- Autore: Comunicati Stampa
- Data: 5 Giugno 2024
- Categoria: Nuove aperture, Pizza News
Vico a Capri
Da Roma a Capri: il progetto di Enzo Coccia e la famiglia De Angelis arriva sull’isola del golfo partenopeo dall’8 giugno. Al timone, i figli Andrea e Marco.
Fascino discreto e ambiente accogliente è la filosofia alla base de La Residenza Capri, boutique hotel della famiglia De Angelis. Costruito nel 1956, l’hotel nasce come un ampliamento della storica Villa Caterina, residenza del Principe Caracciolo. Nel corso dei decenni, il complesso è diventato il secondo più grande di Capri e, dall’8 giugno, comprenderà anche la pizzeria VICO condotta dal maestro pizzaiolo Enzo Coccia insieme ai figli.
VICO è la sintesi dell’incontro tra la famiglia Coccia, che fa capo a Enzo, tra i massimi protagonisti della pizza napoletana, e la famiglia De Angelis, proprietaria di hotel di lusso in Italia e all’estero. Da questo incontro nel luglio del 2023 è nata la pizzeria VICO di Roma, un progetto sui generis, basato su valori comuni come la cultura mediterranea, la tradizione con uno sguardo al presente e al futuro, la famiglia, la valorizzazione della qualità e l’attenzione al dettaglio. Anche a VICO Capri ci sarà uno stile di vita contemporaneo, dove i valori dell’hôtellerie si fondono con l’approccio tradizionale e pop del mondo della pizza per una nuova esperienza eccellente
Andrea e Marco Coccia sono cresciuti con la pizza nel sangue. Come il papà, mantengono un low profile e si dedicano alle varie attività di famiglia con dedizione e passione.
Il loro apporto è stato importante nella gestione delle pizzerie. La loro giovane età e una nuova visione hanno contribuito a rendere tutto più a passo con i tempi soprattutto per quanto riguarda scelte stilistiche, comunicative e di organizzazione. Ma la presenza del papà è ancora un elemento indispensabile per il confronto quotidiano e la crescita. “A casa la pizza napoletana è sempre stata la protagonista. Siamo cresciuti sentendo parlare di impasti, lievitazioni e cottura nel forno a legna. Il nostro approccio alla pizza napoletana è stato graduale ma sicuramente costante nel tempo, un leitmotiv che ci accompagna praticamente da sempre” raccontano i fratelli Coccia. “Nostro padre è un esempio per noi e la sua presenza e i suoi consigli sono preziosi. Ma in questi anni abbiamo sempre frequentato la pizzeria e conosciuto, nonché affiancato, i nostri collaboratori storici. Sicuramente vederli all’opera è stato fondamentale e abbiamo cercato di apprendere qualcosa da ognuno di loro. Papà ci ha trasmesso e continua a trasmetterci tanto. Non solo passione, ma soprattutto dedizione perché questo mestiere lo si può fare solamente se si ama il proprio lavoro. Il lavoro in pizzeria spesso è totalizzante ed è necessario avere una conoscenza di tutti gli aspetti, non solamente quelli legati prettamente alla stesura della pizza e alla sua cottura e nostro padre ci ha insegnato proprio questo”.
I Coccia fanno solo pizza napoletana. Amano tutto quello che significa e ruota intorno: la sua storia, il legame con la città, la bontà delle matrie prime che vengono utilizzate, il suo essere conviviale, capace di riunire famiglie e amici attorno a un tavolo. Il forte potere aggregante della pizza napoletana è qualcosa di unico e che li affascina particolarmente. A Capri si divideranno alternando i turni di lavoro ma garantendo in ogni caso una loro presenza continua e assidua. Per loro è importante che almeno un Coccia sia sul posto per poter seguire di persona l’andamento della pizzeria.
La proposta gastronomica di Vico Capri
“Quando si parla di Capri si pensa esclusivamente a un’atmosfera incantata dell’isola con le sue bellezze naturali e contemporaneamente al mondo del jet set che la invade. Ma ci si è mai chiesti se esiste una cucina tipica del territorio oltre alla famosa caprese? Nell’isola, nella zona di Anacapri, vi è un vero e proprio giacimento di olivi secolari, alcuni vitigni autoctoni propri della macchia mediterranea quali Falanghina, Greco e Biancolella nonché Piedirosso e una varietà di pesce azzurro dal sapore unico e salutare. I dolci e i gelati sono quelli tradizionali a base di limone che ritroviamo sull’isola” precisa Enzo Coccia che da sempre analizza il luogo e la storia in cui va a fare le sue pizze.
Partendo proprio da queste considerazioni ha pensato alla proposta gastronomica per VICO Capri: “Ho pensato all’idea del Mediterraneo, all’ incontro di varie culture culinarie e civiltà, da sempre interscambio tra i diversi popoli che lo hanno navigato”.
Il menu avrà un filo conduttore che lo lega al progetto di Roma. Per stuzzicare l’appetito i Piscitielli, piccoli calzoncini fritti, dal classico con salame napoletano alla provola e pepe, dalla versione con cuore di baccalà, pomodoro corbarino, olive nere di Gaeta, provola a quella con ricotta, fiori di zucca, pancetta, pecorino, e le Montanarine, come la Faraglioni con zucchine marinate, tonno affumicato e zest di arancia, la Centrella con stracciata di bufala, ‘nduja di spigola, foglia di limone o La Violetta con crema di melanzane, melenzane a funghetto, pecorino e basilico.
Ci saranno le pizze tradizionali, dalla Marinara alla Margherita, dalla Rucola e Crudo alla Vegetariana, dalla 4 Formaggi alla Diavola ma anche un must di VICO Roma, la pizza Nerano, oltre ad alcune pizze inedite che utilizzeranno i prodotti dell’isola.
Per esempio ci sarà la Jovis con provola di bufala campana D.O.P., alici fresche, peperoncino, menta, zest di limone grattugiato, origano e olio extravergine d’oliva D.O.P Penisola Sorrentina, la Il Cunto del Mediterraneo con fior di latte di Agerola, pomodorini del Piennolo del Vesuvio D.O.P., melanzane a funghetto e ventresca di pesce spada, la Monte Solaro con cipolla rossa di Tropea marinata al finocchietto, mozzarella di bufala campana D.O.P., ventresca di tonno, pesto di prezzemolo e limone, la Focaccia Caprese con pomodori di Sorrento, mozzarella di bufala campana D.O.P., origano, olio extravergine d’oliva e basilico, La Certosa con stracciata di bufala, prosciutto crudo e grissini e, ovviamente, la Grotta Azzurra con pesto di basilico, pomodori arrostiti, ‘nduja di spigola, mozzarella di bufala campana D.O.P.
E in abbinamento, una carta dei vini con circa 120 referenze e i cocktail, fatti con miscele e ingredienti particolari, del Salotto 42 di Roma.