sicula
• Anselmo Calenti (Nascunnù, San Benedetto del Tronto) e Giuseppe Sbrescia (Johnny Take uè, Napoli): Stortina Veronese
• Michele Chianese (Hortus by Zibibbo 2.0, Firenze) e Alessandro Barco (La GattaMora, Uggiano): Oliva ammaccata del Cilento
Michele Cammarano (Gusto 19, Torvaianica): Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti