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Seu TAC

TAC, la pizza di Seu fa (anche) crock

Siamo state a provare il nuovo locale romano di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo al Torrino. Non è di certo una sorpresa, ma ci è piaciuto tantissimo!

Dopo averla assaggiata in spiaggia al Capanno – dove il format e il nome era stato lanciato in chiave temporary – e in una serata estemporanea in occasione del Pizza Romana Day di qualche anno fa, adesso la pizza romana “sottile e croccante” – thin and crunchy, appunto – di Pier Daniele Seu ha trovato stabile dimora a Mostacciano, in un bel locale che ricorda molto da vicino, per mood e posizione, quello di Trastevere ma è ancora più accogliente e pieno di personalità: dalle carte da parati con i fiori giganti ai toni di pareti e sedute, dal lungo banco e cucina a vista alla saletta privée nel “cubo” di vetro. TAC-Thin and Crunchy mi è piaciuta moltissimo – a parte il rumore, ma il problema sarà presto risolto dall’arrivo dei pannelli insonorizzanti – ma la cosa che mi ha conquistata davvero è stata proprio la pizza, ancora più buona di come la ricordassi.

Il menu di TAC

Il menu, come aveva anticipato il comunicato stampa che abbiamo condiviso, prevede gli immancabili “fritti in stile Seu”, gli assaggi di Wheely (pizza al padellino farcita) e le pizze dolci ormai legate al nome di Pier Daniele. Quello che cambia, rispetto a Seu Pizza Illuminati, sono appunto le pizze dall’impasto sottili, suddivise in Bianche e Rosse classiche più le Pizze Seu: nel complesso, i prezzi vanno dai 7,5 euro della Marinara ai 24 della Miseria e nobiltà, come patate al burro e cipolla, fior di latte, crema di aglio nero, tartufo a scaglie, cipolla essiccata, chips di cavolo nero. Anche alcuni condimenti sono diversi, o perlomeno non li avevo ancora visti e assaggiati alla casa madre, tra cui quelli che abbiamo ordinato in occasione della visitaE anche la carta dei vini mi è sembrata ancora più ampia e stimolante, con tante bolle e tante bottiglie che annoverano il meglio della produzione “naturale”.

I nostri assaggi

Volevamo assaggiare, in due, due fritti “inediti” ma Pier Daniele ce li ha mandati al tavolo quattro più l’aggiunta del Wheely con pollo fritto e cicoria (e mayo al pepe), e noi ci siamo sacrificati: sempre ottimo il Seupplì (risotto al pomodoro, basilico, fior di latte e Parmigiano), impeccabile il Filetto di baccalà (filetto di baccalà fritto in pastella servito con mayonese al baccalà e polvere di peperone crusco), davvero strepitosi tanto la crocchetta di cicoria con primo sale, pomodori secchi e Parmigiano Reggiano che la crocchetta di pollo alla cacciatora. Davvero, da bis!

Ma c’erano le pizze in arrivo: per noi l’Assoluto di carciofi (crema di carciofi, carciofi alla romana,
carciofi fritti, pecorino, menta, zest di limone
) e la Super Sista, dedicata a Micol – la sorella di Pier Daniele che trovate ad accogliervi da Seu Pizza Illuminati – con pomodoro S.Marzano alla nduja, ventricina, stracciatella di bufala, polvere di olive nere, confettura di habanero: bella piccantina ma pazzescamente buona!

Insomma, se la magia dei topping elaborati e “stratificati” di Seu funziona alla grande anche sulla romana, personalmente sono rimasta conquistata dall’impasto, che a mio parere riesce perfino a superare i livelli già altissimi che ormai si trovano in alcuni locali romani: sottile e croccante, certo, ma al tempo stesso super confortevole, piacevolmente masticabile, con una punta di morbidezza e leggerezza che la rende irresistibile.

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